Le donne cambiano la Storia, cambiamo i libri di Storia.

Le donne cambiano la Storia, cambiamo i libri di Storia.
LE DONNE CAMBIANO LA STORIA, CAMBIAMO I LIBRI DI STORIA
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17 maggio 2016

IDAHOT 2016 - Le iniziative a Roma

OGGI 17 maggio

● Torna in sala il film
"Weekend" di Andrew Hairgh
http://www.repubblica.it/spettacoli/cinema/2016/05/04/news/_weekend_torna_in_sala_il_17_maggio_per_la_giornata_contro_l_omofobia-139079321/?ref=search
In quali cinema?
EDEN FILM CENTER – Piazza Cola di Rienzo 74/76 – alle 15:30. 17:40, 20:00, 22:10
QUATTRO FONTANE – Via Quattro Fontane 23 – alle 16:00, 18:15, 20:30, 22:30
MADISON – Via Chiabrera 121 – alle 21:00

● Il Circolo di Cultura Omosessuale Merio Mieli organizza la presentazione del libro
“Rainbow Republic” di Fabio Canino.
http://wouf.it/it/RAINBOW-REPUBLIC-187530
Dove?
MARIO MIELI – Via Efeso 2° - 18:00

● A San Lorenzo il PD organizza l’incontro-dibattito
“L’Amore è Legge”
sulla nuova legge sulle unioni civili.
Intervengono: Roberto Giachetti, Monica Cirinnà, Anna Paola Concia, Aurelio Mancuso, Matteo Orfini.
http://www.paolaconcia.it/…/in-occasione-della-giornata-mo…/
Dove?
PIAZZA DELL’IMMACOLATA – 19:00

● Nuova Proposta e Cammini di Speranza organizzano la "Veglia di Preghiera in ricordo delle persone omosessuali e transessuali vittime di odio, violenza e discriminazione".
http://www.nuovapropostaroma.it/…/martedi-17-maggio-veglia…/
Dove?
PARROCCHIA DI SAN FULGENZIO – Via della Balduina 296 – 20:00

● La Croce Rossa Italiana per l’IDAHOT 2016 organizza un
"Salotto Musicale"
Presentazione del volume “Rainbow Republic” di Fabio Canino
Esibizione Live di “Gavarotti and Friends”
Presentazione del documentario “Prima di Tutto” di Marco Simon Puccioni
Performance Teatrale “Dignità Autonome di Prostituzione” di Luciano Melchionna.
http://roma.repubblica.it/…/roma_giornata_contro_l_omof…/1/…
Dove?
SALA SOLFERINO – Via B.Ramazzini 31 – 20:30

Nei prossimi giorni

● 18 maggio – L’UNAR organizza un convegno dal tema
“Giornata Internazionale contro l’Omofobia e la Transfobia -Lo sport come inclusione”
http://www.unar.it/
Dove?
Sede della Presidenza del Consiglio dei Ministri, sala 32 – Via della Mercede 9 – 16:00

● 19 maggio – Buzz Intercultura presenterà il film
“Mixed Kebab” del regista Guy Lee Thys
http://buzzintercultura.blogspot.it/
Dove?
ACROBAX – Via della Vasca Navale 6 – 20:30

● 21 maggio – Il Gay Center, assieme ad ArciGay Roma, ArciLesbica Roma e Azione Trans, organizzano la manifestazione
“Testaccio contro l’Omofobia”
https://www.facebook.com/events/203295493397031/

Dove?
PIAZZA TESTACCIO – 17:00

7 novembre 2015

TRANS: LA CORTE COSTITUZIONALE ACCOGLIE LA POSIZIONE DI CERTI DIRITTI E DICE BASTA ALLA STERILIZZAZIONE COATTA DELLE PERSONE TRANS.

FINALMENTE UNA BELLA NOTIZIA CHE ASPETTAVAMO DA ANNI !!!!

Comunicato stampa

Roma, 6 novembre 2015

La Corte Costituzionale, con sentenza odierna n. 221/2015 ha stabilito che per la rettificazione degli atti anagrafici non è necessario l'intervento di adeguamento degli organi riproduttivi o la sterilizzazione chirurgica della persona transessuale. La Consulta infatti afferma: «L’esclusione del carattere necessario dell’intervento chirurgico ai fini della rettificazione anagrafica appare il corollario di un’impostazione che − in coerenza con supremi valori costituzionali − rimette al singolo la scelta delle modalità attraverso le quali realizzare, con l’assistenza del medico e di altri specialisti, il proprio percorso di transizione, il quale deve comunque riguardare gli aspetti psicologici, comportamentali e fisici che concorrono a comporre l’identità di genere. L’ampiezza del dato letterale dell’art. 1, comma 1, della legge n. 164 del 1982 [ottenuta grazie al contributo decisivo dei radicali, ndr] e la mancanza di rigide griglie normative sulla tipologia dei trattamenti rispondono all’irriducibile varietà delle singole situazioni soggettive.».

«Si tratta del miglior risultato che ci potevamo attendere» commenta l’avv. Alexander Schuster. Il difensore delle tre persone trans che sono protagoniste di altrettanti giudizi pendenti avanti la Corte costituzionale sottolinea anche come «sia stata rigettata l’eccezione di inammissibilità avanzata dalla Presidenza del Consiglio: la Corte costituzionale ha quindi fatto la chiara scelta di entrare nel merito e decidere per la non fondatezza, avallando così nella maniera più ampia possibile l’interpretazione che come studio avevamo sostenuto nei ricorsi tridentini».

"La Consulta, ancora una volta, garantisce un diritto: per la rettifica del sesso l'intervento chirurgico non è necessario, ma è solo un mezzo, se lo si ritiene, per il miglior benessere psicofisico della persona. Con la sentenza 221 depositata oggi si riconosce il diritto di ogni cittadino di scegliere per sé il procedimento medico ritenuto opportuno; e si conferma che l'attribuzione di sesso non dipende dalle caratteristiche "fisiche", ma al contrario dall'auotoriconoscimento della persona", così l’avv. Massimo Clara che ha steso la memoria presentata da Certi Diritti.

Per l’Alta Corte: «Rimane così ineludibile un rigoroso accertamento giudiziale delle modalità attraverso le quali il cambiamento è avvenuto e del suo carattere definitivo. Rispetto ad esso il trattamento chirurgico costituisce uno strumento eventuale, di ausilio al fine di garantire, attraverso una tendenziale corrispondenza dei tratti somatici con quelli del sesso di appartenenza, il conseguimento di un pieno benessere psichico e fisico della persona».

Yuri Guaiana, segretario dell’Associazione Radicale Certi Diritti, dichiara: «Nel giorno di apertura del nostro IX Congresso ad Arezzo siamo felicissimi di poter festeggiare questo successo della nostra strategia. A meno di 15 giorni dal Transgender Day of Rememberance, la ricorrenza che ogni  20 novembre commemorare le vittime dell'odio e del pregiudizio anti-transgender, la Consulta dice finalmente una parola definitiva che supera le sentenze contraddittorie dei vari tribunali italiani (Roma, Rovereto, Siena e Napoli interpretavano già la legge 164 del 1982 nel senso di non considerare obbligatorio alcun intervento chirurgico, mentre altre Corti, tra cui Vercelli e Bologna, andavano nella direzione opposta) e ristabilisce un minimo di certezza del diritto su un tema così fondamentale come il diritto all’identità di genere che la stessa Alta Corte considera elemento costitutivo del diritto all’identità personale, rientrante a pieno titolo nell’ambito dei diritti fondamentali della persona».

Associazione Radicale Certi Diritti 

Via di Torre Argentina, 76, Roma, 00186
Cell: +39 340 4694701| Tel: +39 06 689791

The Illegal ❤ Quiz ovvero il quiz dell'amore fuorilegge

Ricevo questo quiz simpaticamente istruttivo da  e ve lo propongo !
Buon divertimento

Quanto siete informati a proposito di lotte per l'amore e l'uguaglianza?
Sapete dove è illegale SOLO parlare dell'essere gay? 
O quando è stata approvata la prima legge anti-gay ?
Se pensate di conoscere le risposte a questi quesiti, mettete alla prova subito le vostre conoscenze con  Illegal Love Quiz.
Clicca qui per prendere il Illegal Love Quiz
Questo rapido quiz interattivo vi porterà in un tour mondiale delle lotte per l'uguaglianza. Imparerete di più sulle grandi crisi che il mondo si trova ad affrontare, in modo da poter cercare le soluzioni ed essere pronti ad agire quando queste persone e questi luoghi avranno più bisogno del nostro aiuto.
Abbiamo percorso un lungo cammino nella lotta per l'uguaglianza. Ma c'è ancora un sacco di battaglie da combattere. Le leggi anti-gay sono stati promosse in tutto il mondo, le cliniche per "curare"i gay stanno silenziosamente spuntando dovunque, e la lotta in corso per il matrimonio ugualitario è ancora una battaglia tutta in salita.
Come dice un vecchio proverbio, "la conoscenza è potere!" Quindi cerchiamo di rinforzare il nostro potere collettivo scendendo ai fatti.
Che ne dite, amic**? Prenderevi soli cinque minuti per testare le vostre conoscenze di oggi:
Potreste imparare qualcosa che non sapevate sull'essere lesbiche, gay, bisessuali, trans, in tutto il mondo. Meglio ancora, se lo condividerete con gli amici, potrete aiutare ad educare gli altri e farete crescere il movimento per l'amore e l'uguaglianza.
Grazie da All Out e buona fortuna!
André, Andora, Leandro, Oscar, Rosa, Sarah e il resto della squadra All Out.

14 maggio 2015

OMOFOBIA: ASSOCIAZIONI LGBT: BENE CIRCOLARE MIUR IN VISTA GIORNATA INTERNAZIONALE DEL 17 MAGGIO

Comunicato stampa dell'Associazione Radicale Certi Diritti.

Roma, 14 maggio 2015

Con una circolare inviata a tutte le sovraintendenze, dirigenti scolastici, alle associazioni dei genitori e studenti e alle consulte studentesche, il Miur ha inteso rinnovare l’impegno rispetto alle azioni da svolgere negli istituti di ogni ordine e grado nel contrasto alle discriminazioni in ragione dell’orientamento sessuale, nel documento si legge: 
“Nello svolgere tale prezioso lavoro ogni giorno, le scuole educano al contrasto dell’omofobia e di ogni altra forma di discriminazione. Solo con l’educazione si superano i pregiudizi e gli stereotipi ancora presenti nella nostra società, in tal senso la scuola deve fornire gli strumenti, le metodologie e deve attivare tutte le necessarie pratiche per interventi di prevenzione”.

"Ringraziamo in particolare l’impegno politico del sottosegretario Davide Faraone, e per il testo redatto della circolare, il direttore generale Giovanna Boda, che coordina il servizio per lo studente, l’integrazione e la partecipazione, per aver ricordato che la Giornata del 17 maggio rappresenta l’occasione per tutte le scuole per iniziative di sensibilizzazione contro le disuguaglianze quindi, per dare maggior rilievo alle buone pratiche e ai migliori percorsi educativi tesi alla dialettica delle diversità. Ci attendiamo - concludono le associazioni - che a questa importante sensibilizzazione corrisponda una concreta volontà politica, quella che serve a sbloccare gli interventi dell'asse scuola della strategia nazionale Unar e a rinnovare questo impegno anche per gli anni a venire".

Agedo
Arcigay
ArciLesbica
Associazione Radicale Certi Diritti
Equality Italia
Famiglie Arcobaleno
Mit

25 gennaio 2015

Arcilesbica, Famiglie Arcobaleno, Love Out Law e Rete Genitori Rainbow lanciano le Queerinarie, sondaggio per la scelta di un Presidente gay-friendly.

Marta Cartabia, giudice della Corte Costituzionale vicinissima a Comunione e Liberazione che in più occasioni ha già avuto modo di ribadire che il matrimonio è solo quello tra uomo e donna.

Oppure Giuliano Amato, ovvero colui che nel 2000 disse da presidente del Consiglio che “purtroppo” la Costituzione permette a lesbiche e gay di manifestare nelle strade, che nel 2007, da ministro degli Interni, emise una circolare contro la trascrizione dei matrimoni same-sex celebrati all’estero.

Per non parlare delle proposte del Centrodestra, ormai di fatto alleato del Governo.

Nomi apertamente contrari, per non dire ostili, alla comunità LGBTQI, che se eletti presidenti della Repubblica certo non aiuterebbero una politica lenta e sorda a far uscire questo Paese dal medioevo dei diritti civili. Un ulteriore atto di guerra nei confronti delle cittadine e dei cittadini omosessuali italiani ancora in attesa che il presidente del Consiglio Matteo Renzi mantenga le sue promesse. Presidente del Consiglio che, nella realtà dei fatti, persevera nel consentire al suo ministro degli Interni Angelino Alfano di agire contro le coppie same-sex sposate all’estero in maniera violenta e illegale, coppie legittimamente trascritte da alcuni sindaci espressione politica di quel Partito Democratico pronto più ad assecondare i capricci dell’alleato di Governo che a sostenere i suoi uomini sul territorio.

Dopo anni di disattenzione, se non disinteresse, da parte dei precedenti inquilini del Quirinale, la comunità LGBTQI italiana vorrebbe davvero un presidente di tutti e tutte, garante anche di quei valori di uguaglianza, rispetto e inclusione troppe volte messi da parte. Un presidente amico dei diritti, capace di spronare il Parlamento affinché si ponga fine a un’inaccettabile ignavia varando una legge al passo con quelle in vigore nei principali Paesi europei che sancisca la fine di ogni discriminazione tra eterosessuali e omosessuali.

ArciLesbica, Famiglie Arcobaleno, Love Out Law e Rete Genitori Rainbow lanciano perciò le loro Queerinarie, nome faceto per un’iniziativa seria: dieci nomi di alto profilo sociale, culturale e istituzionale che negli anni hanno dimostrato grande attenzione alle problematiche della comunità LGBTQI e vicinanza alla stessa.

Chiunque può partecipare al sondaggio andando sul sito www.loveoutlaw.it e scegliendo il proprio candidato preferito entro la mezzanotte di martedì 27 gennaio.
Il giorno seguente, alle 15, ovvero 24 ore prima della prima votazione del Parlamento per l’elezione del nuovo presidente della Repubblica, verrà reso noto il nome del Presidente che la comunità LGBTQI italiana sogna alla guida del Paese.

5 gennaio 2015

L'ultimo messaggio di Leelah Alcorn, chiamata Joshua dai suoi genitori...

Leelah aveva 17 anni e viveva a Kings Mills, in Ohio (Stati Uniti) finchè non ha deciso che avebbe smesso di vivere ed è morta alle 2:20 di domenica scorsa, lasciandosi travolgere da un camion mentre percorreva a piedi l'Interstate 71 a circa 4 miglia da casa.

Prima però ha scritto al mondo, a tutti noi, la lettera qui di seguito, terribile atto di accusa, e insieme lucida storia di un'anima disperata,  e testamento spirituale che tutti dovremo farci carico di ottemperare. 

Non avrei mai più voluto ne vorrei mai più leggere lettere così,  una lettera che me ne ricorda un'altra altrettanto tremenda, quella che scrisse Alfredo Ormando prima di venire a Roma per darsi fuoco in piazza San Pietro.

Ma l'ho letta e il mio cuore si stringe e duole, l' indignazione brucia le mie vene. 

Eppure non ho nulla da rimproverarmi, perchè sono tanti anni che in tutti i modi spendo le mie energie perché ciò non accada , non possa accadere mai più. 

Eppure non è abbastanza, ci sono ancora sempre  troppi, su questo sasso sperso nell'universo a girare attorno a una stellina per riscaldarsi, che continuano a pretendere di esser depositari del Potere di Vita e di Morte sugli altri, dalle amebe ai loro simili umani. 

Mi auguro che chiunque  legga fino in fondo si renda conto di avere una grossa parte di responsabilità nella vita e sopra tutto nella morte di quest* giovane, e cominci a ridurre drasticamente  la propria interferenza condizionante nella vita altrui, a cominciare dai suoi stessi figli, e segua con rispetto le istruzioni disperate ma decise e piene di amore di questa giovanissima ennesima vittima della discriminazione e della violenza di genere.

AMg


Se state leggendo questo messaggio, vuol dire che mi sono suicidata e quindi non sono riuscita a cancellare questo post programmato.

Per favore, non siate tristi, è meglio così. La vita che avrei vissuto non sarebbe stata degna di essere vissuta… perché sono transessuale. Potrei entrare nei dettagli per spiegare perché lo penso, ma questa lettera sarà già abbastanza lunga così. 

Per farla semplice, mi sento una ragazza intrappolata nel corpo di un ragazzo da quando avevo quattro anni. Per molto tempo non ho saputo dell'esistenza di una parola per definire questa sensazione, né che fosse possibile per un ragazzo diventare una ragazza, così non l'ho detto a nessuno e ho semplicemente continuato a fare cose convenzionalmente da maschi per cercare di adattarmi.

Quando avevo 14 anni ho imparato cosa volesse dire la parola "transessuale" e ho pianto di gioia. Dopo dieci anni di confusione avevo finalmente capito chi ero. L'ho detto subito a mia mamma e lei ha reagito molto negativamente, dicendomi che era una fase, che non sarei mai stato davvero una ragazza, che Dio non fa errori e che ero io a essere sbagliata. 

Se state leggendo questa lettera: cari genitori, non dite così ai vostri figli. Anche se siete cristiani o siete contro i transessuali, non dite mai questa cosa a nessuno: specialmente ai vostri figli. 

Non otterrete niente a parte far sì che odino se stessi. 

È esattamente quello che è successo a me.

Mia mamma ha iniziato a portarmi da terapisti ma solo da terapisti cristiani, tutti con molti pregiudizi, quindi non ho mai avuto le cure di cui avrei avuto bisogno per la mia depressione. Ho solo ottenuto che altri cristiani mi dicessero che sono egoista e sbagliata e che avrei dovuto cercare l'aiuto di Dio.

Quando avevo 16 anni mi sono resa conto che i miei genitori non mi avrebbero mai aiutata, e che avrei dovuto aspettare di compiere 18 anni per iniziare qualsiasi terapia e intervento di transizione, cosa che mi ha davvero spezzato il cuore. Più aspetti, più la transizione è difficile. Mi sono sentita senza speranze, sicura che avrei passato il resto della mia vita con le sembianze di un uomo. Quando ho compiuto 16 anni e ho capito che i miei genitori non avrebbero dato il loro consenso per farmi iniziare la transizione, ho pianto finché non mi sono addormentata.

Ho sviluppato nel tempo una specie di atteggiamento "vaffanculo" verso i miei genitori e ho fatto coming out come gay a scuola, pensando che forse sarebbe stato più facile così un giorno dire che in realtà sono transessuale. 

Per quanto la reazione dei miei amici sia stata buona, i miei genitori si sono arrabbiati. Hanno pensato che volessi compromettere la loro immagine e che li stessi mettendo in imbarazzo. Volevano che fossi il classico piccolo perfetto ragazzo cristiano e ovviamente non era quello che volevo io.Quindi mi hanno tirato via dalla scuola pubblica, mi hanno sequestrato il computer e lo smartphone e mi hanno impedito di frequentare qualsiasi social network, isolandomi così completamente dai miei amici. 

Questa è stata probabilmente la parte della mia vita in cui sono stata più depressa, e sono ancora stupita di non essermi uccisa già allora. Sono stata completamente sola per cinque mesi. Nessun amico, nessun sostegno, nessun amore. Solo la delusione dei miei genitori e la crudeltà della solitudine.

Alla fine dell'anno scolastico i miei genitori finalmente mi hanno restituito il mio smartphone e mi hanno permesso di tornare sui social network. Ero felicissima, finalmente potevo riavere indietro i miei amici. Ma solo all'inizio. Alla fine mi sono resa conto che anche a loro non importava molto di me, e mi sono sentita persino più sola di quanto fossi prima.

 Piacevo agli unici amici che pensavo di avere per il solo motivo che mi vedevano per cinque giorni ogni settimana.

Dopo un'estate praticamente senza amici unita al peso di dover pensare al college, di risparmiare per quando avrei lasciato casa, di tenere alti i miei voti, di andare in chiesa ogni settimana e sentirmi di merda perché in chiesa tutti sono contrari a quello che sono, ho deciso che ne ho abbastanza. 

Non completerò mai nessuna transizione, nemmeno quando andrò via di casa. 

Non sarò mai felice con me stessa, col modo in cui appaio e con la voce che ho. 

Non avrò mai abbastanza amici da esserne soddisfatta. 

Non troverò mai un uomo che mi ami. 

Non sarò mai felice. 

Potrò vivere il resto della mia vita come un uomo solo che desidera essere una donna oppure come una donna ancora più sola che odia se stessa. 

Non c’è modo di averla vinta. Non c'è via d'uscita. 

Sono già abbastanza triste, non ho bisogno di una vita ancora peggiore di così. La gente dice che "le cose cambiano" ma nel mio caso non è vero. Le cose peggiorano. Le cose peggiorano ogni giorno.

Questo è il succo, questo è il motivo per cui mi sento di uccidermi. Mi dispiace se per voi non sarà abbastanza una buona ragione, lo è per me. 

Per quel che riguarda le mie volontà, voglio che il 100 per cento delle cose che possiedo sia venduto e che il denaro (più i soldi che ho da parte in banca) siano donati a un movimento per il sostegno e per i diritti delle persone transessuali, non importa quale. 

L'unico momento in cui riposerò in pace arriverà quando le persone transessuali non saranno più trattate come sono stata trattata io: quando saranno trattate da esseri umani, con sentimenti validi, sinceri e legittimi, e con dei diritti umani. 

Le questioni di genere devono essere insegnate a scuola, prima è e meglio è. 

La mia morte deve significare qualcosa. 

La mia morte dev'essere contata tra quelle dei transessuali che si sono suicidati quest'anno

Voglio che qualcuno guardi a quel numero e dica "questa cosa è assurda", e si occupi di sistemarla. 

Sistemate la società. Per favore.Addio.



Fonte: http://gayburg.blogspot.com/2014/12/transgender-17enne-si-suicida-perche.html#ixzz3NzDLf9ZT

18 dicembre 2014

COSTITUZIONALITÀ DEI REQUISITI PER LA RIATTRIBUZIONE DEL GENERE ANAGRAFICO.

TRANS/TRENTO: ORDINANZA DEL TRIBUNALE PER CHIEDERE ALLA CONSULTA LA COSTITUZIONALITÀ DEI REQUISITI PER LA RIATTRIBUZIONE DEL GENERE ANAGRAFICO.


Roma, 18 dicembre 2014

Rendiamo nota l'ordinanza n. 228, con la quale il tribunale di Trento ha deciso di non interpretare la legge 14 aprile 1982, n. 164 nel senso di consentire la riattribuzione del genere anagrafico senza imporre interventi di sterilizzazione chirurgica, come pure hanno fatto altri giudici, ma di sollevare davanti alla Consulta la questione di legittimità costituzionale dell’art. 1,  primo  comma,  della medesima legge, in virtu' del quale, come noto "la rettificazione si fa in forza di sentenza del tribunale passata in giudicato che  attribuisca ad una persona sesso diverso da quello enunciato nell'atto di nascita a seguito di intervenute modificazioni dei suoi caratteri sessuali".

Nell’ordinanza n. 228 si legge che «subordinare il diritto di scegliere la propria identità sessuale alla modificazione dei propri caratteri sessuali primari da effettuarsi  tramite  un  doloroso  e pericoloso intervento chirurgico, finisce col pregiudicare irreparabilmente l'esercizio del diritto stesso, vanificandolo integralmente». Subordinare l’identità sessuale di una persona a interventi di sterilizzazione chirurgica confligge insanabilmente sia con  l’art. 8 CEDU e con l'art. 2  Cost., i quali entrambi, consentono incondizionatamente ad ogni soggetto di vedersi riconosciuta la propria identità sessuale. Inoltre, condizionare il riconoscimento del diritto della personalità in esame, ad  un incommensurabile prezzo per la salute della persona confligge anche con gli articoli 3 e  32 Cost.

L'avvocato Schuster, che difende la persona trans nella causa trentina, ha ribadito: «la legge poteva già essere interpretata, come avvenuto da parte di altri giudici, nel senso che non è necessaria la sterilizzazione, né tanto meno interventi chirurgici. E' comunque positiva la posizione fortemente ancorata ai diritti fondamentali fatta propria dai giudici di Trento, che la Corte costituzionale non potrà che condividere, facendo una volta per tutte chiarezza a livello nazionale sulla dignità che deve essere riconosciuta alle persone trans».

Yuri Guaiana, segretario dell’Associazione Radicale Certi Diritti, dichiara: « Dal 1997 ad oggi si registrano solo tre corti che abbiano riconosciuto ad una persona che non intende sottoporsi ad un’operazione chirurgica e senza che sia accertata la sua sterilità il diritto ad ottenere il cambio del genere anagrafico. Si tratta nell’ordine del Tribunale di Roma (dal 1997), di Rovereto e di Siena (dal 2013). La restante prassi va ancora nell’altro senso. La Consulta ha ora la possibilità di chiarire definitivamente che imporre la sterilizzazione chirurgica alle persone trans viola gravemente il loro diritto fondamentale all’identità di genere».

10 dicembre 2014

CERTI DIRITTI CHIEDE URGENTEMENTE ALLA COMMISSIONE EUROPEA DI LANCIARE COME PROMESSO LA STRATEGIA SUI DIRITTI DELLE PERSONE LGBTI NEL 2015


Roma 10 dicembre 2014

Certi Diritti chiede urgentemente alla Commissione europea di lanciare, come richiesto ripetutamente dal Parlamento europeo e come promesso dalla Commissaria europea alla giustizia Vera Jourova nel corso dell'hearing nella commissione giustizia ed affari interni del PE precedente all'elezione della Commissione Junker da parte del PE, la Roadmap sui diritti delle persone LGBTI.

La Commissaria aveva affermato nel corso dell'audizione, su pressione dei parlamentari europei della maggioranza dei gruppi politici del PE, e come richiesto nel corso della scorsa legislatura dal rapporto Lunacek, che avrebbe lanciato un piano d'azione europeo per lottare contro le discriminazioni e violenze che ancora affliggono le persone LGBT nell'UE, promovendo azioni e proposte legislative per assicurare il rispetto della Carta dei Diritti Fondamentali dell'UE e proteggere le persone da ogni discriminazione basata sull'orientamento sessuale.

Nel corso di un seminario pubblico che si é tenuto ieri al PE sui diritti delle persone transgender nell'ambito lavorativo organizzato dall'intergruppo LGBT, un rappresentante della Commissione ha affermato che il piano d'azione potrebbe non essere incluso nel programma di lavoro della Commissione per il 2015 che verrà presentato nei prossimi giorni, documento che annuncia e descrive tutte le azioni che la Commissione intende prendere nel corso del 2015.

Yuri Guaiana, segretario dell’Associazione Radicale Certi Diritti, dichiara: 
«chiediamo alla Commissione di inserire urgentemente la strategia LGBTI nel programma di lavoro europeo per il 2015 e al governo Renzi di farsi portavoce di questa richiesta presso il Presidente della Commissione europea Junker, il Vice-presidente Timmermans e la Commissaria Jourova: la protezione dei diritti fondamentali delle persone LGBT in Europa non deve essere rimandata alle calende greche, come succede purtroppo in Italia».

7 novembre 2014

italialaica news n. 24/2014

.it 

Il sito dei laici italiani vi segnala:



Editoriale







Eventi




e molto altro ancora su: italialaica.it  sito dei laici italiani

24 settembre 2014

ESCLUSE ASSOCIAZIONI LGBTI DA CORSI DI FORMAZIONE PERSONALE MIUR.

Roma, 24 settembre 2014

Dopo un blocco di 6 mesi, il 18 settembre ci è stato comunicato che l’iniziativa di formazione e sensibilizzazione contro omofobia e transfobia diretta alle figure apicali del MIUR riprenderà nel mese di ottobre.

Formalmente l’iniziativa era stata sospesa per motivi tecnici, in realtà il Ministero non è riuscito a sostenere le polemiche che da una parte della gerarchia cattolica, dell’associazionismi familiare e dall’interno del Ministero stesso erano pervenute contro questa iniziativa.

Apparentemente, il programma non ci è stato mostrato, il nuovo corso è stato totalmente internalizzato e rimodulato rispetto al programma iniziale. Ciò significa che il corso è stato sottratto alle attività della Rete Ready e che le associazioni LGBTI vengono escluse dalla partecipazione.

Non sappiamo cosa pensi UNAR dell’esclusione della Rete Ready, ma sicuramente noi troviamo scandalosa l’esclusione delle associazioni LGBTI, il cui coinvolgimento non è solo previsto dalla stessa Strategia (e il Ministero ne era a conoscenza dal primo momento) ma si rende necessario se si vuole fare quel passaggio dalla teoria alla pratica che realmente si può concretizzare nelle scuole italiane, forti delle esperienze ormai decennali che le associazioni stesse hanno su questa materia.

Noi teniamo fermo quanto dichiarato dalla prof.ssa Giannini, durante l’incontro con le associazioni LGBTI, sul grande interesse del Ministero a combattere ogni forma di discriminazione e a tutelare ogni “alterità”. Perché questo avvenga occorre però che il corso si svolga (e questo pare essere garantito) e che si faccia completa chiarezza sul programma e sui soggetti coinvolti.

Chiediamo quindi al Ministero e alla Ministra personalmente di comunicare ufficialmente le modalità di svolgimento del corso e di salvaguardare l’attuazione della Strategia nazionale LGBTI.

Associazione Libellula - Leila Daianis
Associazione Radicale Certi Diritti - Yuri Guaiana
Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli - Andrea Maccarrone
Circolo Tondelli LGBTI - Giuseppe Sartori
Dì Gay Project - Maria Laura Annibali
Equality Italia - Aurelio Mancuso
I Ken Campania - Carlo Cremona
Renzo e Lucio - Mauro Pirovano
Rete Genitori Rainbow - Cecilia d'Avos e Fabrizio Paoletti
Stonewall - Tiziana Biondi

cui si aggiunge, ovviamente
 Associazione "Fondazione Luciano Massimo Consoli" - Claudio Mori e  Alba Montori

31 luglio 2014

UNIONI CIVILI: RENZI PRENDA ESEMPIO DALLA DC E LASCI IL GOVERNO FUORI DALLA QUESTIONE

UNIONI CIVILI: RENZI PRENDA ESEMPIO DALLA DC E LASCI IL GOVERNO FUORI DALLA QUESTIONE.

Comunicato Stampa dell’Associazione Radicale Certi Diritti.

Roma, 29 luglio 2014

Le dichiarazioni di Renzi all’Avvenire secondo le quali «sarà superato il ddl Cirinnà perché anche in questo campo [unioni civili] vedremo una proposta ad hoc del Governo», poi ammorbidite sul Corriere della Sera sono l’ennesima doccia fredda sul tema dei diritti. Non ha fatto in tempo ad arrivare un testo su cui discutere nel merito e sul quale il dibattito in Commissione Giustizia del Senato è già cominciato che il Presidente del Consiglio riporta la questione alla vaghezza di un modello tedesco non meglio precisato, svilisce il lavoro del Parlamento e, sostanzialmente, allunga i tempi collegando il tema delle Unioni civili a quello delle riforma istituzionali.

 Il segretario dell’Associazione Radicale Certi Diritti, Yuri Guaiana, dichiara: «benché non richiestomi, mi permetto di dare un consiglio a Renzi: sul tema della riforma del diritto di famiglia prenda esempio dalla Democrazia Cristiana, un partito al quale è molto legato, e lo lasci affrontare al Parlamento senza intromissioni del Governo. Nel 1970 il divorzio venne introdotto nell’ordinamento giuridico italiano con i voti favorevoli del Partito Socialista Italiano, del Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria, del Partito Comunista Italiano, del Partito Socialista Democratico Italiano, del Partito Repubblicano Italiano, del Partito Liberale Italiano. La legge 898/1970 fu il risultato della combinazione del progetto di legge del socialista Loris Fortuna con un altro pdl presentato dal deputato liberale Antonio Baslini. Il Governo - in cui la DC, contraria alla legge sul divorzio, rappresentava il partito di maggioranza, in coalizione con repubblicani, socialisti e socialdemocratici, favorevoli alla legge - non presentò alcun disegno di legge. Il risultato fu una legge non perfetta, ma dignitosa e la tenuta del Governo. Per il bene del Governo e per avere una legge chi sia la migliore possibile, Renzi impari dalla DC!».

22 luglio 2014

FONDI STRUTTURALI EUROPEI: CANCELLATE DALLE DISCRIMINAZIONI QUELLE LGBT. ASSOCIAZIONI CHIEDONO INCONTRO URGENTE A MINISTRO POLETTI

Roma, 22 luglio 2014

AGEDO, Arcigay, ArciLesbica, Associazione Radicale Certi Diritti, Equality Italia e Famiglie Arcobaleno hanno scritto al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali per chiedere un incontro urgente al fine di verificare la possibilità di inserire il riferimento esplicito alle azioni antidiscriminatorie in ambito lavorativo, con particolare riferimento a orientamento sessuale e identità di genere, sia nella bozza di Accordi di Partenariato che nella bozza di PON Inclusione sociale.

Le associazioni esprimono preoccupazione per la decisione di eliminare in modo netto l’obiettivo “Lotta contro tutte le forme di discriminazione e per la promozione di pari opportunità” avendo sminuzzato le azioni antidiscriminatorie in molti rivoli all'interno del documento stesso; di non citare mai l’orientamento sessuale e l’identità di genere tra le cause di potenziale discriminazione che sono ampiamente ed esplicitamente indicate non solo dalla Carta europea dei Diritti Fondamentali e dal TFEU, ma dagli stessi Regolamenti comunitari in materia di fondi strutturali, oltre che alla ben nota Legge 261/2003; di delegare all’UNAR, all’interno della bozza di PON Inclusione sociale che si sta discutendo, le sole azioni relative alla Strategia nazionale ROM, Camminanti e Sinti, mentre nulla si dice sulla Strategia nazionale LGBTI ed in generale sul futuro della Rete nazionale antidiscriminazioni, nemmeno per l’indicazione di eventuali alternative.

La corretta implementazione degli Accordi di Partenariato e della bozza di PON Inclusione sociale è una occasione importante e concreta per dimostrate che diritti e tutela delle persone LGBTI sono davvero nell’agenda politica del governo a tutti i livelli. Restiamo in attesa del riscontro urgente di Poletti.

AGEDO, Arcigay, ArciLesbica, Associazione Radicale Certi Diritti, Equality Italia e Famiglie Arcobaleno

22 febbraio 2014

PIÙ DI 554 ASSOCIAZIONI E 56 RICERCATORI CHE CHIEDONO DI RESPINGERE IL RAPPORTO HONEYBALL SULLA PROSTITUZIONE

Roma, 21 febbraio 2014

L’Associazione Radicale Certi Diritti e il Comitato per i Diritti Civili delle Prostitute sono tra le più di 554 associazioni europee rappresentanti la società civile che, con 56 accademici e ricercatori, chiedono al Parlamento Europeo di respingere il rapporto di Mary Honeyball, Parlamentare Europea londinese, che sarà discusso in una sessione a Strasburgo il prossimo 25 febbraio e che promuove la criminalizzazione dei clienti delle lavoratrici e dei lavoratori del sesso.

 554 NGO e associazioni, così come 56 fra accademici e ricercatori di scienze sociali, scienze politiche e di salute pubblica hanno firmato lettere indirizzate ai Parlamentari Europei chiedendo di respingere  un rapporto presentato dalla parlamentare Mary Honeyball che chiede agli Stati membri di avallare la criminalizazione dei clienti dei lavoratori del sesso.
 Per ICRSE il rapporto confonde la tra lavoro sessuale e tratta, non si preoccupa della salute dei sex workers  e non è basato su  prove scientifiche.

Luca Stevenson, coordinatore di ICRSE commenta: «Il modello svedese di criminalizzazione dei clienti non solo è inefficace per ridurre la prostituzione e la tratta, ma è anche pericoloso per le/i sex workers. Infatti aumenta lo stigma che è la maggiore causa di violenza contro di noi. È una politica fallimentare denunciata da tutte le organizzazioni di sex workers e da molte organizzazioni di donne, LGBT e di migranti, così come da molti  organismi delle Nazioni Unite».

Tra i firmatari vi sono organizzazioni per i diritti dei lavoratori del sesso ma anche molti gruppi per i diritti delle donne ( International Planned Federation,rete di 40 membri in Europa, National Council of German Women’s Organization). In Italia è stato sottoscritto dall’Associazione Radicale Certi Diritti, dal Comitato per i Diritti Civili delle Prostitute, ma anche da Equality Italia,  Arcigay e altre.

Pia Covre ( presidente del Comitato per i Diritti Civili delle Prostitute) e Yuri Guaiana (segretario dell’Associazione Radicale Certi Diritti) commentano: «Noi pensiamo che la sistematica criminalizzazione degli acquirenti di sesso non porterà i risultati che i sostenitori di questa idea sperano. Piuttosto, l’esperienza in Svezia ha dimostrato che la prostituzione non scompare con l’introduzione della criminalizzazione dei compratori, le attività semplicemente si nascondono nel sommerso. Questa non può essere la soluzione».

Marija Tosheva, Advocacy officer di SWAN, la Rete di Advocacy dell’Est  Europa e Centro Asia spiega: Il rapporto non riesce a rappresentare le differenti realtà del lavoro sessuale nei contesti europei. Rinforza gli stereotipi  che tutte le donne provenienti dall’Est Europa siano trafficate in Europa occidentale, mettendo a tutte l’etichetta di vittime, escludendole dal dibattito e dai processi decisionali.  Alcune sex workers migrano per cercare migliori opportunità di lavoro, alcune diventano vulnerabili alla violenza e allo sfruttamento, ma etichettare tutte le sex workers come vittime di violenza e criminalizzare ogni aspetto del lavoro sessuale vuol dire distogliere lo sguardo dalla realtà  per guardare a soluzioni moralistiche e repressive.”

Un gran numero di organizzazioni che si occupano di HIV, incluso European Aids Treatment group, Aids Action Group e la LILA in Italia hanno sottoscritto la lettera . Mary Honeyball cita a malapena l’HIV nel suo rapporto, apparentemente ignorando che i sex workers sono un gruppo chiave sul fronte della lotta all’HIV. Il rapporto cita la definizione sulla salute sessuale dell’Organizazione Mondiale della Sanità  ma curiosamente ignora che l’OMS si pone contro il “modello svedese” perché esso ha un impatto negativo sulla vita e la salute dei sex workers in quanto limita l’accesso all’uso del condom e ad altre misure per prevenire l’HIV.

Un documento redatto e firmato da più di 40 accademici e ricercatori consiste in un contro rapporto presentato ai Parlamentari Europei che analizza la mancanza e il travisamento di prove nel rapporto di Honeyball. La lettera che accompagna il contro rapporto dice: “un voto favorevole a questo rapporto potrebbe avere gravi conseguenze su una popolazione già marginalizzata” e continua : «Il rapporto di Honeyball non riesce ad affrontare i problemi e i danni che possono crearsi nel lavoro sessuale, invece produce dati parziali, inesatti e smentiti. Noi crediamo che le politiche debbono basarsi su dati attendibili e speriamo che voterete contro la mozione per criminalizzare i clienti dei lavoratori del sesso».

Il contro-rapporto ha notato che, tra gli altri errori sorprendenti, Mary Honeyball ha completamente frainteso una relazione congiunta commissionata dal Comune di Amsterdam e dal Ministero della Giustizia olandese, confondendo, in maniera imbarazzante, i dati sui coffee shops con quelli sui postriboli.

Le 554 NGO e i 56 ricercatori firmatari delle lettere sollecitano i Parlamentari Europei a rigettare, il 27 febbraio, il rapporto di Mary Honeyballs.

Per maggiori informazioni:
http://www.sexworkeurope.org/news/general-news/more-540-ngos-and-45-researchers-demand-members-european-parliament-reject-ms

12 gennaio 2014

da THE ADVOCATE - i diritti transgender - le vittorie giudiziarie 2013 in USA

Ecco qua dagli USA una serie di azioni altamente positive intraprese nello scorso anno solare.
 In Italia il nostro Governo, per non parlare delle varie istituzioni preposte a cominciare dalla magistratura, appare lontano anni luce dal porsi anche soltanto un paio di questi obbiettivi per il 2014.

 Ecco quindi un bel progetto di lavoro per le associazioni che si battono non solo a parole per il rispetto della parità di diritti per la gente LGBT nel nostro paesello.
Aggiungo che i costi, peraltro minimi, sono risibili a fronte della ricaduta sociale che potrebbero rappresentare.

Alba Montori


 10 momenti importanti per i transgender del 2013
Lo scorso anno potrebbe comparire nei libri come un punto di svolta nella lotta per i diritti transgender e per il loro livello di accettazione , con le principali vittorie legislative , di visibilità  e giudiziarie .

Da  Marie Molloy Parker
4 Gennaio, 2014 06:00 ET
L'avvocato ha collaborato con Mara Keisling , il direttore esecutivo del National Center for Transgender Equality , nel discutere di ciò che 2.013 ha significato per i diritti trans . Ha evidenziato le tante vittorie registrate quest'anno , concludendo che il 2013 è stato un vero anno di slancio e di condivisione tanto che la prospettiva di un andamento così era stata subito rilevata su  The Huffington Post.
"In generale , è stato realizzato un maggiore impegno nel corso dell'anno passato che mai prima ", ha detto l'avvocato Keisling . "Ad esempio , per la prima volta , una versione trans -inclusiva della legge sulla non- discriminazione sul lavoro passa attraverso il Senato . Sapevo che stavamo andando a vincere, ma quello che mi ha sorpreso è stato il fatto che non un senatore ha parlato esplicitamente contro le persone LGBT . In realtà, l'unico senatore a parlare pubblicamente contro il disegno di legge , Dan Coats ( R-Ind. ) , lo ha fatto per voler opporsi a tutte le politiche di non discriminazione , non solo quelli che hanno un impatto sulle persone LGBT . "
Keisling ha anche sottolineato il rinnovato interesse della Casa Bianca alle tematiche LGBT , in particolare l'appello agli individui transgender, come un altro segno che il cambiamento sta avvenendo , notando che il sostegno alle persone LGBT sta lentamente diventando una posizione politica che è possibile prendere senza alienarsi cappellate di elettori . "Ora abbiamo un presidente che dice ' transgender ' tutto il tempo ", ha osservato Keisling . "Negli ultimi mesi si è preso posizione sulla questione dei diritti delle persone LGBT in quanto si riferisce alla Russia , e abbiamo visto che la politica estera americana viene utilizzata per rendere il mondo un posto migliore per le persone LGBT " .

Lavorando con Keisling e con il Centro Nazionale di Transgender Equality , abbiamo compilato una lista di 10 dei più importanti momenti transgender del 2013 . 
Continuate a leggere per saperne di più sulle vittorie che hanno reso il 2013 un punto di svolta nella lotta per la visibilità trans e l'uguaglianza .

1 .  Programmi Trans -inclusivi antiviolenza 
Nel mese di febbraio , il Congresso ha approvato la prima legge esplicitamente non discriminante i LGBT -inclusiva a livello nazionale nell'ambito della approvazione della nuova  legge sulla violenza contro le donne . La legge protegge le persone LGBT dalle discriminazioni con programmi come rifugi per violenza domestica e centri di crisi anti stupro , e permette alle sovvenzioni federali di concentrarsi sul lavoro antiviolenza per le persone LGBT 

2 . In uno storico 2-gennaio il Senato Vota per ENDA
Il primo voto del Senato degli Stati Uniti su una legge sull'occupazione Non- Discriminatoria e trans -inclusiva è stato un notevole trionfo . Un solo senatore ha parlato in opposizione al disegno di legge , e 10 repubblicani si sono uniti a 54 Democratici per votare per ENDA .
Nei prossimi mesi , gli avvocati potranno continuare a costruire il sostegno repubblicano alla Camera e fare pressione sullo Speaker John Boehner per portare il disegno di legge al voto .

3 . Passi avanti per gli studenti Transgender 
Quasi ogni mese, ha portato nuovi segni di progresso per eliminare le barriere e rafforzare le opportunità per gli studenti transgender . Nel mese di febbraio  i funzionari dell'istruzione del Massachusetts hanno dettato forti regole in tutto lo stato che  fino ad oggi proteggono gli studenti trans , a seguito di Washington e del Connecticut . Nel mese di giugno , la  Divisione Diritti Civili Colorado ha stabilito che una scuola ha commesso una discriminazione illegittima richiedendo a una ragazza transgender di usare un bagno personale , invece del bagno delle ragazze . . Nel mese di luglio nel  Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti si è stabilito come  punto di riferimento l' insediamento del Titolo IX per richiedere in un distretto scolastico della California di trattare una FtM transgender come " uguale agli altri studenti di sesso maschile in tutti gli aspetti ", e nel mese di agosto  la California ha approvato una legge che rende esplicita questa applicazione della legge .

4 . Sicurezza sociale e Facilitazione delle Regole di genere
Nel mese di giugno , la Social Security Administration ha reso più semplici i requisiti per la modifica della denominazione di genere nei documenti SSA . L'azione ha messo la sicurezza sociale in linea con le regole per i passaporti statunitensi e per i documenti di immigrazione, con norme analoghe per i veterani che desiderano modificare il loro genere sullo stato di servizio . Il cambiamento aiuta anche ad eliminare la confusione , l'imbarazzo , e una maggiore esposizione alla discriminazione quando le persone trans interagiscono con il personale SSA o altri uffici governativi .

5 . Gli Stati sostengono le Assicurazioni contro la discriminazione 
Nel 2013 , cinque Stati e il District of Columbia hanno cominciato a dichiarare alle compagnie di assicurazione per la prima volta che l'esclusione di assistenza sanitaria specifica - trans dai loro piani costituisce una discriminazione illegittima . Almeno  in California , Colorado, Oregon, Vermont , DC , e Connecticut stanno già aggiornando i piani per conformarsi , fornendo  per la prima volta agli individui una copertura delle cure medicalmente necessarie . Mentre molte aziende e università stanno eliminando volontariamente le esclusioni - e scoprono che non c'è alcun costo aggiuntivo a farlo - per chi compra l'assicurazione in proprio potrebbe essere necessario richiedere al loro stati di agire .
E il 1 ° gennaio è entrata in vigore una disposizione della protezione del paziente e Affordable Care Act , noto anche come Obamacare , salvo che le compagnie di assicurazione lo negano politicamente alla gente perché è transgender.

6 . Leggi Statali e locali sulla Parità  avanzata nel Delaware , Puerto Rico , e Altrove
 Negli  stati rossi , viola e blu simili sono continuati gli sforzi per varare leggi di protezione delle persone LGBT sui posti di lavoro , abitazioni e altre situazioni . Il Delaware nel mese di giugno è diventato il 17 ° stato a includere l'identità di genere nella sua politica di non discriminazione , ma  il passaggio delle protezioni per LGBT in Puerto Rico è stato meno notato . Le leggi locali hanno continuato ad avanzare , ampliando le protezioni in luoghi che vanno da San Antonio, Texas , a Fargo , ND

7 . Un anno record per visibilità
La visibilità positiva per le persone trans in America sembra crescere  ogni anno che passa . Quest'anno , la visibilità è stato spinta da un'ondata di storie di interesse umano sui transgender giovani e le loro famiglie , e dalla performance acclamata dalla critica di Laverne Cox nel telefilm di successo "arancione è il nuovo nero ". Jennifer Pritzker diventato la prima persona transgender ad essere nominato nella lista annuale di Forbes ' dei 400 americani più ricchi . Nel mese di agosto , il Chelsea con Manning ha fatto notizia internazionale, quando è venuta fuori come transgender in una dichiarazione rilasciata dal suo avvocato nel corso di un segmento sul Today Show . L'annuncio pubblico di Manning ha scatenato un'intensa discussione sul modo corretto di rappresentare le persone trans nei media , così come il dibattito sulle cure mediche per i prigionieri transgender .

8 . Ottenere modifiche del Nome e il Certificato di Nascita:  più facili in California , Oregon e Washington , DC
Mentre la metà degli stati ora rendono relativamente facile aggiornare il genere su una patente di guida , gli sforzi sono in corso per facilitare il passo fondamentale della legge cambiando i nomi e  aggiornare il proprio certificato di nascita, che è spesso la  fase più difficile . Quest'anno l'Oregon e il Distretto di Columbia  si sono uniti con almeno altri tre Stati nel garantire che gli individui non saranno tenuti a mostrare la prova di un intervento chirurgico per aggiornare i loro certificati di nascita . DC ha inoltre aderito con quasi il 50 per cento degli Stati nell'eliminare il requisito che i cambiamenti di nome erano da pubblicare sul giornale , un passo costoso e intimidatorio per molte persone trans . Una legislazione simile è stato proposto in California e Hawaii .

9 . Depatologicizzazione delle Gender Identity Issues
Nel mese di maggio , l'American Psychiatric Association ha pubblicato la quinta versione del suo Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali , rinominando ufficialmente " disturbo dell'identità di genere " come " disforia di genere ", e formalmente riconoscendo che non è l'identità innata di una persona trans che può richiedere trattamento , ma piuttosto il disagio alcuni si sentono in merito  identità , corpo , e ruolo sociale che non si allineano . L'APA ha inoltre rilasciato dichiarazioni di condanna per la discriminazione anti-trans e in particolare quella dell'obbligo di copertura assicurativa per l'assistenza sanitaria per le persone transgender .

10 . Speranza per prigionieri transgender
Come richiede il ridimensionamento dei ristretti nelle prigioni dell'America che aumentano dal Texas alla Casa Bianca , sono state adottate misure importanti per mantenere le persone trans  al sicuro quando sono dietro le sbarre . In Harris County , Texas , che comprende Houston , la terza più grande prigione americana è stata l'ultima ad adottare politiche globali che includono i detenuti delle case in base alla loro identità di genere , seguendo le norme degli Stati Uniti Giustizia Department.

3 gennaio 2014

VII Congresso dell'Associazione radicale CERTI DIRITTI: Milano - 10, 11, 12 gennaio 2014

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Ciao tutt**,
Vi invitiamo al nostro VII Congresso che avrà luogo a Milano, il 10-11-12 gennaio 2014 presso la Ex Chiesetta del Parco Trotter (via Mosso, 7)
Il Congresso è il massimo organo deliberativo dell'Associazione, di cui stabilisce annualmente gli obiettivi d'azione. Tutti gli iscritti all'Associazione hanno diritto di voto sui documenti congressuali e le cariche statutarie.
Come ogni anno l'adunanza elaborerà la strategia per l'anno venturo e dibatterà con tutti i congressisti i temi cardine dell'associazione legati al contrasto della sessuofobia e ai diritti umani e civili, con uno sguardo attento al possibile nuovo assetto organizzativo, che consenta all'associazione -all'alba del suo ottavo anno di attività- di affrontare con maggiore efficacia ed efficienza le sue battaglie storiche e quelle che si presenteranno all'orizzonte di un periodo dalla forte incertezza politica e istituzionale.
E' possibile preannunciare la propria partecipazione anche attraverso L'EVENTO FACEBOOK che abbiamo predisposto per l’occasione alla quale, se si vuole, è possibile invitare chiunque  si voglia.
Di seguito si trova l’ordine dei lavori con i dibattiti e le commissioni che arricchiranno la discussione tra i congressisti. Sul nostro sito si trovano anche tutte le informazioni logistiche necessarie per organizzare al meglio il vostro soggiorno milanese .
Sperando di potervi incontrare a Milano, vi facciamo i nostri migliori auguri di un felice anno nuovo.
 
Milano - 10, 11, 12 gennaio 2014
Ex Chiesetta del Parco Trotter, via Mosso 7

Venerdì 10 gennaio
16:00-19:00 La libertà d'espressione in un'ottica liberale: i casi delle proposte di legge contro omo-transfobia e negazionismo.
Sabato 11 gennaio
9:00 Inizio registrazione dei congressisti e insediamento della Presidenza.
9:30 Relazione del Segretario Yuri Guaiana.
10:30 Relazione del Tesoriere Leonardo Monaco.
11:30 Relazione della responsabile della campagna Affermazione Civile Gabriella Friso e presentazione del "Gruppo Coppie". Successivamente un sindaco di una città belga sposerà via Skype alcune coppie italiane.
13:30-14:30 Pausa pranzo
14:30 Dibattito generale
16:00 Sessione commissioni:
Commissione 1: Assetto organizzativo, crescita attivisti e autofinanziamento dell'associazione
Commissione 2: Assistenza sessuale, cos'è? Una proposta nonviolenta per l'interruzione del proibizionismo sessuofobico sui corpi delle persone con disabilità.
Commissione 3: Europa: opportunità e rischi per i diritti umani delle persone LGBTI nel 2014
18:30 Fine della sessione commissioni. Esposizione delle relazioni in plenaria.
19:30 Inizio dibattito generale.
21:00 Fine dei lavori della prima giornata congressuale.
Domenica 12 gennaio
9:00 Inizio lavori della seconda giornata congressuale. Inizio deposito delle mozioni generali e particolari, delle raccomandazioni e delle modifiche statutarie. Proseguimento del dibattito generale.
11:30 Tavola rotonda: Obiettivo matrimonio egualitario: come raggiungerlo?
13:00 Repliche del Segretario e del Tesoriere. Conclusioni del Presidente. Candidature alle cariche statutarie e presentazione dei documenti.
14:00 Votazione dei documenti congressuali. Votazione delle cariche statutarie.
15:00 Proclamazioni. Chiusura dei lavori.

Alcuni degli ospiti che i nterverranno nel corso dei lavori:
Pia Covre, Comitato per i diritti civili delle prostitute
Rita Bernardini, Segretaria di Radicali Italiani
Valerio Federico, Tesoriere di Radicali Italiani
Sam Opio, Executive Director Queer Youth Uganda
Fabrizio Quattrini, sessuologo
Max Ulivieri, Sexability
Gian Ludovico de Martino, presidente CIDU (Centro Interministeriale Diritti Umani)
Massimo Clara, Avvocato