Le donne cambiano la Storia, cambiamo i libri di Storia.

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LE DONNE CAMBIANO LA STORIA, CAMBIAMO I LIBRI DI STORIA
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14 maggio 2017

ECO X, Srl -Via Pontina Vecchia Km 33,381.Impresa di raccolta e smaltimento dei rifiuti industriali e speciali

Un po' di notizie.

ECO X, Srl
 tel. 06 91802396, 06 91821073  fax. 06 91801435

Categoria: Rottami metallici
00040 POMEZIA (RM) o 00071 Pomezia (RM) ?
Italia

Sintesi dell'azienda
Impresa di raccolta e smaltimento dei rifiuti industriali e speciali

Informazioni generali
Anno di fondazione 2002
CF (Codice Fiscale) 06871211006
Forma giuridica Srl
Tipo di azienda Sede Centrale
Partita IVA IT06871211006


Dipendenti azienda
Da 10 a 19 dipendenti

Fatturato
2012 da 2 a 5 milioni EUR

Attività:   PRODUTTORE DISTRIBUTORE FORNITORE DI SERVIZI
  Servizi di raccolta e riciclaggio di rifiuti non specificati altrove
 Imprese di raccolta e smaltimento dei rifiuti industriali
  Servizi di raccolta e riciclaggio di rifiuti tossici e chimici
 Imprese di raccolta e trattamento di rifiuti chimici
---------------- L’impianto, andato in fiamme, è di proprietà della Eco X srl: fondata nel 2002, attualmente ne risulta Maurizio Fraioli socio unico e Fabio Antonio Soddu amministratore. 
Notizie praticamente inesistenti, ma “quando le spiegazioni non si trovano nel presente, forse bisogna cercarle nel passato”. Infatti qualche informazione in più emerge proprio dai controlli effettuati da Site.it nel 2015, dopo il fermo dei due tir nel nucleo industriale di Avezzano.

Pomezia, genesi dell’impianto

L’impianto di trattamento e smaltimento rifiuti sito a Pomezia al km 33,381 di via Pontina vecchia, era inizialmente gestito dalla Eco X [vedi in basso scheda società], con in mano la Determinazione B2232 del 21.04.2010, valida fino al 2020, rilasciata dal direttore del Dipartimento territorio della Regione Lazio Raniero De Filippis  [leggi il documento].

2014: entrano in scena nuovi attori

La Eco X, il 19 febbraio 2014, cede un ramo d’azienda e affitta l’impianto alla Ecoservizi per l’ambiente srl, costituita appena un mese prima con 40mila euro di capitale sociale [vedi in basso scheda società]
 Il Dipartimento territorio della Regione Lazio– con Determinazione n. G14725 del 17 ottobre 2014 a firma del direttore Manuela Manetti – voltura a favore della Ecoservizi per l’ambiente anche l’autorizzazione regionale e ne conferma la validità fino al 2020 [leggi il documento]
Due settimane dopo la società subentrante inizia ufficialmente l’attività.


Che nell’impianto di via Pontina vecchia qualcosa non andava risulta non solo dall’esposto presentato nell’autunno scorso da alcuni cittadini di Pomezia. Già nel 2015 le voci da noi raccolte non erano rassicuranti: in merito alla capienza residua dell’impianto, per esempio, non risultavano verifiche fatte dalle autorità competenti. Eppure, già dai nostri controlli sommari, lo stesso sito risultava già al limite della capienza e sembra che – proprio per questo motivo – i due tir della Caturano Autotrasporti avevano portato i rifiuti fino ad Avezzano. Per avere una idea della situazione nel capannone di Pomezia fu sufficiente controllare la zona con Google Earth. Dal confronto delle foto dell’ottobre 2014 e dell’ottobre 2016 si può verificare che la situazione è pressoché identica.

ECO X srl

Costituita il 7 gennaio 2002, la società ha un capitale sociale di 119mila euro. Fino al maggio 2011 il socio unico è Marcello Guglielmino (Catania) che cede tutte le quote, l’11 settembre 2014, a Mario Cirincione (nato a Catania e domiciliato a Carpi). Poco più di un anno dopo, l’8 ottobre 2015, il socio unico diventa Maurizio Fraioli (domiciliato a Pomezia).
 Il primo amministratore della società è Marco Boffi, sostituito nel 2003 dallo stesso Marcello Guglielmino che la dirige fino all’11 novembre del 2010, quando viene sostituito dall’attuale amministratore, Fabio Antonio Soddu (nato a Pomezia e domiciliato a Ardea).

ECOSERVIZI PER L’AMBIENTE srl

Costituita il 20 gennaio 2014 con 40mila euro di capitale sociale, soci fondatori al 50% delle quote Pamela Campion (nata ad Anzio e residente ad Ardea) e Vincenzo Romano (nato a Cosenza e residente a Pompei).
 Il 14 maggio 2015 socio unico diventa Antonio Buongiovanni (nato a Carinola e domiciliato ad Ardea).
Dalla costituzione della società ’amministratore unico è Vincenzo Romano, sostituito il 12 marzo 2015 da Antonio Buongiovanni.
Con una procura del 15 marzo 2017 viene nominato, come Procuratore generale, Salvatore Guglielmino (nato a Catania e domiciliato ad Ardea).

CURIOSITA’

Vincenzo Romano risulta presente, a vario titolo, in 14 società campane, di cui 13 in liquidazione o cancellate.

Pamela Campion, invece, compare in altre due società: dal 13 aprile 2015 è amministratore e socio unico della “Erresse immobiliare srl” di Aquino (Fr) ed è stata amministratore unico e ora liquidatore della “Ndo’ zu’ Tury srl”. Secondo quanto riportato dal sito agenparl.com, quest’ultima società si occupa di ristorazione e pasticceria in un locale commerciale situato a pochi metri dall’impianto di rifiuti di Pomezia, e a gestirlo fino a poco fa è stato proprio Salvatore Guglielmino, l’attuale Procuratore generale della Ecoservizi per l’ambiente srl.
Insomma Salvatore Guglielmino, chiamato da tutti “zu Tury”, dalla ristorazione e dalla pasticceria è recentemente passato alla gestione dei rifiuti.

Da http://www.site.it/rifiuti-incendio-eco-x-da-pomezia-ad-avezzano/




4 dicembre 2015

4 x 1000 - Curare il suolo per la sicurezza alimentare e per il clima

Lancio di 4 x1000:  la mobilitazione internazionale, oltre 100 membri e le organizzazioni che sostengono l'iniziativa
http://4p1000.org/
L'impegno:

"Dato che l'alimentazione delle mandrie è costituita per il 60-80% da erba dei prati, che sono i pozzi di assorbimento del carbonio di copertura intorno a loro, il bestiame ruminante francese, produttore di carne rossa, già supera per lo stoccaggio del carbonio nei terreni l'obiettivo annuale del 4x1000. Con approccio CARBONE- MANZO, nel valutare e cambiare le pratiche agricole, la nostra industria si è impegnata a migliorare ulteriormente le proprie prestazioni ambientali."

Dominique Langlois, Presidente della INTERBEV

*
"4x1000: Ottenere di più dalla terra, per le persone e per il pianeta"

Craig Hanson, direttore globale (cibo, acqua e foreste) World Resources Institute - WRI.org

*
"Il restauro del suolo dalle pratiche agroecologiche è essenziale per la transizione verso sistemi alimentari sostenibili e per la lotta contro il cambiamento climatico.
La Daniel Carasso e Nina Foundation ritiene che il recupero dei terreni attraverso pratiche agroecologiche è la chiave per passare a sistemi alimentari sostenibili e combattere il cambiamento climatico."

Daniele e Nina Carasso Fondazione

*
"Senza il bestiame, l'agricoltura è sbilanciata! La produzione di latte da un contributo positivo al suolo attraverso la valorizzazione dei rifiuti di origine animale. Questo è il significato della nostra iniziativa assieme al 4x1000.
La "Cascina a basso contenuto di carbone" è un programma per ridurre le emissioni di gas a effetto serra del bestiame da latte . Si basa su una diagnosi che permette ad ogni allevatore di calcolare l'impatto e attuare pratiche di miglioramento. Siepi, prati e effluenti sono le nostre priorità. "

Caroline Le Poultier, direttore esecutivo di CNIEL

*
"Le donne e gli uomini che lavorano la terra sono nella posizione migliore per operare e catturare il carbonio sulla Terra."

"Donne e uomini che coltivano la terra: chi sa meglio di loro come realizzare utilmente la cattura del carbonio sulla terra ?".

Rete FRAME

*
"Impegnamo il 4x1000 nel Mediterraneo per promuovere le buone pratiche e soluzioni che valorizzino la sanità dei terreni"

CIHEAM

*
"Siamo in grado di invertire il cambiamento climatico catturando il  CO2 dall'atmosfera  per metterlo nel terreno dove è necessario per migliorare la salute del suolo e la produzione vegetale."

Andre Leu, Presidente, IFOAM - Organics internazionali

*
" A come  agricoltori impegnati e responsabili; C come Carbonio immagazzinato; F come fertilità dei  suoli risanati ".

Agricoltori Compostatori di Francia


4 gennaio 2015

Ottime notizie per l'ambiente! Sarà finalmente la volta buona ?

A Bolzano gli autobus vanno a idrogeno verde. Ed emettono solo vapore acqueo
Già cinque in circolazione con una stazione di rifornimento all’ingresso dell’autostrade. Ma anche le case automobilistiche sono pronte a scendere in campo. Con questi mezzi le emissioni sono pari a zero.
A Bolzano gli autobus vanno a idrogeno verde. Ed emettono solo vapore acqueo

Auto a idrogeno, al via a Bolzano il noleggio delle Hyundai fuel cell

Auto a idrogeno, al via a Bolzano il noleggio delle Hyundai fuel cell


AUTO ALTERNATIVE: Toyota Mirai, l’idrogeno alla prova
La berlina giapponese fa 500 km con un pieno , produce energia in caso di black out.

NEWPORT– L’auto che va ad acqua è ora in vendita. Alzi la mano chi non ha mai sognato di utilizzare dell’acqua per far viaggiare la propria auto. Oggi è possibile. E l’auto a idrogeno è solo un’applicazione del sogno fatto da bambino: acqua che si trasforma in idrogeno (elettrolisi) che a sua volta diventa energia per muovere un motore elettrico rilasciando ancora una volta acqua allo scarico. Acqua che diventa acqua e l’auto va. E l’industria automobilistica sembra tornata a crederci. E’ il caso di Toyota (ci sono però anche Bmw, Daimler, Hyundai, Honda e il gruppo Volkswagen)

10 marzo 2014

Quanti siamo ? 7.175.186.584 al 6 dicembre 2013. Quale sarà la POPOLAZIONE MONDIALE 2014??

Pubblicato il 2013/09/03


A volte considerato un argomento tabù, la questione della popolazione corre come una corrente sotterranea in quasi tutti i dibattiti sulle moderne sfide. Naturalmente, l'uso delle risorse, le pressioni ambientali, il cambiamento climatico, cibo e acqua, e la salute dei pesci e della fauna selvatica sarebbe tutti non-problemi per le popolazioni del mondo se la Terra godesse di una popolazione umana di 100 milioni o meno.

L'argomento è tabù per alcuni motivi. L'idea che un numero minore sarebbe bello pone la questione di chi dovremmo eliminare, e di chi arriva a decidere queste cose. Inoltre, la stragrande maggioranza delle persone che mettono al mondo dei figli, forse si sentono punte sul vivo personalmente poiché è implicito che tali azioni sono parte del problema. Io stesso provengo da una lunga linea di allevatori di prole, e forse anche voi fate figli.

Recentemente, partecipando a una tavola rotonda di fronte a una sala piena di insegnanti di fisica, ho fatto la semplice affermazione che "l'energia in eccesso cresce i bambini." Questo è motivata dal mio riconoscimento che la crescita della popolazione si è impennata verso l'alto quando l'uso diffuso del carbone ha inaugurato la Rivoluzione  Industriale  e si è impennato di nuovo quando i combustibili fossili sono entrati dell'agricoltura mondiale in grande stile durante la Rivoluzione Verde. Questi sono davvero pochi degli effetti prodotti dalla più ampia Rivoluzione dei combustibili fossili. Sono stato sfidato da un membro del pubblico con l'affermazione lampante che i tassi di crescita della popolazione sembrano rallentare nelle nazioni ricche di energia nella cosiddetta transizione demografica . Come fanno queste convinzioni a contrapporsi l'un l'altra?

Così, nello spirito di guardare i numeri, esploriamo in particolare i vari collegamenti tra la popolazione e l'energia. Nel processo voglio prendere in esame gli Stati Uniti, anziché l'Africa, per esempio, come approccio veritiero al problema quando si tratta di crescita della popolazione.



Dalla popolazione mondiale recensione

Un breve sguardo alla  Storia della Popolazione 

Per molte migliaia di anni dopo la fine dell'ultima era glaciale, la popolazione umana è aumentata costantemente e lentamente, ad una velocità di circa 0,032% annuo traducendosi per in un momento piacevole di raddoppio in circa 2000 anni. Circa 3000 anni fa, la diffusione delle pratiche agricole ha portato ad un incremento modesto dei tassi di crescita. Ma la corsa selvaggia non è cominciata sul serio fino ai tempi moderni.

   


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11 febbraio 2014

NewsLetter Radicali Roma numero 2

consiglioradicale

Campidoglio:

A CHE GIOCO GIOCA IL PD? PER DUE SEDUTE CONSECUTIVE MANCA NUMERO LEGALE:
quando l’Assemblea Capitolina aveva appena iniziato le votazioni sugli ordini del giorno dell’opposizione collegati alla proposta di delibera sull’Anagrafe Pubblica dei Rifiuti, il gruppo del PD ha determinato la mancanza del numero legale.

Lettera aperta a Matteo Renzi: Ecco come il tuo Pd tiene in ostaggio il Campidoglio. Mentre Roma affonda

Magi, con questa lettera e un video messaggio, annuncia l’inizio di un digiuno di dialogo con il nuovo segretario per superare una situazione che blocca da settimane i lavori del Consiglio Comunale di Roma, ostaggio di rappresaglie interne al Pd sulla delibera per l’anagrafe dei rifiuti.La delibera porta la prima firma dello stesso Magi che a dicembre aveva denunciato ed impedito la “manovrina d’aula”, l’obolo che da anni viene destinato dal Comune su attività scelte a discrezione di ogni singolo consigliere.
Per leggere tutta la newsletter  

8 gennaio 2014

RIFIUTI - AMA, L'EREDITA' OSCURA DI MALAGROTTA COSTA MILIONI DI EURO

Dichiarazione di Riccardo Magi, consigliere capitolino Radicale eletto nella Lista civica Marino, e Massimiliano Iervolino, membro della Direzione nazionale di Radicali Italiani
 
L'immonda gestione dei rifiuti che, negli anni, ha visto come epicentro la discarica di Malagrotta, ha prodotto innumerevoli danni, non solo ambientali e alla salute dei cittadini. Tra questi c'è anche quello economico finanziario, a causa dei rapporti tra l'Ama e Co.la.ri che hanno risvolti incredibili come ha scritto oggi Sergio Rizzo sulla prima pagina del Corriere della Sera. Ci hanno sempre raccontato che sversare rifiuti come si faceva a Malagrotta "ci conveniva" ma il consorzio di Manlio Cerroni ha presentato due richieste di arbitrato nei confronti di Ama per ottenere risarcimento rispetto a presunte irregolarità contrattuali, servizi extra resi e costi ulteriori sostenuti. In primo grado Ama Spa è già stata condannata a pagare oltre 75 milioni di euro alla Co.la.ri, l'azienda comunale è ricorsa in appello. Anche questa e' l' "eredita" di Malagrotta!
Per questo come Radicali, il 20 dicembre scorso, abbiamo presentato un'interrogazione all'assessore all'Ambiente Estella Marino per conoscere lo stato di avanzamento dei due arbitrati tra l'azienda pubblica ed il  consorzio di Manlio Cerroni.

29 novembre 2013

Rifiuti Impianti fermi e ricavi dimezzati le folli spese Ama per la differenziata


    DIFFERENZIATA, ricavi dimezzati.
     Più i romani diventano virtuosi, più la percentuale di raccolta di plastica, vetro e alluminio aumenta, meno l'Ama incassa. Nel 2009 gli introiti per una tonnellata di multimateriale
    erano pari a oltre 20 euro, per la precisione a 20,83 euro. Nel 2013 per una tonnellata il ricavo è stato di 11,09 euro. Un assurdo paradosso che ha una sola spiegazione: gli impianti di selezione di plastica, vetro e alluminio dell' Ama sono fermi e l' azienda è costretta ad affidare a terzi la selezione del materiale, con un fortissimo aggravio dei costi. Lo dice chiaramente il rapporto semestrale della stessa azienda: «L' impianto di Rocca Cencia nel corso del primo semestre 2013 ha operato esclusivamente come trasferenza di materiale, da destinarsi ad altri impianti di selezione. L' attività di trasferenza ha gestito complessivamente 20.352 tonnellate nel corso del primo semestre 2013».
     Vuol dire che le oltre 20mila tonnellate che sono arrivate a Rocca Cencia sono state ammassate qui solo per poi essere trasferite altrove, a spese dell' Ama, dunque dei romani. Stesso discorso per l' altro impianto di selezione del multimateriale di via Laurentina: inattivo anche quello, con la frazione secca avviata ad altri stabilimenti. «L' impianto di Rocca Cencia è fermo da quattro anni perché vecchio e rotto - racconta Natale Di Cola, segretario Cgil Funzione pubblica Roma e Lazio - solo quest' anno con colpevole ritardo è stato redatto uno studio di ristrutturazione. Chissà quando ci sarà la riapertura. Intanto la percentuale di raccolta differenziata aumenta e così i costi che deve affrontare l' Ama per affidare a terzi la selezione dei materiali. Tutto questo è frutto di una gestione dissennata e miope». Lo ha confermato proprio ieri il sindaco Ignazio Marino: entro il 2014 la percentuale di differenziata deve arrivare al 50%. 
    Secondo i dati Ama ad agosto di quest' anno la percentuale ha raggiunto il 31% ed entro il 31 dicembre si attesterà al 40%, come chiede il Patto per Roma. Ma a fronte di questi quantitativi crescenti, continuano a mancare gli impianti di selezione. Nel 2009 gli incassi della differenziata sono stati di 7 milioni 702mila 604 euro. Nel  2010 si sentono già gli effetti della chiusura di Rocca Cencia: 6 milioni 498mila 447 euro. Nel 2011 i ricavi ammontano a 6 milioni 280mila 634 euro, nel 2012 a 6 milioni 400mila e982 euro, nel 2013 scendono a 6 milioni e 100mila euro. E non basta fare la semplice differenza e dire che dal 2009 al 2013 l' Ama ha perso oltre un milione e 600mila euro. Perché, come fa notare Di Cola, se l' incasso a tonnellata fosse rimasto di 20 euro come nel 2009, quest' anno l' Ama, con le sue 550mila tonnellate di differenziata raccolte, avrebbe ricavato non 6 milioni e 100 mila euro, ma 11 milioni, il doppio. «Nel 2009 la percentuale della raccolta differenziata era del 20,66%, quest' anno il presidente Piergiorgio Benvenuti promette che toccherà quota 40% entro fine 2013 - dichiara il segretario Cgil Funzione pubblica - Quindi è evidente che, mentre la raccolta differenziata raddoppia, i ricavi si dimezzano. Con una corretta gestione degli impianti l' Ama avrebbe potuto incassare almeno il doppio di quello che ricavava nel 2009 e trasformare in risorsa la raccolta differenziata. Così non è stato, a ulteriore conferma dell' incapacità di questo management». L' unica buona notizia è che il ministero dell'Ambiente, grazie al pressing dell' assessore Estella Marino, ha sbloccato i fondi del Patto per Roma: 30 milioni in tre anni riservati alla raccolta differenziata. 
    © RIPRODUZIONE RISERVATA
    CECILIA GENTILE 
    24 novembre 2013
    Su La Repubblica potete trovare altri articoli sull'argomento a firma Cecilia Gentile.
e molti altri

Rifiuti, Iervolino: Desegretare i documenti della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti

    Intorno al traffico illecito di rifiuti tossici e radioattivi continuano ad esserci fin troppi segreti. Proprio per questo condivido interamente la lettera appello che Greenpeace ha inviato al presidente del Senato Pietro Grasso e della Camera Laura Boldrini. In tale messaggio si chiede la pubblicazione di tutti i materiali acquisiti in oltre dieci anni di
    attività della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti. Infatti troppe sono le audizioni ed i documenti che sono ancora sottoposti a segretezza. Tant’è che, come riportato nell’articolo di Andrea Palladino pubblicato il 27-11-2013 sul Manifesto, sarebbero più di mille i dossier inaccessibili, rapporti firmati finanche dai due servizi di intelligence italiani, l’Aisi e l’Aise e informative del Copasir quando a dirigerlo era Massimo D'Alema. I contenuti riguardano le «navi dei veleni», i traffici con la Somalia ed altro ancora. Seppur tale documentazione non sarebbe decisiva a livello giudiziario lo è invece per far conoscere ai cittadini italiani questo capitolo così oscuro della nostra storia. Proprio come è accaduto con i verbali dell’audizione di Carmine Schiavone che, sebbene non abbiano rilevato nulla di nuovo, hanno avuto il merito di rimettere all’ordine del giorno un problema grave ed irrisolto come quello della “terra dei fuochi”. Anche per questo è essenziale appoggiare l’iniziativa di Greenpeace che, come direbbe Marco Pannella, segue quella direzione utile ad affermare il diritto umano alla verità.

26 novembre 2013

UNA BOTTIGLIA DI LUCE GRATIS




Alfredo Moser è un meccanico brasiliano che ha avuto un’idea brillante nel 2002, dopo aver subito uno dei frequenti black-out che interessano Uberaba, la città dove vive nel sud del Brasile.
Stanco di guasti elettrici, Moser ha iniziato a giocare con l’idea della rifrazione della luce solare in acqua e in poco tempo ha inventato la “lampadina dei poveri”. “Wit” è semplice e disponibile a chiunque: una bottiglia di plastica riempita d’acqua da due litri a cui si aggiunge un po’di candeggina per preservarla dalle alghe. Il flacone è stato posto in un foro nel tetto e dotato di resina poliestere.
la bottiglia con candeggina che illumina gratis

Il risultato? Illuminazione libera e organica durante il giorno, particolarmente utile per gli edifici e baracche che a malapena hanno finestre.

A seconda dell’intensità del sole, la potenza di queste lampade artigianali si aggira tra i tra 40 e i 60 watt
“E ‘una luce divina. Dio creò il sole e la sua luce è quindi per tutti “, ha riferito Moser alla BBC . “Non costa un centesimo ed è impossibile che si fulmini.”
Anche se l’inventore ha ricevuto piccole ricompense per le installazioni di Wit nelle case e in aziende locali, la sua idea non lo ha reso ricco.
la bottiglia che illumina gratis e il suo inventore Alfredo Moser 
Un grande senso di orgoglio: «Conosco un uomo che ha inserito le bottiglie e in un mese aveva risparmiato abbastanza per comprare beni di prima necessità per il loro bambino appena nato”, dice soddisfatto.
Un’idea che si è diffusa in tutto il mondo.
Ma la lampadina geniale non si è fermata a Uberaba. Negli ultimi due anni l’invenzione ha subito una grande espansione in tutto il mondo.

Ad esempio, la Fondazione MyShelter (mio rifugio) nelle Filippine ha accolto con entusiasmo l’idea. MyShelter è specializzata in costruzioni alternative utilizzando materiali come il bambù, pneumatici o su carta.
In Cina, dove il 25% della popolazione vive sotto la soglia di povertà e l’elettricità è particolarmente costosa, ci sono 140.000 famiglie che hanno fatto ricorso a questo sistema di illuminazione.
Il direttore esecutivo del MyShelter, Illac Angelo Diaz spiega che bottiglie-lampadine sono diffuse ad almeno quindici paesi, tra cui India, Bangladesh, Fiji e Tanzania.

“Non ho mai immaginato che la mia invenzione avrebbe avuto un tale impatto”, afferma Moser. “Solo a pensarci mi viene la pelle d’oca.”

18 novembre 2013

Meno 100 chili, riduzione rifiuti.


In occasione della settimana europea per la riduzione dei rifiuti.
 Con il patrocinio della Camera dei Deputati e del Senato.

 Le commissioni  Politiche europee ed Ambiente, M5S (Camera) 
organizzano un dibattito su:
Meno 100 chili, riduzione rifiuti.
Tra responsabilità individuale e strategie politiche.


Martedì 19 novembre 2013 dalle 17.30 alle 20.00, 
Camera dei Deputati  –  Sala delle Colonne - via Poli 19 -  Roma

Saluti iniziali: 
Luigi Di Maio (M5S) vice presidente della Camera

Dibattito con:
Stefano Vignaroli (M5S) commissione politiche europee
Ermete Realacci (Pd) presidente commissione ambiente
Paola Nugnes (M5S) commissione ambiente Senato
Roberto Cavallo esperto internazionale di rifiuti ed autore
Mirko Busto (M5S) capogruppo commissione ambiente Camera dei Deputati
Enzo Favoino scuola agraria parco di Monza, esperto internazionale di rifiuti
Massimiliano Iervolino (Radicali Italiani) scrittore esperto di ciclo dei RSU
Mario Tozzi divulgatore scientifico, giornalista e saggista
Dario Tamburrano transition town
Giuseppe Cederna attore e scrittore

A seguire ore 18.30 proiezione del film:
 Meno 100 chili, ricetta per la dieta della nostra pattumiera.

Invitato per l'occasione Andrea Orlando, Ministro dell'Ambiente.

Ingresso previo accreditamento: vignaroli.m5s.stampa@gmail.com