Le donne cambiano la Storia, cambiamo i libri di Storia.

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LE DONNE CAMBIANO LA STORIA, CAMBIAMO I LIBRI DI STORIA
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20 giugno 2022

da Non c'è Pace senza Giustizia


XINJIANG PAPERS: IL PARLAMENTO EUROPEO CHIEDE SANZIONI MIRATE NEI CONFRONTI DI TUTTI GLI ALTI DIRIGENTI CINESI RESPONSABILI DEI CRIMINI MASSICCI E SISTEMATICI CONTRO GLI UIGURI NELLA REGIONE DELLO XINJIANG

Giovedì 9 giugno 2022, il Parlamento europeo riunito in sessione plenaria ha adottato una risoluzione di ferma condanna dell’operato cinese in Xijnjang-Turkestan orientale, alla luce delle rivelazioni sconvolgenti dei documenti riservati cinesi trapelati sulla stampa dopo una recente inchiesta giornalistica. 

Vale la pena di leggere per intero il testo del P.E., tanto le accuse sono circostanziate, precise e senza appello per il regime cinese e i suoi metodi per giungere a termine all’eliminazione pura e semplice del popolo uiguro, colpevole (sic) di non condividere la stessa etnia e lo stesso credo della maggioranza del paese. Vale la pena soffermarsi su questo testo perché non emana da militanti o esponenti della società civile, ma dall’insieme delle forze politiche europee che danno vita, nei rispettivi paesi membri, alle maggioranze di governo e che dicono, anzi urlano, che così non si può andare avanti, che la Cina la deve smettere nell’ignorare i moniti che le vengono rivolti, che occorrono sanzioni immediate e dure contro i responsabili di una tale politica, che non si può continuare con il “business as usual”. Il Parlamento europeo giudica inoltre apertamente “inaccettabile” l’aver impedito a Michelle Bachelet, Alta Commissaria ONU per i Diritti Umani, di recarsi nella regione in occasione di un suo recente viaggio in Cina. 

L'on. Raphaël Glucksmann ha dichiarato: "I Xinjiang Papers ci costringono tutti ad affrontare la verità. Non possiamo più distogliere lo sguardo o ignorare la portata delle atrocità. Sotto la guida e il coinvolgimento diretto di Xi Jinping, i crimini sistematici del regime comunista cinese contro la popolazione uigura equivalgono a crimini contro l'umanità. Il Parlamento europeo ha ragione a denunciare un 'serio rischio di genocidio'".

Vale la pena, dunque, leggere la risoluzione del P.E. per constatare quanto sia lontano, ahimé, dal linguaggio felpato delle cancellerie europee, a cominciare dall’Alto Rappresentante per la politica estera europea, Josep Borrell, che, nel suo discorso in plenaria in occasione del dibattito, ha definito “altamente deplorevole” (…) quanto accaduto a Bachelet, limitandosi a dichiarare che l’Unione europea continuerà a “denunciare le violazioni dei diritti umani che si verificano in Cina. Continueremo inoltre a comunicare le nostre preoccupazioni alla leadership cinese”.
Ecco, appunto, si indirizzeranno per un buffetto proprio a Xi Jing Ping, che certamente farà tesoro di tali ammonimenti.

E non si può, per un’associazione come Non c’è Pace Senza Giustizia che fa della promozione dei diritti umani e della lotta all’impunità l’asse portante del suo impegno quotidiano, non restare sconcertati di fronte a tale dicotomia fra volontà politica espressa dai parlamentari europei e opposto atteggiamento dei governi e responsabili istituzionali. 
Se mai sarà convocata la Convenzione per la revisione dei Trattati, chiesta proprio la settimana scorsa dal Parlamento europeo ai capi di stato e di governo dei paesi membri dell’Unione europea, questo dovrebbe senz’altro essere un argomento da discutere.


9 aprile 2022

Trapianti d'organi in Cina - il reato di linciaggio è legge federale in USA

 STUDIO DI UNIVERSITÀ AUSTRALIANA SOSTIENE CHE I CHIRURGHI CINESI UCCIDONO I PRIGIONIERI PER PRELEVARE GLI ORGANI

Un nuovo studio australiano afferma di aver portato alla luce prove che i chirurghi in Cina hanno espiantato cuori dei condannati a morte prima della loro morte cerebrale.

Lo studio dell'Università Nazionale Australiana, pubblicato il 5 aprile 2022 sull'American Journal of Transplantation, ha preso in esame migliaia di articoli medici cinesi pubblicati nel corso di decenni, concludendo che i chirurghi sono stati impiegati dallo stato per uccidere prigionieri usando interventi di espianto d'organo.

I documenti ufficiali cinesi certificano che i prigionieri fossero cerebralmente morti prima della rimozione degli organi, tuttavia i ricercatori dell’università australiana affermano che il loro modello di calcolo abbia portato a conclusioni diverse.

Nel 2015 la Cina ha dichiarato di aver fermato l’espianto degli organi dai prigionieri giustiziati, che secondo i gruppi per i diritti umani includevano minoranze perseguitate come il Falun Gong e i musulmani Uiguri.

Tuttavia, questo è il primo studio sistematico a sostenere che i prigionieri fossero ancora vivi sul tavolo operatorio negli ospedali statali e militari cinesi quando i loro cuori e polmoni sono stati rimossi. Secondo queste conclusioni, i chirurghi hanno agito come boia al posto dei plotoni di esecuzione, in violazione dell'etica medica.

"Abbiamo scoperto che i medici sono diventati carnefici per conto dello stato e che il metodo di esecuzione era la rimozione del cuore", ha detto il coautore dello studio e ricercatore PhD Matthew Robertson.

"Questi interventi chirurgici sono altamente redditizi per i medici e per gli ospedali che li praticano".

Lo studio ha utilizzato analisi computazionali dei testi per condurre una revisione forense di 2838 documenti tratti da un insieme di 124.770 pubblicazioni relative a trapianti in lingua cinese. Un algoritmo ha cercato dichiarazioni dubbie di morte cerebrale e ha trovato che in 71 rapporti la morte cerebrale non era stata correttamente dichiarata.

Ciò significa che la rimozione del cuore durante la procedura è stata la causa medica del decesso, rendendo gli stessi chirurghi dei boia.

Robertson ha detto all'Australian Financial Review che è probabile che i numeri siano molto più alti di 71, dato che le evidenze sono scaturite da un piccolo campione, inoltre i risultati incompleti sono stati omessi e sono stati coinvolti 56 ospedali e più di 300 operatori sanitari in Cina.

“Probabilmente ci sono molti più casi non rilevati. Questo risultato viene da un piccolo campione", ha detto.

Il dottor Jacob Lavee, un cardiochirurgo israeliano, che ha anche una collaborazione con l'Università di Tel Aviv, è un coautore dell'articolo.

Robertson ha affermato che gli interventi chirurgici sono stati condotti su prigionieri del braccio della morte e su "prigionieri di coscienza", che potrebbero includere prigionieri politici o di etnia uigura.

"Anche se non sappiamo esattamente come questi prigionieri finiscano sul tavolo operatorio, possiamo ipotizzare che ci siano molteplici scenari preoccupanti su come ciò avvenga", ha affermato Robertson.

"Questi includono un proiettile alla testa del prigioniero prima di essere immediatamente portato d'urgenza in ospedale, o l'iniezione di una sostanza che paralizza il prigioniero".

Non è chiaro se qualcuno dei prigionieri fosse cosciente durante l’intervento di prelievo degli organi, sebbene questo non fosse l'obiettivo dello studio.

La regola universale del donatore morto afferma che il prelievo di organi non deve iniziare fino a quando un donatore non viene formalmente dichiarato morto.

I dati raccolti riguardano le procedure cliniche relative all'intubazione e alla ventilazione dei donatori, la dichiarazione di morte cerebrale e l'inizio dell'intervento chirurgico di prelievo degli organi.

Robertson è anche coautore di un documento del 2019 in cui suggerisce che il governo cinese potrebbe aver utilizzato una semplice equazione matematica per falsificare i suoi numeri di donazioni volontarie di organi.

La Cina ha ripetutamente negato le accuse di essere coinvolta nell'espianto di organi. Tuttavia, ha quello che si ritiene essere il più vasto programma di donazione volontaria di organi al mondo.

Lo studio afferma che la Cina prevede di eseguire 50.000 trapianti entro il 2023, formalmente da donatori volontari, il che costituirebbe il programma di trapianti volontari di maggior successo al mondo.

(Fonte: The Australian Review, 05/04/2022)


USA: BIDEN RATIFICA LEGGE CHE RENDE IL LINCIAGGIO REATO FEDERALE

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden il 29 marzo 2022 ha ratificato una legge contro il linciaggio.

Affiancato dalla vicepresidente Kamala Harris in una cerimonia sul prato della Casa Bianca, Biden ha firmato l'Emmett Till Antilynching Act, definendo ufficialmente il linciaggio un crimine d'odio federale, prevedendo pene fino a 30 anni.

La legge equipara al “linciaggio” anche reati diversi, come i rapimenti, gli abusi sessuali aggravati o i tentati omicidi, se motivati da “odio”.

"Il linciaggio era puro terrore, usato per rafforzare la menzogna che non tutti sono Americani allo stesso modo, che non tutti sono creati uguali", ha detto Biden dopo aver firmato la legge. Citando recenti episodi di violenza, ha avvertito che il razzismo rimane "un problema persistente" negli Stati Uniti.

Il disegno di legge prende il nome da Emmitt Till, un adolescente di Chicago che fu linciato nel Mississippi nel 1955. Till, che all'epoca aveva 14 anni, era in visita ai parenti quando una donna bianca lo accusò di averle fischiato. Fu rapito, picchiato, brutalmente ucciso, e il corpo zavorrato e gettato in un fiume. Due uomini vennero accusati dell’omicidio, ma vennero poi assolti da una giuria tutta bianca e tutta maschile.

Al funerale di Till, sua madre, Mami Till, aveva insistito perché la bara venisse lasciata aperta, per esporre pubblicamente la violenza inflitta a suo figlio.

Alla cerimonia della firma, la vicepresidente Harris, che ha co-sponsorizzato la legislazione anti-linciaggio quando era senatrice degli Stati Uniti, ha parlato della legge come “una questione che era rimasta in sospeso".

Oggi siamo riuniti per riconoscere l'orrore, e questa parte della nostra storia, per affermare inequivocabilmente che il linciaggio è ed è sempre stato un crimine d'odio e per chiarire che il governo federale può ora perseguire questi crimini in quanto tali, ha detto Harris.

“Il linciaggio non è una reliquia del passato. Gli atti di terrore razziale si verificano ancora nella nostra nazione e, quando si verificano, dobbiamo tutti avere il coraggio di nominarli e ritenere responsabili i colpevoli”.

La Ong “Equal Justice Initiative” ha documentato più di 6.500 linciaggi razziali negli Stati Uniti tra il 1865 e il 1950. Il rapporto del novembre 2020 del Death Penalty Information Center, Enduring Injustice: the Persistence of Racial Discrimination in the US Death Penalty, traccia la relazione storica tra linciaggi e la pena di morte negli Stati Uniti.

Durante la schiavitù, la pena capitale è stata utilizzata come strumento per controllare le popolazioni nere e frenare le ribellioni. Dopo l'emancipazione, i linciaggi sono proliferati. Per scoraggiare i linciaggi, i funzionari pubblici avevano promesso esecuzioni legali, spesso dopo processi farsa. Con la diminuzione dei linciaggi all'inizio del XX secolo, le esecuzioni hanno iniziato a prendere il loro posto in circostanze che in precedenza avrebbero attirato la folla dei linciaggi.

In tutto il sud, uomini e ragazzi afroamericani sono stati condannati e giustiziati per il presunto stupro o tentato stupro di donne o ragazze bianche. Nessun uomo bianco è mai stato giustiziato per aver violentato una donna o una ragazza nera.

(Fonte: DPIC)



17 ottobre 2020

Felice Navratri 2020: Storia e significato dei 9 giorni di celebrazione della più importante festività indù

Navaratri, chiamato anche Sharada Navarati o Navrata, è una importante festività indù che viene celebrata dagli indù in tutto il mondo e in India nell'arco di nove notti dopo i monsoni d'autunno. 

È essenzialmente una celebrazione della vittoria del bene sul male.

 Navratri ha un significato speciale in tutta l'India ed è celebrato nel mese del calendario indù di Ashvin, principalmente intorno a settembre e ottobre. 

Quest'anno Navratri inizia dal 17 ottobre con Shailputri e termina il 26 ottobre con Vijay Dashami e Durga Visarjan (l'immersione dell'idolo). Il Ghatasthapana Muhurta cade su Pratipada Tithi e inizierà alle 6:23 fino alle 10:12 del 17 ottobre. Navratri si traduce in Nav che significa nove e ratri che significa notti e onora la divina Dea Durga che ha sconfitto il re demone Mahishasura in battaglia.

Storia

La leggenda vuole che al re demone Mahishasura sia stata concessa l'immortalità dal Signore Brahma, a condizione che potesse essere sconfitto solo da una donna. Mahishasura attaccò tutte e tre le sfere, il Trilok, che include Terra, Paradiso e Inferno, e nessuno era riuscito a sconfiggerlo. Perciò i Signori Brahma, Vishnu e Shiva unirono i loro poteri per creare la Dea Durga.  Ciò che ne seguì fu una battaglia terribile di 15 giorni tra Mahishasura e la Dea Durga, durante la quale il re demone continuò a cambiare forma per confondere la dea. Quando Mahishasura si trasformò in un bufalo, la dea Durga lo uccise con il suo trishul. Era il giorno di Mahalaya quando Mahishasura fu ucciso. 


 Significato e celebrazione

Nel corso dei nove giorni sono onorate le diverse forme della dea Durga.

 Sono:

 la dea Shailputri (giorno 1.  Ghatasthapana Muhurta),



 la dea Brahmacharini (giorno 2. Pratipada Tithi muhurat)



, la dea Chandraghanta (giorno 3. Come arriverà Maa Durga)



, la dea Kushmanda (giorno 4. Programma Navrtri )



, la dea Skandamata (giorno 5. Dettagli Kanya pujan )



, la Dea Katyayani (Giorno 6), la Dea Kaalratri (Giorno 7), la Dea Mahagauri (Giorno 8) e la Dea Siddhidatri (Giorno 9): 



Ad Ashtami e Navmi, molte famiglie concluderanno il Navratri con "Kanya pujan". Include il lavaggio dei piedi di 9 ragazze di età inferiore ai 13 anni e di un ragazzo che simboleggia Hanuman o Langur. A questi "Kanyas" vengono offerti halwa, chana e poori.

Durante queste festività le famiglie e gli amici si ritrovano assieme per celebrarle secondo le loro varie tradizioni.

 In Gujarat, la dandiya viene suonata durante le feste e per lo più le persone digiunano e trascorrono il loro tempo in preghiera. 

Nell'est dell'India la festa è celebrata come Durga Puja mentre nel nord, Ram Leela, si tiene una rivisitazione visiva del Ramayana e i nove giorni si concludono con Dussehra durante il quale vengono bruciate  le effigi di paglia di Ravana per rappresentare la vittoria del bene su il male.


4 maggio 2018

La Cambogia, paese ancora in lotta per la democrazia...

di Matteo Angioli

La lunga lotta di Sam Rainsy per la democrazia
Il leader democratico costretto all`esilio denuncia la stretta autoritaria che ha lasciato tre milioni di cambogiani senza rappresentanza e senza libertà. Da 33 anni, il Paese è governato dallo stesso premier: un ex componente della catena di comando dei Khmer rossi


Nell`Asia del sud-est c`è un Paese di poco più di 16 milioni di abitanti governato da 33 anni dallo stesso primo ministro, Samdech Hun Sen, un ex componente della catena di comando dei Khmer Rossi il quale, alla caduta del regime sanguinario di Pol Pot nel 1979, ha saputo muoversi nella fase transitoria che ne è conseguita, fino a giungere al potere, grazie anche al sostegno del regime comunista del vicino Vietnam. La presenza del primo ministro è andata consolidandosi nei decenni successivi mediante il posizionamento di figli, parenti e amici nei gangli della vita politica, economica e militare del Paese. Ciò ha fatto sì che i cambogiani abbiano via via accordato maggior fiducia all`opzione democratica incarnata da Sam Rainsy, politico di lungo corso, attivista per la democrazia e membro del Partito radicale transnazionale, che ha saputo far leva su quei pochi spazi di manovra concessi da Hun Sen e dalla presenza nel Paese di rappresentanze e ong straniere, statunitensi ed europee in primis, per tenere accesa la speranza democratica.
Sopravvissuto a un attentato nel 1997 e da anni costretto a vivere in esilio a Parigi, Sam Rainsy non si è arreso, né la sua determinazione per far vivere lo Stato di diritto e i diritti umani è stata scalfita. Dopo aver fondato il
Sam Rainsy party (Srp) nel 1995, nel 2012 ha creato il Partito di salvezza nazionale cambogiano (Psnc) nel quale è confluito il piccolo Human rights party guidato da Kem Sokha. Alle ultime elezioni legislative del 2013, nonostante i brogli, il Psnc di Rainsy ha ottenuto il miglior successo conquistando quasi la metà dei seggi, 55 su 123, pari al 44% del voto popolare. I restanti 68 sono quelli che il Partito popolare cambogiano, capeggiato da Hun Sen, ha mantenuto malgrado le intimidazioni e la diffusa insoddisfazione popolare. Dalla capitale Phnom Penh alle campagne infatti, un numero crescente di cittadini, soprattutto i più giovani, dimostra un aperto sostegno per il Psnc e le elezioni comunali del giugno 2017 ne hanno dato un`ulteriore conferma: mentre il Ppc ha eletto 1163 sindaci con 3.540.056 voti, il Psnc (che in precedenza ne aveva soltanto 40) ne ha eletti 489 con 3.056.824 voti. Il vento è cambiato e Hun Sen lo sa bene. La sua aspra e inesorabile repressione aveva avuto inizio già nel 2016, con l`omicidio di Kem Ley un noto attivista molto critico del governo, assassinato a Phnom Penh con un metodo identico a quello con cui fu eliminata Anna Politkovskaja. Il clima di intimidazioni contro membri e sostenitori dell`opposizione si è fatto ancora più duro l`anno successivo con una miriade di provvedimenti liberticidi, approvati dal Parlamento controllato da Hun Sen. Il più grave di questi mette fuori legge qualsiasi partito presieduto da chi abbia sentenze passate in giudicato. La norma "ad personam" mirava naturalmente a Rainsy che ha diverse condanne per diffamazione contro il primo ministro, che lo costringono appunto all`esilio in Francia. Di conseguenza, nel febbraio 2017 Rainsy ha deciso di dimettersi da leader del Psnc per non compromettere l`esistenza del partito, lasciando la presidenza a Kem Sokha. Ma l`appuntamento col destino è stato solo rinviato. Dopo il successo alle comunali e con la complicità di una comunità internazionale inerte e di una crescente influenza politico-economica della Cina, la ferocia autoritaria di Hun.
Sam Rainsy e i Radicali
Sam Rainsy è un politico e attivista cambogiano. Deputato all`Assemblea nazionale, è stato ministro delle Finanze e leader dell`opposizione oltre a Presidente del Partito nazionale di salvezza della Cambogia. Da anni vive in esilio forzato a Parigi. Di recente è intervenuto al Festival del giornalismo a Perugia. Da alcuni anni tutti i parlamentari del principale partito dell`opposizione cambogiana Psnc, incluso il leader Sam Rainsy e oltre 200 attivisti, sono iscritti al Partito radicale nonviolento transnazionale transpartito. Lo stesso Marco Pannella è stato due volte in Cambogia, nel 2003 e 2008, per sostenere Sam Rainsy. Da116 novembre 2017, giorno in cui la Corte Suprema cambogiana ha messo fuorilegge il Psnc, le sedi del Partito radicale in Italia e in Belgio sono divenute le sedi del Psnc. Matteo Angioli fa parte del partito radicale transnazionale.
Sen si è scatenata in tutta la sua pienezza. Nella notte del 3 settembre 2017 Kem Sokha viene arrestato e prelevato dalla sua abitazione e trasferito in carcere dove ancora attende di essere giudicato per alto tradimento. Laccusa è di aver cospirato con potenze straniere (Stati Uniti) per rovesciare il governo. La prova consiste in un video del 2013 dove il successore di Rainsy illustra in un comizio pubblico di contatti e sostegni ricevuti da organizzazioni ed esponenti americani. Il giorno seguente, il principale quotidiano anglofono del paese, il Cambodia daily, è stato costretto a chiudere con il pretesto di una presunta evasione fiscale ai danni allo Stato, smentita inutilmente dall`editore. Lultimo numero del giornale pubblicava il titolo in prima: «Discesa nella dittatura assoluta». Stesso destino, nelle settimane successive, per altri organi di stampa, tra cui la sede cambogiana di Radio free Asia e per l`ong National democratic institute. Infine, il 16 novembre anche il Psnc viene definitivamente messo al bando con una sentenza motivata politicamente dalla Corte suprema, che ha anche stabilito l`interdizione per 118 membri dell`opposizione di occuparsi di politica per cinque anni. Oggi la sede del Psnc è chiusa, il terreno su cui è edificata espropriato e i simboli che campeggiavano in tutto il Paese rimossi dalla polizia, solitamente accompagnati da atti di vandalismo. I 55 seggi parlamentari del Psnc sono stati ripartiti, come caramelle, tra partiti minori che hanno giurato fedeltà al dittatore, anche se la stragrande maggioranza è andata al Pcc di Hun Sen. Dopo la sentenza della Corte, il portavoce del Psnc, Yim Sovann, ha dichiarato: «Non possono rimuovere il Psnc dal cuore dei cittadini. È la fine della democrazia in Cambogia. Non abbiamo fatto nulla di male. Abbiamo lottato per la democrazia. Hanno ucciso la volontà di oltre tre milioni cambogiani». È indubbio che questo tsnunami antidemocratico, che ha lasciato senza rappresentanza oltre tre milioni di cambogiani e senza libertà la quasi totalità della popolazione, sia volto a impedire che l`opposizione divenisse maggioranza alle elezioni politiche in programma tra tre mesi, il 29 luglio. Per questa ragione, gli ormai ex parlamentari di Rainsy e Sokha da mesi stanno letteralmente girando il mondo democratico per difendere la causa della Cambogia, che sempre più equivale a difendere la libertà, il diritto, la democrazia. Stati Uniti, Francia, Regno Unito, Italia, Giappone, Australia, Nuova Zelanda e Indonesia sono i principali Paesi a cui Rainsy chiede di non riconoscere la legittimità delle prossime elezioni, a meno che il suo partito non venga riammesso alla competizione elettorale prevista. All`orizzonte non si profila niente di buono dunque. Principalmente per due ragioni. La prima riguarda l`azione dei grandi Paesi donatori. Se attraverso gli aiuti alla Cambogia, filtrati naturalmente dal governo, Washington e Bruxelles avevano consentito all`opposizione di Sam Rainsy e Kem Sokha di trovare quel minimo di agibilità politica che aveva acceso le speranze di miglioramento della vita per milioni di cittadini cambogiani, di fronte alle violazioni sempre più frequenti del regime di Hun Sen, per anni si sono limitati ad esprimere "preoccupazione". Per esempio, la politica degli aiuti Ue
non è stata modificata nel senso previsto dagli accordi di cooperazione in caso di violazione della clausola di protezione dei diritti umani, ovvero attuando una sospensione o almeno una revisione in senso restrittivo. Anzi, tranne la sospensione di un finanziamento di 10 milioni di euro alla Commissione elettorale nazionale (deciso soltanto lo scorso dicembre), il budget consacrato dall`Ue alla Cambogia per migliorare la governance, lo stato di diritto e per finanziare il tribunale sui Khmer rossi (creato nel 2003) è passato da un totale di 152 milioni di euro per il 2007-2013 a ben 410 milioni di euro nel periodo 2014-2020. La seconda ragione attiene alla gigante Cina che vede la Cambogia tornare a gravitare nella sua orbita, come se fosse il giardino di casa. Il sostegno cinese alla politica repressiva di Hun Sen è incondizionato. Lo dimostrano la creazione di un think-tank sino-cambogiano creato
per studiare e prevenire le cosiddette "rivoluzioni colorate" e l`avvio di addestramenti militari congiunti per operazioni anti-terrorismo. Anche dal punto di vista commerciale, i massicci investimenti cinesi non produrranno nessun beneficio per la popolazione, anzi colpiranno i già esili diritti dei lavoratori locali. Come ha spiegato recentemente Rainsy: «Il principale problema degli investimenti cinesi è la loro totale mancanza di trasparenza, favorendo così la corruzione da entrambe le parti di qualsiasi accordo (investitori cinesi e funzionari cambogiani). Ci si aspetta che gli investimenti stranieri creino posti di lavoro nel Paese ospitante, ma non è il caso con gli investimenti cinesi perché i lavoratori stessi giungono dalla Cina, dove quindi fa ritorno una parte dei soldi dagli "investimenti". Anche il trasferimento di tecnologia - un altro vantaggio normalmente associato agli investimenti esteri diretti - non esiste».
Quelle del 29 luglio saranno elezioni truccate dalla dittatura, denuncia Rainsy
In apertura, il tempio di Wat Banan, a 27 km a sud di Battambang. A lato, Sam Rainsy, leader del partito di opposizione Cambogia national rescue party (Cnrp), saluta i suoi sostenitori all`aeroporto di Phnom Penh, 16 agosto 2015

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