Le donne cambiano la Storia, cambiamo i libri di Storia.

Le donne cambiano la Storia, cambiamo i libri di Storia.
LE DONNE CAMBIANO LA STORIA, CAMBIAMO I LIBRI DI STORIA
Visualizzazione post con etichetta da NtC. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta da NtC. Mostra tutti i post

29 luglio 2017

NPSG Newsletter luglio 2017

Click here to see the English version
luglio 2017
Direttore resp.: Nicola Giovannini
Visita la nostra pagina Facebook Seguici su Twitter
 Notizie
Giornata della Giustizia Penale Internazionale: NPSG chiede un maggiore impegno nella lotta contro l’impunità
 
Bruxelles - Roma, 17 luglio 2017
Lo scorso anno è stato particolarmente arduo sia per la giustizia internazionale che per la Corte Penale Internazionale essendo stato teatro di crimini di guerra, crimini contro l’umanità e genocidi, iniziati e continuati ad essere perpetrati in numerosi paesi e colpendo le popolazioni più vulnerabili del mondo. In particolare, durante la seconda meta del 2016, tre stati membri dello Statuto di Roma hanno formalmente dichiarato la loro intenzione di recedere dallo Statuto della Corte e, contemporaneamente, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha continuato a rimanere arenato nello sviluppo di una concreta contro misura ai crimini commessi in Siria, nonostante i tremendi eventi che stavano accadendo ad Aleppo.
 
Queste due situazioni sono anche diventate occasioni che hanno portato la comunità internazionale a mobilitarsi per chiedere giustizia e schierarsi dalla parte delle vittime. Durante l’annuale Assemblea  degli Stati membri della Corte Penale Internazionale, nel Novembre del 2016, gli Stati membri hanno colto l’occasione per ribadire il loro forte supporto per la CPI e, in generale, per la giustizia internazionale, dichiarando che non permetterebbero che i principi sui cui lo Statuto di Roma si fonda siano sacrificati a causa dell’ostruzionismo politico. 
 
Il mese successivo ha visto l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, guidata dal Liechtenstein, iniziare ad agire in Siria laddove il Consiglio di Sicurezza ONU era stato incapace di farlo e creando il cosiddetto Meccanismo Internazionale, Imparziale e Indipendente (IIIM o Meccanismo) per supportare le investigazioni e la prosecuzione dei crimini commessi in Siria. Nonostante sia un piccolo passo, questa è stata la prima azione concreta presa dall’intera comunità internazionale per iniziare il percorso verso l’identificazione dei crimini commessi in Siria e le relative riparazioni per le vittime.
 
Leggi l'articolo
Bahrein: NPWJ condanna con forza il processo farsa e la pena detentiva contro Nabeel Rajab
 
Bruxelles – Roma, 11 luglio 2017
Non c’è Pace Senza Giustizia (NPSG) condanna con forza la decisione della Sezione Penale del  Tribunale di primo grado del Bahrein per aver condannato Nabeel Rajab, in contumacia, a due anni di reclusione per le interviste che ha condotto tra il 2015 e 2016. Esprimiamo la nostra immutata solidarietà e supporto per Rajab, che ha ininterrottamente portato avanti proteste pacifiche e combattuto per un sistema politico in Bahrain che sia giusto e democratico.
 
La scioccante decisione di ieri non è altro che un altro esempio dell’implacabile determinazione delle autorità del Bahrain a criminalizzare la libertà di parola e silenzio e a soffocare ogni pacifico dissenso attraverso un abuso di processi e, infine, usando impropriamente il potere giudiziale e dei poteri della polizia. Gli atti allegati alle accuse contro Rajab non solo non sono riconducibili a alcun illecito penale secondo il diritto internazionale dei diritti umani, ma sono anche una minaccia al pacifico godimento della libertà di espressione, diritto protetto a livello internazionale, e, più in generale, alla promozione e la protezione dei diritti umani.
 
Leggi l'articolo
CPI / Sudafrica: la Corte conferma l’inadempimento dell'obbligo di arrestare il presidente Al Bashir
 
Bruxelles - Roma, 6 luglio 2017
« Siamo lieti che con la decisione presa oggi, la CPI abbia risolto la faccenda » ha dichiarato Alison SmithDirettrice del Programma sulla Giustizia Penale Internazionale di Non c’è Pace Senza Giustizia. « Per noi, è sempre stato ovvio che il Sud Africa stesse violando l’ obbligo di arrestare il Presidente al-Bashir e di consegnarlo alla CPI affinchè fosse processato. Non c’è mai stato un conflitto di leggi: lo Statuto di Roma, il diritto internazionale consuetudinario ed anche il diritto nazionale del Sud Africa sono chiari sul fatto chel’immunità dei Capi di Statonon si applica ai crimini  di diritto internazionale, specialmente quando i mandati di arresto sono rilasciati dalla Corte dell’Aia. »
 Leggi l'articolo
 Eventi
Conferenza “Tortura: mettere a tacere gli attivisti anti-schiavitù di IRA Mauritania”
 
Centro ROSOCHA, Bruxelles, 29 Giugno 2017
Il 29 giugno 2017, IRA Mauritania ha organizzato un dibattito al centro Rosocha a Bruxelles dal titolo “Tortura: mettere a tacere gli attivisiti anti-schiavitù di IRA Mauritania”.  All’evento, hanno partecipato diversi rappresentanti di IRA Mauritania, tra cui Biram Dah Abeid, Presidente di IRA-Mauritania, nonchè Niccolò Figà-Talamanca, Segretario Generale di Non c’è Pace senza Giustizia.
 
L’evento si è tenuto con lo scopo di accrescere la consapevolezza sul tema della schiavitù e discutere dell’arresto di 13 membri di IRA Mauritania in occasione di una protesta organizzata il 29 giugno 2016 contro l’espropriazione forzata di alcune famiglie da una baraccopoli nel quartiere di Ksarn a Nouakchoutt, capitale della Mauritana.
 
Leggi l'articolo
Conferenza “Ninive dopo l'ISIS: la risposta europea”
 
Parlamento europeo, Bruxelles, 6 giugno 2017
La conferenza “Ninive dopo l'ISIS: la risposta europea”, organizata il 6 giugno al Parlamento europeo per discutere la situazione post-ISIS in Iraq è terminata con un generale consenso su un ampio apparato di misure e azioni per far tornare gli sfollati nelle loro case e iniziare la ricostruzione. Tenendo presente che l’imminente caduta di Mosul non significa “Game Over” per le Istituzioni Europee e gli stati membri, la conferenza ha sviluppato sette priorità principali per l’Europa e le autorità irachene per la fase “post-ISIS” del conflitto in Iraq. 
 
La conferenza è stata ospitata dai Membri del Parlamento Europeo Ana Gomes e Elmar Brok e organizzata in collaborazione con Non c'è Pace Senza Giustizia (NPSG), l’Institute for International Law and Human Rights (ILHIR), la Konrad-Adenauer-Stiftung, l’Organizzazione dei Popoli e delle Nazioni non Rappresentati (UNPO) e Minority Rights Group International (MRG). L'evento ha riunito alti rappresentanti del Governo Iracheno, della regione autonoma del Kurdistan iracheno, delle Nazioni Unite, delle Istituzioni Europee, parlamentari europei e iracheni, e rappresentanti della società civile irachena.
 
Leggi l'articolo
 NPSG su radio Radicale
Rubrica di Non c'è Pace Senza Giustizia
 
Ogni mercoledi alle 23h30
Non c’è Pace Senza Giustizia e Radio Radicale, la principale emittente radiofonica nazionale che si occupa di temi di attualità politica, sono impegnati da tempo in una stretta collaborazione al fine di diffondere notizie ed informazioni sulle nostre campagne ad un ampio pubblico italiano. Tale collaborazione ha in particolare dato vita ad una rubrica settimanale di approfondimento sulle campagne ed attività in corso di NPSG. Il programma va in onda ogni mercoledi sera alle 23.30.

Ascolta gli ultimi episodi
 Comunicati Stampa di Non c'è Pace Senza Giustizia
 Dicono di Noi

 
Will Christians return to Mosul post-Islamic State?
by Diana Chandler, Baptist Press, 19 July 2017
Civilian Casualties Mount in Battle to Re-take Mosul
Mark Lattimer, The Wire, 8 June 2017
Se in Siria non si persegue la via della giustizia non ci sarà più pace né ricostruzione
Marco Perduca e Gianluca Eramo, Huffington Post, 6 April 2017
Armi chimiche, stragi di Idlib, Siria
Radio Radicale, 5 April 2017
Siria. Le voci della società civile
Spazio Transnazionale, Radio Radicale, 4 April 2017
 Sostieni Non c'è Pace Senza Giustizia
Contribuisci, dÌ la tua e fai la differenza!
 
 DONA ADESSO
Avete il potere - lavorando con noi o facendo una donazione - di sostenere il nostro impegno per la tutela e la promozione dei diritti umani, della democrazia, dello stato di diritto e della giustizia internazionale in tutto il mondo.Ogni contributo puo' fare la differenza e aiutarci nelle nostre battaglie e campagne per la lotta contro l'impunità per gravi violazioni del diritto umanitario e l'affermazione della giustizia penale internationale, per la messa al bando universale delle mutilazioni genitali femminili come violazione dei diritti umani di milioni di donne en bambine in tutto il mondo, e per sostenere il ruolo degli attivisti dei diritti umani e della democrazia nel Medio Oriente e Nord Africa.
Per ulteriori informazioni visita il nostro sito: www.npwj.org/it

9 maggio 2010

Quest'anno fatti un regalo che non ti costa nulla: nell'IRPEF devolvi il tuo 5x1000 a Nessuno tocchi Caino

5x1000
DEVOLVI IL 5X1000 A NESSUNO TOCCHI CAINO
Così potrai sostenere, senza alcun costo, l'Associazione Nessuno tocchi Caino destinandole una quota pari al 5 per mille dell'IRPEF nella dichiarazione dei redditi.

È una donazione che non ti costa nulla (perché verseresti comunque all'Erario quella quota di imposte), e che puoi effettuare semplicemente con la tua dichiarazione dei redditi (modello CUD, modello 730, modello Unico).

Per destinare il 5 per mille a Nessuno tocchi Caino:
  • firma nel riquadro "Sostegno alle organizzazioni non lucrative, delle associazioni di promozione sociale, delle associazioni riconosciute che operano nei settori di cui all'art. 10 c. 1, lett d, del D. Lgs. N. 460 del 1997 e delle fondazioni nazionali di carattere culturale"
  • e riporta il codice fiscale di Nessuno tocchi Caino 9 6 2 6 7 7 2 0 5 8 7

5x1000

28 marzo 2009

News del 28-0209 da Nessuno Tocchi Caino

1. USA: PENA DI MORTE TROPPO COSTOSA, DIVERSI STATI VALUTANO ABOLIZIONE
2. ARABIA SAUDITA: DUE EX POLIZIOTTI DECAPITATI PER STUPRO
3. IRAN: IMPICCATO PER ADULTERIO
4. BANGLADESH: TRE CONDANNE A MORTE PER TRAFFICO DI ESSERI UMANI
5. ANP: CONDANNATO ALLA FUCILAZIONE PER COLLABORAZIONISMO

19 febbraio 2009

IRAN: AVVOCATI CHIEDONO MORATORIA ESECUZIONI MINORI

da NESSUNO TOCCHI CAINO - NEWS FLASH

4 febbraio 2009: un gruppo di 150 avvocati iraniani ha rivolto un appello al capo dell’apparato giudiziario della Repubblica Islamica, l’Ayatollah Mahmud Hashemi Shahrudi, affinché ordini una moratoria delle esecuzioni di minorenni.
Gli avvocati hanno chiesto in particolare a Shahrudi di fermare l’impiccagione di un giovane condannato a morte per un omicidio commesso quando aveva 15 anni.
Il condannato, scrive il quotidiano riformista Etemad Melli, si chiama Bahman Salimian e ha 27 anni, di cui già 12 trascorsi nel braccio della morte perché riconosciuto colpevole di avere ucciso sua nonna.
I 150 avvocati, nell’appello pubblicato da Etemad Melli, definiscono contrarie alla legge le condanne capitali emesse nei confronti di minori come Salimian.
Il giovane, affetto secondo i legali da depressione, si difende affermando di avere aiutato l'anziana donna a suicidarsi e di avere poi cercato, senza successo, di togliersi a sua volta la vita resosi conto di quanto aveva fatto.
L’Etemad Melli non ha pubblicato i nomi degli avvocati firmatari dell’appello.
Per saperne di piu' : http://www.iranvnc.com/floater_article1.aspx?lang=en&t=floater_censoredculture&id=7668

9 febbraio 2009

NESSUNO TOCCHI CAINO NEWS Anno 9 - n. 8 - 07-02-2009

Contenuti del numero:

1. LA STORIA DELLA SETTIMANA : REGNO UNITO: GAY IRACHENI RISCHIANO ESECUZIONE SE RIMPATRIATI
2. NEWS FLASH: IRAN: IMPICCATA PER L’OMICIDIO DEL MARITO
3. NEWS FLASH: TENNESSEE (USA): GIUSTIZIATO DOPO PIU’ DI 20 ANNI NEL BRACCIO DELLA MORTE
4. NEWS FLASH: MALESIA: DUE CONDANNE CAPITALI PER TRAFFICO DI DROGA
5. NEWS FLASH: ARABIA SAUDITA: PENA CAPITALE COMMUTATA IN PRIGIONE E 3.000 FRUSTATE
6. I SUGGERIMENTI DELLA SETTIMANA :


REGNO UNITO: GAY IRACHENI RISCHIANO ESECUZIONE SE RIMPATRIATI


3 febbraio 2009: le autorità britanniche sono in procinto di rimpatriare un gay iracheno, nonostante in Iraq l’omosessualità sia punibile con la morte.
Lo denuncia l’organizzazione “Iraqi LGBT”, secondo cui sono sette gli omosessuali iracheni attualmente a rischio di deportazione in Iraq, uno dei nove paesi al mondo in cui i gay possono essere condannati a morte.
L’Agenzia di Frontiera britannica avrebbe consigliato all’uomo di – una volta rientrato nel proprio paese – condurre le proprie relazioni affettive “con riservatezza”.
Nonostante nel settembre 2007 due gay iracheni richiedenti asilo siano stati autorizzati a restare nel Regno Unito, fonti vicine all’uomo spiegano che per le autorità britanniche la sua azione legale risalirebbe a troppo tempo indietro per poter beneficiare della nuova legislazione che regola la materia, introdotta nel 2007.
L’omosessualità è punibile in Iraq con la pena di morte dal 2001, quando il governo di allora, capeggiato da Saddam Hussein, emendò il codice penale. La mossa rientrò probabilmente nel tentativo, da parte dell’ex dittatore, di ottenere il sostegno dei settori islamici più intransigenti.
Per “Iraqi LGBT” sono più di 430 i gay uccisi in Iraq dal 2003. Sono circa 40 i giovani omosessuali che attualmente trovano rifugio in alcune case della capitale irachena Baghdad.
Per saperne di piu' : http://www.pinknews.co.uk/news/articles/2005-11065.html

---------------------------------------
NESSUNO TOCCHI CAINO - NEWS FLASH

IRAN: IMPICCATA PER L’OMICIDIO DEL MARITO
29 gennaio 2009: una donna è stata impiccata in un carcere iraniano per l’omicidio del marito, avvenuto nove anni fa.
Si tratta di Masoumeh Ghale Jahi, 33 anni, la cui esecuzione è avvenuta a Rafsanjan, nella provincia sud-orientale di Kerman.
La donna aveva negato di aver commesso l’omicidio, sostenendo invece che la morte del marito fosse dovuta ad un incidente.
Nel corso di una lite con il marito, Masoumeh sarebbe stata colta da una crisi di epilessia e, aggredita alle spalle dall’uomo, avrebbe cercato di difendersi con una pietra. Una volta tornata in stato di coscienza avrebbe visto il marito morto.
Ogni anno, l’Iran figura regolarmente tra i primi paesi-boia del mondo. La Cina è di gran lunga il più giustiziere, ma in rapporto alla popolazione la pena di morte in Iran è praticata tanto quanto in Cina.
Nel 2007, l’Iran ha praticato almeno 355 esecuzioni, a fronte delle 215 del 2006 e delle 113 del 2005. Ma i dati reali potrebbero essere molto più alti: le autorità non forniscono statistiche ufficiali e i numeri riportati sono relativi alle sole notizie pubblicate dai giornali iraniani, che evidentemente non riportano tutte le esecuzioni.
Per saperne di piu' : http://www.iranhr.net/spip.php?article918

TENNESSEE (USA): GIUSTIZIATO DOPO PIU’ DI 20 ANNI NEL BRACCIO DELLA MORTE
4 febbraio 2009: un uomo è stato giustiziato mediante iniezione letale in Tennessee, dopo aver trascorso più di 20 anni nel braccio della morte.
Steve Henley, 55 anni, era stato condannato a morte per aver ucciso nel 1985 una coppia di anziani, Fred e Edna Stafford, di 64 e 67 anni, ed aver dato fuoco alla fattoria in cui i due vivevano. Un'autopsia eseguita sul corpo della donna verifico' che Edna Stafford era ancora viva quando fu appiccato il fuoco.
Henley, che fu arrestato nel 1986, ha trascorso piu' di 20 anni nel braccio della morte del Carcere di Massima Sicurezza di Riverbend, a Nashville, e si e' sempre proclamato innocente.
"Mi piacerebbe poter dire che la mia morte vendica la morte di Fred e Edna", ha detto Henley nella sua ultima dichiarazione prima dell'esecuzione, "ma non è così".
E' la prima esecuzione in Tennessee dal settembre 2007.
Nel febbraio 2007 le autorità statali decisero di sospendere le esecuzioni ed il governatore Phil Bredesen ordinò una revisione delle procedure con cui il Tennessee amministrava la pena capitale. La moratoria è stata revocata nel maggio 2007.
Per saperne di piu' : http://www.google.com/hostednews/ap/article/ALeqM5gGIhzF3MusgCtQWyA_WZOYi262XQD964TPI81

MALESIA: DUE CONDANNE CAPITALI PER TRAFFICO DI DROGA
29 gennaio 2009: due uomini sono stati condannati all’impiccagione in Malesia per traffico di droga, in due casi distinti.
Il primo, Amasifuen Tello Reyes, 30enne peruviano, è stato riconosciuto colpevole da un’Alta Corte malese del traffico di 714 grammi di cocaina, che avrebbe nascosto nello stomaco all’interno di più di 100 involucri. Grazie ad una segnalazione, era stato arrestato dalla polizia malese presso l’Aeroporto Internazionale di Kuala Lumpur, il 15 maggio 2007, proveniente con un volo da Buenos Aires e diretto a Singapore.
Il secondo condannato è un cittadino indonesiano, Faisal Abdul Aziz, 33 anni, originario della provincia di Aceh. E’ stato riconosciuto colpevole dal giudice Datuk Syed Ahmad Helmy Syed Ahmad dell’Alta Corte di Shah Alam di aver trafficato 406,93 grammi di cannabis.
Avrebbe commesso il reato il 3 gennaio 2006, presso la piantagione di palme da olio di Dengkil.
Il Codice Penale malese impone la pena di morte per omicidio, atti di tradimento e anche in caso di possesso illegale di armi da fuoco.
La Legge sulle Droghe Pericolose del 1952 prevede obbligatoriamente la pena di morte in caso di possesso e spaccio.
Nel 2006 c’è stata un’esecuzione, prima d’allora le ultime esecuzioni erano state effettuate il 27 dicembre 2002, quando tre uomini erano stati impiccati lo stesso giorno nella prigione centrale di Kajang. Un’altra persona era stata impiccata a gennaio dello stesso anno.
Il 18 dicembre 2008 la Malesia ha votato contro la risoluzione per una moratoria delle esecuzioni capitali all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Per saperne di piu' : http://www.nst.com.my/Current_News/NST/Saturday/National/2466812/Article/index_html

ARABIA SAUDITA: PENA CAPITALE COMMUTATA IN PRIGIONE E 3.000 FRUSTATE
2 febbraio 2009: la condanna a morte di un uomo in Arabia Saudita è stata commutata in 20 anni di carcere e 3.000 frustate.
La decisione è stata presa dal giudice Muhammad Amin Mirdad della Corte di Cassazione di Jeddah, che pur riconoscendo l’imputato - Faisal Al-Otaibi, noto come Abu Kab – responsabile delle morti di tre ragazzi, avvenute nel 2005 nel corso di un’esibizione acrobatica in automobile, ha tuttavia stabilito che la pena di morte rappresenterebbe una punizione troppo severa, trattandosi fondamentalmente di un caso di imperizia.
Oltre alla detenzione e alle frustate, la Corte di Cassazione ha disposto la revoca a vita della licenza di guida dell’imputato.
Ex ufficiale di marina, Al-Otaibi era stato in origine condannato alla pena capitale da un tribunale della stessa città.
I familiari dei tre ragazzi morti hanno annunciato che presenteranno ricorso contro la decisione della Corte di Cassazione, la cui autorizzazione è necessaria per eseguire una condanna a morte.
Per saperne di piu' : http://www.arabnews.com/?page=1&section=0&article=118796&d=3&m=2&y=2009

2 febbraio 2009

UE, IRAN: D'ELIA E ZAMPARUTTI (NESSUNO TOCCHI CAINO), VITTORIA DEL DIRITTO CONTRO LA REAL POLITIK


da NESSUNO TOCCHI CAINO NEWS
Anno 9 - n. 6 - 31-01-2009
26 gennaio 2009:
"E' una vittoria dello stato di diritto in Europa e una sconfitta del regime dei Mullah che per troppo tempo è riuscito con successo a esercitare il suo ricatto politico ed energetico nei confronti di un'Europa fin troppo succube." Lo affermano Sergio D'Elia ed Elisabetta Zamparutti, Segretario e Tesoriera dell'associazione radicale Nessuno tocchi Caino, che da sempre si è battuta per arrivare alla decisione di oggi del Consiglio europeo di cancellare i Mojahedin del Popolo Iraniano dalla lista delle organizzazioni terroriste.
"Dopo 6 anni di lotta politica, giuridica, parlamentare e nonviolenta, siamo felici – continuano D'Elia e Zamparutti - di aver convinto il Consiglio europeo a far valere le ragioni del diritto contro quelle della real politik."
"Ma occorre andare avanti – affermano D'Elia e Zamparutti - sulla via della nonviolenza per cambiare il regime fondamentalista e dittatoriale iraniano, la cui pericolosità è da decenni provata dalla situazione dei diritti umani e, in particolare, dalla terribile pratica della pena di morte nei confronti di minori e oppositori politici."
Secondo il monitoraggio effettuato da Nessuno tocchi Caino, "anche nel 2008, l'Iran è salito sul terribile podio dei primi tre Stati-Caino al mondo, secondo solo alla Cina, con le almeno 319 esecuzioni, tra cui quelle di 13 minorenni e di due persone lapidate."
"E' ora – concludono D'Elia e Zamparutti - che la Comunità internazionale riconosca e tenti di impedire, non solo la minaccia alla pace e alla sicurezza mondiale rappresentata da Ahmadinejad, ma anche la minaccia quotidiana, reiterata e praticata da decenni, che il regime di Teheran costituisce nei confronti del suo stesso popolo."
Per saperne di piu' : http://www.nessunotocchicaino.it/

ANP: GIUSTIZIATO DA HAMAS PER ‘COLLABORAZIONISMO’

da NESSUNO TOCCHI CAINO - NEWS FLASH

ANP: GIUSTIZIATO DA HAMAS PER ‘COLLABORAZIONISMO’
25 gennaio 2009: fonti palestinesi riferiscono che un giornalista e attivista per i diritti umani palestinese è stato giustiziato a Rafah lo scorso 7 gennaio da Hamas, con l’accusa di ‘collaborazione’ con Israele.
L’uomo è stato identificato come Haidar Ghanem, 46enne di Rafah e collaboratore dell’organizzazione israeliana per i diritti umani B'Tselem.
Era stato condannato a morte da un tribunale dell’Autorità Palestinese nel 2002, dopo essere stato giudicato colpevole di aver passato informazioni ad Israele che avrebbero portato alle uccisioni, avvenute a Rafah, di quattro miliziani di Fatah.
Il tribunale per la sicurezza dello stato aveva emesso la condanna a morte al termine di due brevi udienze.
Per saperne di piu' : http://www.jpost.com/servlet/Satellite?cid=1232643736968&pagename=JPost%2FJPArticle%2FShowFull

7 gennaio 2009

8 GENNAIO INCONTRO CON I GARANTI DEI DIRITTI DEI DETENUTI

Giovedì 8 gennaio 2009

dalle 10.00 alle 15.00

c/o sede del Partito Radicale

Via di Torre Argentina 76, ROMA – 3° piano

INCONTRO CON I GARANTI DEI DIRITTI DEI DETENUTI

  • per esaminare e valutare le proposte presentate e da presentare sull'istituzione del Garante Nazionale
  • per fare il punto della situazione della sempre più allarmante e disumana condizione delle carceri italiane.

con

Samuele Animali, Ombudsman Marche

Donato Giordano, Garante Lombardia

Angiolo Marroni, Garante Lazio

Giorgio Bertazzini, Garante Provincia di Milano

Federica Berti, Garante Comune Ferrara

Desi Bruno, Garante Comune Bologna

Franco Corleone, Garante Comune Firenze,

Livio Ferrari, Garante Comune Rovigo

Giuseppe Tuccio, Garante Comune Reggio Calabria

Massimiliano Iervolino, delegato ai Diritti Umani Provincia di Roma

e con

Rita Bernardini (deputata Radicali/PD, Commissione Giustizia), Maurizio Turco (deputato Radicali/PD, Commissione Affari Costituzionali, Antonella Casu (Segretaria Radicali Italiani), Gianfranco Spadaccia (già Garante detenuti Roma), Giuseppe Rossodivita (Presidente Comitato Piero Calamandrei), Sergio D'Elia (Segretario di Nessuno Tocchi Caino), Elisabetta Zamparutti (deputata Radicali/PD, Tesoriera di Nessuno Tocchi Caino), Patrizio Gonnella (Presidente di Antigone), Mauro Palma (President European Committee for the Prevention of Torture), Roberto D'Errico (Osservatorio Carcere Unione Camere Penali), Mario Patrono (Ordinario di Diritto Pubblico Università La Sapienza), Irene Testa (Presidente Detenuto Ignoto), Sergio Segio (Direttore dell'Associazione SocietàINformazione e membro della giunta della Conferenza nazionale Volontariato Giustizia), Raffaella Durano (ex dirigente DAP), Jolanda Casigliani (Segretaria Associane Radicale Satyagraha), Claudia Sterzi (Segretaria Associazione Radicale Antiproibizionista), Simona C. Farcas (Presidente Associazione IRFI onlus - Italia Romania Futuro Insieme), Giovanni Falcone (padre di Angelo, ragazzo detenuto in India)

5 febbraio 2008

8 FEBBRAIO ANNIVERSARIO DELLA CONDANNA A MORTE DI GIORDANO BRUNO

8 febbraio, Radicali Italiani e Associazione Mazziniana in piazza per uno Stato laico, ricordando Giordano Bruno

Nel giorno dell’anniversario della condanna a morte di Giordano Bruno, Radicali Italiani e l’Associazione Mazziniana scenderanno in piazza a Roma per rivendicare la laicità dello Stato, contro le continue interferenze del Vaticano.

La manifestazione dal titolo “Per uno Stato laico, democratico, finalmente libero da intrusioni e veti del Vaticano” – cui hanno già aderito la Lega Italiana per i Diritti dell'Uomo e numerose associazioni romane impegnate sul fronte civile - si svolgerà l’8 febbraio prossimo in Piazza Campo de’ Fiori dalle 16,30, dopo un omaggio a Galileo Galilei in programma alle 15,30 presso la stele posta a sua memoria in via Trinità de’ Monti.

Scopo della manifestazione, spiegano i promotori è “richiamare l'attenzione della pubblica opinione sui molti atti del Vaticano che ledono gravemente l'autonomia della Repubblica, e promuovere sulla questione una larga discussione alla quale tutti i cittadini che lo vogliano potranno dare il loro contributo.

Siamo profondamente convinti che i poteri di Chiesa e Stato debbano essere rigorosamente separati. Purtroppo dobbiamo constatare che le gerarchie vaticane da troppo tempo non rispettano questa condizione. Interferiscono pesantemente, e a tutti i livelli, nella vita politica italiana, attaccano decisioni pienamente legittime del Parlamento e lanciano inviti alla disobbedienza che richiamano alla memoria il divieto posto ai medici nell'età della Controriforma di non assistere malati che non si fossero preventivamente confessati!

Siamo anche convinti – aggiungono - che il clima conflittuale innescato da queste prese di posizione non giovi nemmeno alla Chiesa dei credenti, come del resto dimostrano i silenzi e talune prese di posizione di importanti settori del mondo cattolico sensibili all'alta tradizione politica e culturale del cattolicesimo liberale”.

Parteciperanno alla manifestazione:

Rita Bernardini, Segretaria di Radicali Italiani

On.Marco Cappato, europarlamentare radicale e Segretario dell’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica

On.Sergio D’Elia, deputato radicale della Rosa nel Pugno

Massimiliano Iervolino, Segretario di Radicali Roma

Prof.ssa Carla Rossi, Ordinaria di Statistica Medica presso la Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche Naturali dell'Università di Roma “Tor Vergata”

Massimo Scioscioli, Presidente dell’Associazione Mazziniana

Prof. Romano Scozzafava, Ordinario presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Roma “La Sapienza”

Mario Staderini, consigliere radicale della Rosa nel Pugno al I Municipio – Roma centro storico

Maurizio Turco, deputato radicale della Rosa nel Pugno

Elisabetta Zamparutti, Tesoriera di Radicali Italiani.


lA GENTE DI BUONA VOLONTA' E CHE VUOLE VIVERE IN UNO STATO DEMOCRATICO E VERAMENTE RISPETTOSO DEI DIRITTI DELL'UMANITA', CHE NON SIA SUCCUBE DI STATI TEOCRATICI E INTOLLERANTI è INVITATA.


12 gennaio 2008

Nessuno Tocchi Caino newsletter Anno 8 - n. 1 - 12-01-2008


Contenuti:

1. UZBEKISTAN. ENTRA IN VIGORE ABOLIZIONE PENA DI MORTE
2. IRAN. 21 ESECUZIONI DALL’INIZIO DELL’ANNO
3. OHIO (USA). CONDANNA A MORTE COMMUTATA IN ERGASTOLO
4. COREA DEL NORD. GIUSTIZIATI PER ATTIVITA’ AGRICOLA PRIVATA
5. SUDAN. IMPICCATI PER STUPRO E OMICIDIO DI BAMBINA
6. I SUGGERIMENTI: MILANO. ‘DELITTI’ ALL’ALCATRAZ


1--UZBEKISTAN. ENTRA IN VIGORE ABOLIZIONE PENA DI MORTE
11 gennaio 2008: è entrata in vigore, dal 1 gennaio, l’abolizione della pena di
morte in Uzbekistan.


L’entrata in vigore, prevista dal decreto presidenziale del 1° agosto 2005, è stata confermata dalla Corte Suprema. L’Uzbekistan ha deciso di sostituire la pena di morte con l’ergastolo, che si applicherà solo per terrorismo e omicidio premeditato con aggravanti, in base all’agenzia di stampa ufficiale uzbeka UzA. L’Unione Europea ha elogiato l’Uzbekistan per l’abolizione, con l’auspicio che la decisione possa spingere altri paesi della regione a fare lo stesso, si legge nel comunicato diffuso dalla presidenza slovena dell’Ue.
Per saperne di piu' : http://www.iht.com/articles/ap/2008/01/04/europe/EU-GEN-EU-Uzbekistan-Death-Penalty.php

---------------------------------------

2---IRAN. 21 ESECUZIONI DALL’INIZIO DELL’ANNO

11 gennaio 2008: sono già 21 le esecuzioni praticate in Iran dall’inizio del 2008, secondo quanto riportato dalle agenzie di stampa.
Il 2 gennaio 13 persone sono state impiccate per omicidio e traffico di droga, riposta l’Afp.
Tra le prime otto - giustiziate per omicidio nel carcere di Evin a Teheran – ci sono una donna, Raheleh Zamani, e un uomo identificato come Ali Reza.
La Zamani avrebbe ucciso il marito nel 2005, dopo aver scoperto la sua relazione extraconiugale, mentre Reza era stato condannato a morte in un caso molto famoso per l’omicidio di tre donne.
Altre tre esecuzioni sono state praticate in pubblico nella città di Qom, per il traffico di 590 gr di eroina. Le ultime due persone sono state messe a morte a Zahedan, per il traffico di 5,25 kg di eroina.
Il 4 gennaio, il corpo di Abdul Qayyum è stato consegnato alla polizia della città pakistana di Taftan, sul confine tra di due paesi. Qayyum, originario di Quetta, capoluogo della provincia pakistana del Balochistan, è stato impiccato per traffico di droga, riportato l’ Associated Press of Pakistan.
l’8 gennaio, due uomini sono stati impiccati per omicidio nella città settentrionale di Tonkabon. Lo riporta il giornale Jomhouri Eslami, precisando che Mohammad Reza Sadeghirad era stato giudicato colpevole dell’uccisione di Shahram Shoja, avvenuta nel luglio 2006, mentre Ali Kord-Roudgarmi avrebbe ucciso a coltellate Hossein Mohaghegh nel 2005.
Il giorno dopo sono avvenute altre cinque esecuzioni. L’Afp riporta l’impiccagione pubblica di due uomini per omicidio, nella città meridionale di Jahrom. I due uomini sono stati identificati solo come Mojtaba e Mohammad-Hossein. L’agenzia Irna riferisce invece l’esecuzione di tre uomini, a Birjand, capoluogo provinciale del Sud Khorasan, al confine con Afghanistan. I tre sarebbero stati trovati in possesso di 7 kg di eroina e 177 kg di hashish.
Per saperne di piu' : http://www.nytimes.com/2008/01/11/world/middleeast/11iran.html?ref=middleeast

3---OHIO (USA). CONDANNA A MORTE COMMUTATA IN ERGASTOLO
9 gennaio 2008: il governatore dell’Ohio Ted Strickland ha commutato in ergastolo senza condizionale la condanna a morte di John Spirko, 61 anni, riconosciuto colpevole di un omicidio avvenuto 26 anni fa.
La decisione del Governatore giunge una settimana dopo che la procura dello stato ha dichiarato di non possedere alcun campione di Dna che leghi il prigioniero all’omicidio di Betty Jane Mottinger, avvenuto nel nord-ovest dell’Ohio nel 1982.
Strickland ha chiarito di non essere convinto dell’innocenza di Spirko, ma di non poter ignorare la mancanza di prove materiali che leghino l’uomo all’omicidio.
Questi elementi rendono “l’imposizione della pena di morte inappropriata in questo caso”, ha detto il Governatore, noto sostenitore della pena capitale.
Gli avvocati di Spirko avevano chiesto la grazia, la grazia condizionata o la commutazione ad una pena equivalente agli anni già trascorsi in carcere, tutte misure che avrebbero portato alla liberazione.
“Spirko non ha negato con chiarezza di aver commesso l’omicidio. Questo può apparire un’ammissione di colpevolezza”, ha detto Strickland, aggiungendo che “le affermazioni di Spirko secondo cui le sue stesse bugie lo hanno fatto condannare per un crimine che non ha commesso, non sono state convincenti, considerata l’attenzione con cui è stato trattato il suo caso”.
“La buona notizia – hanno detto gli avvocati difensori – è che ora lo stato non metterà a morte un innocente. Noi continueremo a batterci affinché Spirko venga esonerato e liberato”.
Per saperne di piu' : http://www.cnn.com/2008/CRIME/01/07/sctous.injection/

4---COREA DEL NORD. GIUSTIZIATI PER ATTIVITA’ AGRICOLA PRIVATA
4 gennaio 2008: tre persone sono state fucilate lo scorso 5 dicembre in Corea del Nord, denuncia il gruppo umanitario sudcoreano “Good Friends”.
Sono stati riconosciuti colpevoli di “tradimento” per aver venduto privatamente i prodotti di una cooperativa agricola, al fine di mantenere standard di vita “lussuosi”. Sono stati giustiziati a Pyongsong, a nord della capitale Pyongyang, con 90 colpi di fucile ciascuno, e i loro familiari sarebbero stati internati in campi di concentramento.
Tra i giustiziati c’è il responsabile della cooperativa, che in base all’accusa non avrebbe registrato 79 ettari della fattoria, il cui raccolto veniva venduto a militari in pensione da lui utilizzati anche come guardie del corpo.
L’uomo era stato condannato a morte per “tradimento delle linee guida” del presidente, considerato che in passato era stato insignito dell’onorificenza di “eroe del lavoro” dal presidente nordcoreano Kim Il-sung, morto nel 1994.
Dopo l’esecuzione, ogni provincia nel Paese ha convocato i capi delle cooperative agricole e i segretari locali del partito avvertendoli dell’esemplare “punizione” che spetta a chi osa dirottare la produzione in senso privato.
Negli anni ‘50 la Corea del Nord lancia il movimento della cooperazione agricola. Intorno al 1957 il processo è praticamente concluso, con il 94% della terra coltivabile sotto il controllo dalle cooperative. L’iniziativa si rivela disastro: negli anni ’90, gli insuccessi agricoli e i disastri climatici uccidono milioni di persone. Ancora oggi il Paese si affida agli aiuti internazionali per sfamare la sua popolazione.
Per saperne di piu' : http://www.iht.com/articles/ap/2008/01/03/asia/AS-GEN-NKorea-Public-Executions.php

5---SUDAN. IMPICCATI PER STUPRO E OMICIDIO DI BAMBINA
1 gennaio 2008: due uomini sono stati impiccati in Sudan per aver stuprato e ucciso una bambina di quattro anni. Lo riporta il quotidiano Al-Sudani, secondo cui Motassem Abdallah Khairallah, 21 anni, e Imad Tibn, 19, sono stati giustiziati in una prigione di Khartoum, capitale del paese. I loro corpi sono stati poi riconsegnati alle rispettive famiglie.
Erano stati condannati a morte e a 100 frustate ciascuno il 21 gennaio 2007, per lo stupro e omicidio di Muram Awad Sadiq, avvenuti ad ottobre dell’anno prima.
Le esecuzioni, inizialmente previste per il 27 novembre, erano state rimandate dopo che gli avvocati difensori avevano presentato un ricorso – poi respinto - secondo cui i due imputati non avevano ricevuto un processo equo.
Per saperne di piu' : http://www.chinapost.com.tw/international/2008/01/02/137306/Sudan-hangs.htm

---------------------------------------
I SUGGERIMENTI
8 gennaio 2008:
lo spettacolo teatrale “Delitti” debutta sabato 12 gennaio alle h 21,30 alla discoteca Alcatraz di Milano.

Prodotto da Primostudio - progetto e regia di Loredana Butti, “Delitti” è ispirato a un documento giornalistico di Ivan Turgenev (1818-1883), che fece impennare le tirature dei giornali del tempo, sulla messa a morte per ghigliottina di un giovane assassino.
Il testo narra l’attesa, i preparativi e l’esecuzione di un giovane killer nella Parigi del 1870, ma è ambientato ai nostri giorni. Sul palco della musica, le scene si svolgono all’interno del carcere, mentre un folto gruppo di attori agisce in sala, in mezzo al pubblico ricreando il fanatismo e la violenza di una folla accorsa per assisteste alla messa a morte - come ancora oggi succede in alcuni paesi del mondo. Scene e costumi sono stati ideati e realizzati in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Brera.
Patrocinata da Nessuno Tocchi Caino, la rappresentazione teatrale precede un concerto di musica rock. Costo del biglietto per teatro e musica è di 10 euro.
Info: Primostudio, tel 02/66714898.