Per quanto mi riguarda sono ben più di 30 anni che mi batto perché vengano fatte funzionare come si deve le ferrovie della Tuscia, che possono risolvere l'annosissimo isolamento dell'intera area, preziosa per l'industria turistica perché ricchissima di storia, paesaggi bellissimi con paesi antichi che così potrebbero uscire dall'oblio e dal degrado, e ricchezze naturali come bacini termali e aree ricche di flora e fauna particolari, che rischiano di scomparire inghiottite dal cemento delle seconde-case-pollaio.
Risolverebbe inoltre in gran parte i problemi del trasporto pesante e potrebbe fare da volano a una fruizione più umana e consapevole di luoghi unici, incrementando e promuovendo lavoro in campi di variegata occupazione culturale, finora ignorate.
Che sia la volta buona ? Lo spero vivamente.
AMg
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L'ASSESSORE CIVITA ANNUNCIA INCONTRI PER LA FERROVIA CIVITAVECCHIA CAPRANICA ORTE, MA I COMITATI E I DEPUTATI ASPETTANO DA TEMPO
All’Assessore ai Trasporti Regione Lazio: On. Michele Civita
e p.c. Presidente Commissione Trasporti Camera dei deputati: on Michele Pompeo Meta
Parlamentari
Camera dei Deputati: Massimiliano Bernini, Alessandro Di Battista, Donatella Ferranti, Giuseppe Fioroni, Marta Grande,Alessandro Mazzoli, Fabio Melilli, Emiliano Minnucci, Oreste Pastorelli, Alessandra Terrosi
Senatori : Francesco Aracri, Ugo Sposetti
Parlamentari europei: Daniela Aiuto, Enrico Gasbarra, Antonio Taiani
Presidente Regione Lazio: on. Nicola Zingaretti
Presidente Commissione Trasporti Regione Lazio: On Enrico Panunzi
Consiglieri Regione Lazio
Osservatorio Regionale Trasporti
Informazione
Egregio Assessore,
facendo seguito ai colloqui avuti con la sua segreteria e alle numerose precedenti richieste di incontro e all’impegno da lei assunto in occasione della sua audizione, il 17 marzo 2016, da parte della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati, appositamente convocata dal presidente on. Michele Pompeo Meta, torniamo a chiederle un incontro urgente, da tenersi congiuntamente ai parlamentari del territorio, al fine di conoscere i dettagli della relazione tecnica redatta da RFI e riguardante il ripristino della tratta ferroviaria Capranica - Orte, alla quale lei ha fatto riferimento nella sopra indicata audizione.
In questa riunione vorremmo farle presente alcuni aspetti sostanziali che lei, probabilmente a causa di errate informazioni a lei fornite, ha indicato nella audizione
In primis vogliamo sottolineare che lo scrivente Comitato, come già ampiamente esposto nella precedente audizione presso la Commissione trasporti della Camera, che ha visto il comitato per la riapertura della ferrovia Civitavecchia Capranica Orte, come soggetto relatore delle vicende relative alla tratta ferroviaria CCO, non ha unicamente “l’ambizione”, di riaprire la tratta ferroviaria in oggetto soltanto a fini turistici, ma quella del completo utilizzo della stessa, sia per il traffico merci, che per quello passeggeri ed infine per il servizio turistico.
Ciò premesso, nell’ambito dell’immediato utilizzo a fini turistici della tratta Capranica – Orte riteniamo, alla luce di nostre valutazioni, che la somma di € 50 - 70 milioni, indicata come necessaria alla riqualificazione del tratto ferroviario nello studio di fattibilità, che lei ha detto di aver ricevuto da RFI, sia esorbitante e irrealistica.
Sottolineiamo, che la linea ferroviaria è a binario unico; è stata riarmata, con binari all’avanguardia in quel periodo e traversine di cemento, alcuni mesi prima di essere chiusa al traffico e viene normalmente usata da RFI a servizio della Roma – Civitacastellana - Viterbo, via Capranica, per il trasporto dei binari ed il transito dei treni speciali per le manutenzioni. (Alleghiamo risposta delle FS del 17 marzo 2016 all’interrogazione dell’on. Daniela Aiuto parlamentare europea; all.1).
Aggiungiamo che, alla luce delle moderne tecnologie, quali il GPS e le reti di comunicazione wireless, i costi attuali del ripristino sono di gran lunga inferiori a quelli ai quali lei ha fatto riferimento che sono probabilmente di tipo obsoleto, forse collegamenti via cavo. Peraltro, come insegna anche l’esperienza della ferrovia per ora solo turistica Sulmona – Carpinone, gestita a tale scopo direttamente da Fondazione FS, non sono necessari sistemi di segnalamento particolarmente complessi per la circolazione a spola semplice di un numero ridottissimo di treni; tanto per ripartire!
Non corrisponde a verità, inoltre, quanto lei ha riportato nella parte finale dell’audizione quando ha affermato che “purtroppo da Capranica ad Orte in alcuni tratti non ci sono i binari e che va rifatta tutta”. Se ciò fosse vero il collegamento fra Orte, in cui sono dislocati i treni speciali, e Capranica, non sarebbe possibile. Attualmente, nonostante la manutenzione inesistente o insufficiente, è armata per tutta la sua interezza con binari UNI 60 o UNI 50 e traversine di cemento.
Non comprendiamo, quindi, al di là delle positive dichiarazioni di intenti da lei assessore fatte, quali ostacoli ci siano per la riapertura al traffico turistico del tratto Capranica – Orte i cui costi sono decisamente inferiori a quanto lei ha dichiarato nell’audizione e che a nostro parere dovrebbero essere a carica RFI in quanto gestore della linea. Inoltre non comprendiamo la sua diversa valutazione che confligge decisamente con l’ordine del giorno approvato il 12 gennaio 2016 all’unanimità dal Consiglio regionale del Lazio che indica come prioritaria la riapertura della Ferrovia Civitavecchia Capranica Orte. Forse all’esecutivo in Regione Lazio, a differenza di altrove, non compete il dare attuazione ai deliberati del legislativo, ma invece l’opporsi ad essi?
Inoltre anche i consigli comunali di Ronciglione e recentemente di Civitavecchia hanno anch’essi approvato documenti “Ordine del giorno” favorevoli alla riapertura.
Non comprendiamo altresì quale sia il motivo di tale disattenzione essendo, comunque RFI retribuita per “mantenere e migliorare” il patrimonio ferroviario oggetto della concessione e cioè la esistente linea sospesa temporaneamente al traffico ordinario ma non soppressa, quindi ancora in concessione al G.I. con i relativi trasferimenti per manutenzione da parte dello Stato.
Ci è quindi sconosciuto il motivo di quello che ci sembra disinteresse da parte della istituzione regionale, neppure impegnata economicamente, in quanto, comunque, RFI è retribuitia per il mantenimento ed il miglioramento della linea.
Pur riguardando indirettamente l’oggetto della audizione, rileviamo inoltre che lei non ha risposto alla domanda posta dai deputati per quanto attiene alla realizzazione della cosiddetta “Circumcimina”, focalizzando invece la sua attenzione unicamente sulla Roma – Civita Castellana – Viterbo che è parte del cosiddetto anello circumcimino.
Ricordiamo che la chiusura di questo anello è facilmente realizzabile, intersecandosi le due linee ( Capranica – Orte e Civita Castellana – Viterbo ) a Fabrica di Roma ed è la diretta conseguenza della riapertura della Capranica – Orte e ricongiungendo, come era in passato, le stazioni FS e ex Roma Nord di Viterbo Porta Fiorentina. Tutto ciò sarebbe a vantaggio del servizio pendolari e turistico, interessando paesi città difficilmente raggiungibili diversamente.
Concludiamo evidenziando nuovamente, come riferito dal nostro consulente dr.Gabriele Bariletti in occasione della audizione, che lo studio di fattibilità per la riapertura dell’intera linea ferroviaria Civitavecchia Capranica Orte, esistente e redatto da Italferr, società partecipata FS, a seguito del finanziamento europeo, per il quale è stata fatta presso la Regione Lazio la Conferenza dei servizi, è da rileggere in chiave critica, comprendendo opere non strettamente necessarie quali nuove stazioni e ponti. L’ammontare complessivo delle opere non è quindi quello indicato di circa € 400 milioni ma, realisticamente, non superiore ai 150 milioni di euro.
Ci permetta altresì di esprimere alcuni aspetti che riteniamo dovrebbero essere messi alla base di ogni decisione politica poiché riguardano lo sviluppo economico, la difesa dell’ambiente e della salute. In particolare rispetto alla famosa trasversale stradale Orte Civitavecchia. A tal proposito riteniamo importante che alla prossima riunione della Conferenza dei Servizi che dovrà decidere sui tracciati della Trasversale stradale Orte Civitavecchia, si proceda speditamente alla definizione di una linea alternativa a quelle indicate dall’ANAS, mediante l’ottimizzazione dei tracciati già presenti nel territorio. I tre tracciati proposti così come sono, infatti, sono tutti dannosi per l’economia e per l’ambiente, dato che attraversano un territorio ricco di cultura e storia e con un’agricoltura di eccellenza.
La riapertura della linea ferroviaria Civitavecchia Capranica Orte offre quindi l’opportunità di operare risparmi consistenti e ottimizzare i trasporti soprattutto delle merci.
L’Unione Europea l’ha ritenuta di rilevanza nazionale ed internazionale, necessaria perché fa parte della rete ferroviaria TRANSEUROPEA TEN T Berlino-Orte-Palermo. Il progetto realizzato da Italferr nel 2011 finanziato da Unione Europea, Regione Lazio, Interporto Centro Italia di Orte e Porto di Civitavecchia, è inspiegabilmente ancora nei cassetti della Regione nonostante, con la riattivazione della ferrovia, è possibile collegare ben 4 nodi ferroviari Civitavecchia, Capranica, Fabrica di Roma, Orte, 2 porti Civitavecchia e Ancona, e 3 Interporti, Civitavecchia, Iesi e Orte.
Le assemblee pubbliche recenti, hanno concordato sulla importanza strategica della riattivazione della ferrovia Civitavecchia-Capranica-Orte per la salvaguardia dell’ambiente e per il rilancio dell’economia della Tuscia e del Centro Italia.
Il Comitato le chiede quindi, di attivarsi fortemente per supportare la riattivazione di una infrastruttura già esistente: “la ferrovia Civitavecchia-Capranica-Orte”, anziché procedere, contro la volontà dei cittadini, nella realizzazione ex-novo di una infrastruttura, non al passo coi tempi e non in linea con quanto stabilito nella recente riunione di COP21 di Parigi. E’ bene che tutti si interiorizzi l’assioma che il futuro è il trasporto su ferro delle merci.
Le alleghiamo il documento da noi redatto in data 28 gennaio 2016 che propone la riattivazione della linea a step successivi (all. 2) e la cartina che pone in evidenza i collegamenti che può riaprire la ferrovia (all 3 )
Certi dell’accoglimento della nostra richiesta di incontro urgente, cogliamo l’occasione per salutarla distintamente.
2016.05.30
Per il Comitato riapertura Ferrovia CCO
Il Presidente Raimondo Chiricozzi
COMITATO PER LA RIAPERTURA DELLA LINEA FERROVIARIA CIVITAVECCHIA CAPRANICA ORTE E PER LO SVILUPPO ECONOMICO DELLA TUSCIA
Tel. 0761652027- 3683065221 -3894440387 www.cafevirtuel.it email: comitato.civitavecchia.orte@gmail.com
Via Resistenza 3 - 01037 Ronciglione VT
Treni mare 1
Riattivazione
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