Le donne cambiano la Storia, cambiamo i libri di Storia.

Le donne cambiano la Storia, cambiamo i libri di Storia.
LE DONNE CAMBIANO LA STORIA, CAMBIAMO I LIBRI DI STORIA

20 maggio 2016

openpolis Newsletter n. 61 del 21 marzo 2016

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Newsletter n. 61 del 21 marzo 2016
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Dalla crisi in Libia alla guerra civile siriana, ultimamente la politica estera è tornata con forza sulle prime pagine dei giornali italiani. Se ne parla molto, soprattutto per l’ipotesi di un possibile coinvolgimento del nostro paese dal punto di vista militare.
Il parlamento in carica è quello con la maggiore presenza femminile della storia repubblicana: 29,6% di donne al senato e 31,3% alla camera. Eppure nei ruoli chiave le percentuali sono molto più basse.
In media le grandi città italiane riscuotono circa 264 euro a cittadino grazie alle imposte sulla casa. In cima alla classifica Milano (con oltre 400 euro pro capite), Firenze e Roma. Fra quelle con le entrate più basse Palermo, Catania e Messina, tutte con meno di 200 euro pro capite.
Alla vigilia di una tornata amministrativa che il prossimo giugno coinvolgerà 1344 comuni (tra cui Roma, Milano, Napoli, Torino, Bologna e Trieste), facciamo il punto sui numeri delle amministrazioni locali guidate da donne.
Tra camera e senato sono 12 le componenti che fanno parte del gruppo misto, e se si contano anche quelle all’interno di Gal si arriva a 18. Un dato che continua a salire, con le componenti del misto (e non solo) che raddoppiano il numero di partiti presenti in parlamento.
Nel 1948 la costituzione repubblicana estese alla maggioranza degli italiani, le donne, fino ad allora escluse, il diritto di accedere agli incarichi pubblici. Sul piano formale la parità era sancita. Nella sostanza bisognerà attendere diversi decenni.
Trasparenti sì, ma per poco. Due parlamentari hanno prima pubblicato i nomi di chi ha finanziato la propria campagna elettorale, poi però sono tornati sui loro passi e li hanno fatti coprire con le onnipresenti “pecette”. 
Ci sono giunte e consigli regionali con 0 donne, alcuni (pochi) paritari, e la maggior parte a forte minoranza femminile. La situazione nelle regioni, in attesa di capire quali effetti farà la legge 20/2016, che ha da appena introdotto dei sistemi per garantire l’equilibrio di genere nei consigli regionali.
Dall’approvazione del trattato di Lisbona e del fiscal compact, molte decisioni importanti vengono prese in sede europea. Vale perciò la pena chiedersi quante sono le donne al vertice della politica continentale.
Gender equality in european political institutions. What are women in charge of? How many are in key positions? How many are in decision making roles? Out of the 28 Eu members states, only two are lead by women: Germany and Poland.
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