PROGETTO molto INTERESSANTE
08 settembre 2013 13:48
Journey into Fragility è un progetto itinerante concepito dall'artista Maria Rebecca Ballestra e ispirato alla "Carta per la Terra e per l'Uomo" di Massimo Morasso. Le dodici tesi della Carta stanno ispirando dodici diversi progetti in altrettanti paesi del mondo (febbraio 2012 - dicembre 2013) con l'intento di sviluppare un dialogo attivo sull'ambiente e sul valore del vivere sulla Terra.
La nona tappa del progetto, a cura di Leo Lecci, si è appena conclusa in Islanda - dopo Ghana, Svizzera, Madagascar, Abu Dhabi, Cina, Singapore, Costa Rica e Galles.
Ispirandomi alla seconda tesi del Manifesto per la Terra e per l'Uomo, "La terra è così necessaria all'uomo come lo sono tutte le altre cose che egli apprezza per il loro valore intrinseco: l'arte, la filosofia, la musica, la poesia, la religione, la scienza, il teatro", ho affrontato il tema del riscaldamento globale e dello scioglimento dei ghiacci.
Vatnajökull, Snæfellsjökull e Mýrdalsjökull sono solo alcuni dei ghiacciai incontrati nel nostro percorso. Come tanti altri ghiacciai di tutto il mondo, il problema del riscaldamento globale e le nevicate ridotte fanno sì che questi ghiacciai si stiano sciogliendo rapidamente. Uno dei più recenti rapporti del Comitato del governo islandese sul cambiamento climatico, avverte che entro il prossimo secolo, i ghiacciai islandesi non esisteranno più.
Il cambiamento climatico continuato potrebbe accelerarne e decretarne definitivamente la fine.
In allegato il comunicato.
Daniela Legotta - Ufficio stampa
M: +39 3492123392
E-mail: press.journeyintofragility@gmail.com
Web: www.journeyintofragility.com
Facebook Journeyinto Fragility
Twitter @JourneyintoF
JOURNEY INTO FRAGILITY
l'Islanda e i ghiacciai: report della nona tappa
l'Islanda e i ghiacciai: report della nona tappa
Ghiacciai islandesi
Journey into Fragility è un progetto itinerante concepito dall'artista Maria Rebecca Ballestra e ispirato alla "Carta per la Terra e per l'Uomo" di Massimo Morasso. Le dodici tesi della Carta stanno ispirando dodici diversi progetti in altrettanti paesi del mondo (febbraio 2012 - dicembre 2013) con l'intento di sviluppare un dialogo attivo sull'ambiente e sul valore del vivere sulla Terra.
La nona tappa del progetto, a cura di Leo Lecci, si è appena conclusa in Islanda - dopo Ghana, Svizzera, Madagascar, Abu Dhabi, Cina, Singapore, Costa Rica e Galles.
Ispirandomi alla seconda tesi del Manifesto per la Terra e per l'Uomo, "La terra è così necessaria all'uomo come lo sono tutte le altre cose che egli apprezza per il loro valore intrinseco: l'arte, la filosofia, la musica, la poesia, la religione, la scienza, il teatro", ho affrontato il tema del riscaldamento globale e dello scioglimento dei ghiacci.
Vatnajökull, Snæfellsjökull e Mýrdalsjökull sono solo alcuni dei ghiacciai incontrati nel nostro percorso. Come tanti altri ghiacciai di tutto il mondo, il problema del riscaldamento globale e le nevicate ridotte fanno sì che questi ghiacciai si stiano sciogliendo rapidamente. Uno dei più recenti rapporti del Comitato del governo islandese sul cambiamento climatico, avverte che entro il prossimo secolo, i ghiacciai islandesi non esisteranno più.
Il cambiamento climatico continuato potrebbe accelerarne e decretarne definitivamente la fine.
In allegato il comunicato.
Daniela Legotta - Ufficio stampa
M: +39 3492123392
E-mail: press.journeyintofragility@gmail.com
Web: www.journeyintofragility.com
Facebook Journeyinto Fragility
Twitter @JourneyintoF
Nessun commento:
Posta un commento