Le donne cambiano la Storia, cambiamo i libri di Storia.

Le donne cambiano la Storia, cambiamo i libri di Storia.
LE DONNE CAMBIANO LA STORIA, CAMBIAMO I LIBRI DI STORIA

25 marzo 2019

Tutti pazzi per la cannabis! legalizziamo.it

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Le droghe alle Nazioni Unite
Tra il centinaio di ministri e capi di Stato riuniti a Vienna per il Segmento ministeriale di alto livello che anticipa la 62esima sessione della Commission on Narcotic Drugs (Cnd) dell’Onu, manca l’Italia.

Qui l'unico articolo uscito, su il Manifesto, relativo al summit ministeriale della settimana scorsa.

Del Segmento Ministeriale ha parlato Marco Perduca a il Maratoneta, la trasmissione dell'Associazione Luca Coscioni su Radio Radicale. Nei prossimi giorni un ulteriore approfondimento sulla CND.
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Avete visto i corsi di formazione sulla Cannabis Medica e Sistema Endocannabinoide di Cannabiscienza? 
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Non Solo Skunk
È finalmente disponibile il nuovo documentario sulla canapa e la legalizzazione "CANAPA NOSTRA".
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Cannabis Legale: la più grande macchina per la creazione di posti di lavoro.
La cannabis legale è attualmente la più grande macchina per la creazione di posti di lavoro in America.

La forza lavoro è aumentata del 21% nel 2017, del 44% nel 2018 e si prevede almeno un’altra crescita del 20% in termini di posti di lavoro nel 2019. Ciò rappresenterebbe una crescita del 110% dei lavori nel settore della cannabis in soli tre anni.

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Cannabis sativa L: alle Sezioni Unite il contrasto sulla commerciabilità
La IV sezione penale della Suprema Corte di Cassazione, rilevando “evidenti” contrasti giurisprudenziali, ha pubblicato ordinanza di remissione alle Sezioni Unite per la risoluzione del quesito di diritto se le condotte diverse dalla coltivazione di canapa delle varietà di cui al catalogo indicato nell'art. 1, comma 2, legge 2 dicembre 2016 n. 242 - e, in particolare, la commercializzazione di cannabis sativa L - rientrino o meno nell'ambito di applicabilità della predetta legge e siano pertanto penalmente irrilevanti (Ordinanza 8 febbraio - 27 febbraio 2019, n. 8654).

Qui un approfondimento. A febbraio la Cassazione si era espressa contro un sequestro preventivo dello scorso ottobre, chiarendo alcuni aspetti della legge che erano stati male interpretati. Qui il dettaglio.
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In Croazia vogliono legalizzare la cannabis per far crescere turismo e Pil
I socialdemocratici hanno annunciato che se vinceranno le elezioni del 2020 legalizzeranno la marijuana: «Aumenteranno posti di lavoro e la produzione agricola».
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A San Marino si va verso la depenalizzazione di coltivazione e uso di cannabis
La Repubblica di San Marino va verso una nuova regolamentazione dell’uso della cannabis, la cui detenzione è attualmente considerata reato al pari dello spaccio.

Ad anticipare le intenzioni di maggioranza e governo è Civico 10 che dà conto degli sviluppi del gruppo di lavoro - già operativo dal 2006, ma i cui compiti sono stati recentemente estesi - incaricato di studiare una nuova regolamentazione sulla coltivazione, trasformazione e sull'uso della cannabis in diversi settori.
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Da OPENPOLIS Legge di bilancio | Governo giallo-verde

LEGGE DI BILANCIO 2020: SI AVVICINANO LE PRIME SCADENZE
La scorsa legge di bilancio è stata riscritta alla fine di difficilissime trattative con l'Europa. La fretta dettata dalle scadenze non ha permesso a deputati e senatori di analizzare i contenuti del testo prima dell'approvazione. I tempi di discussione sono stati compressi a tal punto da privare il parlamento del suo potere principale.
secondi, il tempo disponibile per l’esame di ogni comma della scorsa legge di bilancio in commissione al senato.
La manovra è il fondamentale strumento con cui viene approvato il bilancio dello stato per gli anni successivi. Con l'inizio del nuovo ciclo di bilancio, chiediamo al governo di rispettare procedure e scadenze.
Di cosa ci siamo occupati le scorse settimane:
Come funziona il ciclo di bilancio - Il percorso che porta all'approvazione del bilancio dello stato è molto complesso e occupa quasi tutto l'anno, coinvolgendo diversi attori e istituzioni. Leggi
Di Maio e Salvini abusano delle missioni - Siti istituzionali per pubblicizzare eventi elettorali e missioni parlamentari per fare comizi. Comportamenti inopportuni dei due leader politici di 5stelle e LegaLeggi

16 febbraio 2019

TAV, politica e lotta partigiana

di Vincenzo Olita

Era il marzo del 2013 quando nell'introduzione all'undicesimo Rapporto sulle liberalizzazioni scrivevo: "Ad uno sguardo sommario potrebbe sembrare poco ortodossa, rispetto ad una visione liberale, la nostra posizione espressa sulla realizzazione dell’Alta velocità Torino-Lione. Ma così non è. Certamente, la modernizzazione del Paese passa anche attraverso nuove infrastrutture, ma non può non essere conseguente a scelte razionali che scaturiscano da valutazioni tecniche ed economiche. E sono proprio quest’ultime a sostanziare la posizione anti Tav di un movimento di cultura liberale qual è Società Libera. Non è quindi una posizione da NIMBY o genericamente ambientalista, ma una ponderazione accorta di dati, quali il volume di traffico previsto, la non necessità di una nuova interconnessione con la Francia - si noti che oggi esistono solo tre coppie di convogli giornalieri tra Milano e Parigi, oltretutto, assicurati dalle ferrovie francesi."

Infatti è tale il traffico passeggeri da e per la Francia, via Modane, che le Ferrovie italiane non prevedono nessun collegamento, i Tgv utilizzati dalle ferrovie francesi sulla tratta Milano Parigi impiegano 4 ore e 15 minuti per percorrere 520 Km in territorio francese e 3,05 ore per 202 KM da Milano al confine di Modane. Il Tgv in partenza da Milano Porta Garibaldi alle 6,00 impiega 1 ora e 37 per arrivare a Torino P.ta Susa, a fronte dei 45 minuti di un Frecciarossa su servizio interno. Come mai? Semplice, non si ritiene di far viaggiare un convoglio internazionale sulla linea ad Alta velocità, sprecando in tal modo 52 minuti su un primo tratto di 127 Km, così come si effettua un solo collegamento giornaliero diretto con Tgv tra Torino e Lione.

Contemporaneamente la politica proclama il suo impegno a non isolare il Paese ed insiste  per la realizzazione di una galleria di 57 Km tra Susa e Saint-Jean de Maurienne,in effetti in questo consiste la realizzazione della Tav Torino Lione, considerando che la Francia dalla galleria di St. Jean a Lione non prevede la realizzazione di alcuna nuova linea. La credenza diffusa è che il nuovo collegamento internazionale interessi 235 Km ferroviari del paneuropeo corridoio V Lisbona Kiev, ma così non è.

Mentre il dibattito politico oscilla tra mito e realtà, del corridoio resta solo la pomposità della sua stessa definizione, considerato che il Portogallo da anni ha rinunciato al progetto, la Spagna ha dato priorità al trasporto passeggeri su tratte nazionali e al di là di Trieste non vi è traccia del corridoio.
In effetti la scelta di realizzare o meno la Tav attiene solo alla competizione politica tra minoranza e maggioranza e all'interno di questa tra Lega e 5Stelle, in tutti i casi la quasi totalità degli attori in campo si affida e utilizza convinzioni utili e funzionali alla propria appartenenza partitica.

Società Libera, quanto mai distante da simili approcci, abbiamo iniziato ad esprimere questa posizione ben prima dell'arrivo dei 5Stelle in Parlamento, ritiene che l'Italia abbia necessità di infrastrutture grandi e piccole: si pensi solo alla drammatica condizione dei nostri ospedali, delle nostre carceri, delle nostre scuole, del nostro dissesto idrogeologico, per poter rincorrere un obsoleto progetto frutto di una gigantesca visione paneuropea.   

L'Italia, come sistema ferroviario, non è affatto isolata sul versante alpino francese, basterebbe apportare dei miglioramenti strutturali al tratto Saint-Jean de Maurienne-Oulx. Certamente la sola revisione del tracciato esistente non assicurerebbe un gran livello occupazionale, né particolari fatturati per imprese specializzate nel settore, ma la valutazione dei due parametri andrebbe estesa alla parcellizzazione di attività lavorative sull'intero territorio nazionale.

 In sintesi, il Paese dovrebbe auspicare il potenziamento di una infrastruttura esistente e l'utilizzo di qualche miliardo di euro per grandi e piccole opere tese alla modernizzazione della nostra quotidianità; l'isolamento sarebbe solo quello di madamine e dei militanti no Tav, in cerca di visibilità politica, e della dirigenza dei due fronti schierata partigianamente a favore o contro senza neppur valutare a fondo le rispettive soluzioni, in molti casi senza neppure conoscere le condizioni geosituazionali.

da Società Libera online
Anno XIX - n. 388 - 14 febbraio 2019

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