Le donne cambiano la Storia, cambiamo i libri di Storia.

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LE DONNE CAMBIANO LA STORIA, CAMBIAMO I LIBRI DI STORIA
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12 febbraio 2014

La calunnia rinnovata del sangue




Cari amici,
gli ebrei, lo sapete, avevano in passato l'abitudine di uccidere e torturare dei bambini per trarne il sangue con cui impastavano il pane azzimo. Qualche volta, invece che torturare i bambini, lo facevano con l'ostia consacrata e anche lì ne usciva abbondantemente del sangue. Nessuna meraviglia in questo accostamento, dato che sia i bambini che l'ostia sono sostituti di Gesù, che gli ebrei avevano ucciso e odiavano. Questo li rendeva odiosissimi e meritevoli di una punizione metafisica (la perdita dell'elezione e della patria, l'erranza, la dannazione) e di molte punizioni concrete (il ghetto, il segno, le espulsioni, le stragi). Così almeno raccontavano le cose teologi e preti, frati predicatori e inquisitori.
E' la calunnia del sangue, che si diffuse come un'epidemia a partire dal XII secolo (http://en.wikipedia.org/wiki/William_of_Norwich) e che colpì gli ebrei con mille episodi in tutt'Europa e anche nei paesi islamici fino agli ultimi processi di pochi decenni fa.  Chi conosceva anche vagamente la Torah (come anche i preti avrebbero dovuto) ha sempre negato non solo i singoli episodi, ma anche la loro stessa possibilità, spiegando che la legge religiosa ebraica proibisce di uccidere, di praticare l'antropofagia, e  di usare nell'alimentazione il sangue anche animale, tant'è vero che la carne kasher viene sempre trattata per estrarne ogni traccia di sangue: non vi sono sanguinacci o bistecche al sangue nella cucina ebraica, vi è un vero e proprio orrore del liquido che per la Torah "è la vita". Ma queste spiegazioni non sono bastate e la persecuzione con questo pretesto contro l'intero popolo ebraico non si è mai arrestata. Di tanto in tanto, magari dopo molto tempo, l'infondatezza delle accuse fu riconosciuta. Accadde così col caso di Simonino da Trento, in cui la Chiesa riconobbe che gli ebrei non c'entravano con l'omicidio di un ragazzino ucciso nel 1475 e ne proibì il culto (http://it.wikipedia.org/wiki/Simonino_di_Trento), e anche "il mese scorso durante una cerimonia a Glatigny, paese nel nord est della Francia, è stata riabilitata la memoria di un umile commerciante ebreo: Raphael Levy nel 1670 venne processato e condannato al rogo con l'accusa di aver ucciso il piccolo Didier Le Moyne, un bambino di tre anni i cui resti vennero ritrovati in un bosco sbranati dalle fiere". (http://80.241.231.25/ucei/Viewer.aspx?ID=2014020417560480). In casi più recenti l'indignazione dell'intera comunità internazionale non impedì la strage, come a Damasco nel 1840 (http://en.wikipedia.org/wiki/Damascus_affair). E' rimasto però profondamente radicato nell'inconscio collettivo l'idea dell'ebreo "deicida", "usuraio" e magari assassino di bambini. Qualunque persona perbene negherà di pensare una cosa del genere, ma le dinamiche sociali agiscono spesso nell'inconscio e nell'inconscio possono essere sfruttate.
Vale la pena di rievocare questi fatti terribili, e non solo perché non sono lontani e la narrazione della calunnia viene riprodotta negli ambienti antisemiti, sia neonazisti, sia cattolici integralisti, sia islamici. Il fatto è che la calunnia ha la sua variante moderna, che riguarda invece che le comunità ebraiche lo Stato di Israele, invece dei bambini cristiani quelli arabi, invece dei motivi religiosi quelli politici o economici (l'"usura"). Qualcuno ricorderà la campagna montata nel 2009 da un giornalista del giornale svedese Aftonbladet sulla calunnia per cui l'esercito israeliano sfrutterebbe gli organi interni dei nemici uccisi 
O la storia che nell'operazione Piombo fuso Israele avesse ucciso sostanzialmente bambini, come se avesse mirato a loro e non ai terroristi di Hamas. Inutile dirvi che si tratta di calunnie, dimostrate poi totalmente false.
Ora la campagna è ricominciata. Si tratta questa volta di bambini che sarebbero imprigionati e torturati dai servizi di sicurezza israeliani. Trovate qui (in un sito, ahimé, tenuto dai cattolici di Pax Christi, specializzati in calunnie antisraelianehttp://www.bocchescucite.org/israele-lorrore-del-lager-per-minorenni-palestinesi-le-testimonianze-dal-the-guardian/), la versione italiana della storia di un carcere che sarebbe dedito a queste pratiche e di una cella di due metri per uno dove dei bambini sarebbero tenuti per mesi. La fonte è un filmato del giornale inglese Guardian, forse il più accanito nemico di Israele nella stampa europea, peggio addirittura del nostro Manifesto (http://www.theguardian.com/world/video/2012/jan/23/cell36-aljalame-prison-israel-solitary-confinement-palestinian-children). Ma anche l'articolo del Guardian ha una fonte, una Ong chiamata "Defence for Children International – Palestine Section", che risulta strettamente legata a varie organizzazion e terroriste, come il  Popular Front for the Liberation of Palestine (PFLP). Insomma, si tratta di pura propaganda palestinista, come mostra "Honest reporting" in questo articolo (http://honestreporting.com/guardian-report-misses-the-real-child-abuse/). E' interessante notare che il Guardian, contro ogni correttezza giornalistica, si è guardato bene dal pubblicare l'articolata smentita dell'agenzia israeliana accusata di maltrattamenti. La potete leggere qui (http://honestreporting.com/guardian-report-misses-the-real-child-abuse-2/). 

Bambini-guerriglieri di Hamas
Non si tratta affatto di un episodio isolato. C'è un'intera campagna in corso per dimostrare che Israele imprigiona, tortura, ammazza i bambini, che ha come suo epicentro l'Onu. Ne trovate una ricostruzione in italiano qui:http://www.focusonisrael.org/2013/07/02/israele-onu-abusi-sui-minori-bambini/. Il problema non è solo l'evidente falsità di queste accuse, il fatto che esse ignorano il vero abuso dei bambini palestinesi che viene fatto da chi li incita ad atti di violenza, li obbliga all'addestramento militare, li sfrutta per provocare i soldati israeliani o per cercare di ferire e possibilmente ammazzare gli "ebrei" (http://elderofziyon.blogspot.it/2013/03/video-of-those-hebron-kids-arrested-on.htmlhttp://www.youtube.com/watch?v=kbz1kdn8CSk&feature=youtu.be,  http://bugiedallegambelunghe.wordpress.com/2013/04/02/lancio-di-pietre-so-criaturi/  ).

Il punto è che questa propaganda funziona ridestando antichi fantasmi antisemiti, evocando senza nominarla la calunnia del sangue: Israele oggi viene rappresentato come gli ebrei una volta. Anzi, nel corto circuito della propaganda diretta non all'Occidente ma direttamente al pubblico arabo, non si parla quasi mai di Israele, ma sempre di ebrei: http://www.youtube.com/watch?v=aYiK1JQ9AVc. La falsità è la stessa, il pregiudizio il medesimo, il carattere diffamatorio perfettamente analogo. Questo è il problema che dovrebbero porsi le persone oneste e sinceramente "progressiste" che per amore degli oppressi si schierano con organizzazioni razziste, intolleranti, antifemministe, di ideologia medievale (come Hamas, Fatah e tante altre) contro il democratico Israele. Dovrebbero cercare di capire che stanno ripetendo il gesto degli inquisitori che bruciavano gli ebrei sulla base della calunnia del sangue.
  

Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli

23 gennaio 2014

Arik Sharon: chi è stato costui ?


12 gennaio 2014  Il Leone è morto

Commento di Deborah Fait



Mi piace immaginarlo uscire dall’involucro del suo corpo distrutto da otto anni di malattia e mettersi a camminare col suo passo pesante, leggermente dondolante , a testa alta, il solito sorriso un po’ ironico, verso il paradiso dei Grandi. 
Arik Sharon, Melech Israel, il Re di Israele, e’ morto, il suo Popolo lo piangera’ e lo rimpiangera’ , ci mancheranno la sua brillante intelligenza, la sua simpatia, il suo coraggio indomito e il suo amore appassionato per Israele, lo piangeremo consapevoli che uomini come lui nascono sempre piu’ raramente e che sionisti orgogliosi, preziosi e audaci come Lui sono sempre piu’ introvabili.


 Sharon con i suoi soldati

Ariel Sharon ha salvato Israele quando, nel 1973, disobbedendo agli ordini dei suoi superiori e rischiando la Corte Marziale, decise di entrare in territorio egiziano convinto che Israele doveva smettere di difendersi per incominciare ad attaccare il nemico.


Sharon con Dayan

Questa azione coraggiosa determino’ la guerra , l’esercito egiziano fu circondato e disperso e, da quel momento, ebbe inizio il trionfo di Israele nella guerra del Kippur. Fu in quei giorni che circolava in Israele la battuta detta con un senso di sollievo e col solito humor ebraico dissacrante, dopo la grande paura della distruzione del Paese promessa dagli arabi :” Visitate Israele e le sue Piramidi”. Da quel momento i Paesi arabi, consapevoli che mai avrebbero potuto battere Israele in guerra, si dedicarono alla propaganda, alla delegittimizione, alla demonizzazione dello stato ebraico e al terrorismo.

I loro sforzi vennero premiati nel 1975 quando l’ONU paragono’ il Sionismo al razzismo e gli arabi decisero di usare i cosiddetti “palestinesi” come arma sicura portando il mondo a considerare Israele paese coloniale, gli israeliani aggressori e i palestinisti vittime.

Davanti al Kotel

ma dopo la preghiera le armi

Questa fu l’arma vincente degli arabi, incapaci di combattere lealmente, abituati culturalmente alla menzogna e all’imbroglio, che li porto’ a conquistare le simpatie del mondo occidentale e a ridurre Israele a reietto e paria, l’Ebreo del mondo contro cui riversare odio e rabbia.

Non potendo distruggere il coraggio e il valore dello stato ebraico, gli arabi e i loro soci occidentali hanno voluto e stanno ancora tentando di distruggerne la credibilita’ e il diritto storico e politico di vivere in Erez Israel.

Nel 1982 , per combattere le bande palestiniste che da anni colpivano Israele dal Libano, Sharon, allora Ministro della Difesa, entro’ nel Paese per creare una linea di sicurezza per Israele e fu allora che ebbe inizio la sua demonizzazione da parte dell’Europa e delle sinistre internazionali, quando non riusci’ ad impedire la strage di Sabra e Chatila da parte dei falangisti cristiano maroniti entrati nei campi per distruggere i palestinesi che avevano fatto scempio dell’intero Libano, assassinado ache il premier cristiano Gemayel.

Il mondo se la prese con Sharon, Israele divenne “nazista”, i veri assassini non furono mai nominati e regolarmente ogni anno da allora, in settembre, il letame dell mondo, pacifinti in testa, commemorano Sabra e Chatila demonizzando Israele e criminalizzando Ariel Sharon.

Non si contano le vignette che lo raffigurano mentre mangia bambini palestinesi che divertono tanto chi non e’ nemmeno degno di pronunciarne il nome. Nel 2001 Sharon divenne Primo Ministro e, nel 2002, dopo che il terrorismo palestinista aveva ammazzato quasi 200 civili israeliani in pochi mesi, Sharon decise il contrattacco e entro’ nei territori detti “palestinesi” nel tentativo di calmare la situazione.

L’offensiva militare e la costruzione della barriera difensiva salvarono Israele da decine di attentati al giorno, salvarono i nostri figli dalla morte e gli israeliani dal pericolo di scoraggiarsi dopo 60 anni di guerra , di tentativi di pacificazione falliti miseramente e dolorosamente nel sangue ebraico. Israele non celebra mai le proprie vittorie ( a differenza dei Paesi arabi, che celebrano con enormi parate le proprie sconfitte travestite da vittorie, a dimostrazione di come il fanatismo renda stupidi), ma l’aver vinto il terrorismo seriale di Arafat e’ stata una delle cose piu’ grandi che Sharon sia riuscito a fare.

Questo gli guadagno’ l’odio del mondo intero che, insieme agli arabi, si scateno’ una volta di piu’ contro Israele. Nel 2005 Sharon, col zigzagare tipico del pragmatismo sionista....” cogli arabi e’ impossibile fare la pace ma noi israeliani tenteremo sempre”.... decise di staccare Israele dalla Striscia di Gaza, portando via dalle loro case, dal loro lavoro, dalla loro vita 10.000 israeliani.

Fu per Israele un periodo molto difficile e confuso. Chi era d’accordo, chi si opponeva, chi non sapeva da che parte stare. Israele era “invaso” da nastri arancioni e azzurri legati alle macchine, alle borse delle donne, ai manubri delle biciclette dei giovani, alle carrozzelle dei bambini, ai balconi delle case. L’arancione era il colore di chi si opponeva all’uscita da Gaza , l’azzurro era di chi era d’accordo. Gli indecisi avevano sia il nastro arancio che quello azzurro. Non sapevamo davvero cosa pensare, speravamo nella pace, temevamo il fallimento ma quando abbiamo visto i soldati piangere abbracciando quegli ebrei che dovevano portare via, tutta Israele e’ scoppiata in un singhiozzo disperato.

Niente piu’ pro e contro, tutti uniti nel dolore per quei fratelli portati via da un esercito in lacrime che li abbracciava e li accarezzava. Quando abbiamo visto i palestinisti entrare per bruciare tutto quello che era in piedi, le serre con le coltivazioni che Israele esportava in tutto il mondo, gli edifici rimasti, guardavamo increduli, con la gola chiusa, quello scempio compiuto da gente barbara, priva di ogni barlume di civilta’ e di intelligenza.

Ma come! Eravamo usciti, avevamo portato via ogni ebreo, persino i morti dei cimiteri, per dare ai palestinisti il modo di incominciare a costruire lo stato che dicevano di volere e loro distruggevano tutto, spianavano tutto per mettere al posto delle serre distrutte e delle case, le batterie di missili per colpire Israele piu’ da vicino.

Forse sbagliero’, forse sarebbe accaduto ugualmente, ma nessuno mi leva dalla testa che l’uscita dalla Striscia e l’aver capito che i palestinisti volevano solo morte, terrorismo e arrivare a distruggere Israele e che il sacrificio non era servito a niente , deve aver distrutto il vecchio Leone.
L’anno dopo fu colpito da due ictus, il secondo fu fatale.


Il vecchio Leone e’ morto, se n’e’ andato in silenzio nel paradiso dei Grandi. Shalom Arik Sharon, Melech Israel, nessuno mai ti dimentichera’.

Deborah Fait

http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

10 dicembre 2013

Sposare' bambine, rapire soldati e costruire case: che cosa è più grave?

26.11.2013 'Sposare' bambine, rapire soldati e costruire case: che cosa è più grave?
Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli

Testata: Informazione Corretta
Data: 26 novembre 2013
Pagina: 1
Autore: Ugo Volli
Titolo: «'Sposare' bambine, rapire soldati e costruire case: che cosa è più grave?»
“Sposare” bambine, rapire soldati e costruire case: che cosa è più grave?Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli
Obama a Israele : "Cerca di vedere la situazione dal punto di vista del serpente..."

Cari amici,
avete letto che Obama ha organizzato una lunga trattativa segreta con l'Iran ben prima dell'elezione di Rohani e dei colloqui di Ginevra? Trattava con loro segretamente con inviati personali spediti nell'Oman quando ancora il presidente iraniano era quel simpaticone di Ahmadinejad, prima ancora della sua rielezione... diplomazia parallela, di cui non solo non aveva informato gli alleati Israele e Arabia Saudita – ma fin qui, un potrebbe dire, è normale, sono alleati, aveva deciso di mollarli, gli alleati si cambiano quando non servono più. E però non aveva informato il congresso e neppure il suo elettorato durante la campagna elettorale, il che in democrazia è un tantino più grave. L'uomo è profondamente sleale, ha una mentalità complottista da Nixon, anche se sembra più sorridente e solare. Mente volentieri, si vendica dei suoi nemici appena può, bada agli interessi della sua fazione e non a quelli del suo paese, persegue un programma politico che non rivela mai e non discute, anche per non renderne ragione visto che è contrario al pensiero della maggioranza del Congresso, come nel caso di Israele. E' davvero pericoloso.

Anche perché è spregiudicato, manca completamente di principi. Dice di essere favorevole alla pace e ai diritti, in particolare degli oppressi. Ma con i suoi accordi legittima un dittatore dalle mani sporche di sangue come Assad e un regime anche peggiore come quello degli ayatollah. Che continua a impiccare la gente, anzi è uno dei concorrenti al primato mondiale delle esecuzioni capitali. Trova simpatico Rohani che appena eletto ha firmato una legge che autorizza il “matrimonio” fra genitori e figlie adottive di tredici anni ( http://louyehi.wordpress.com/2013/10/06/les-monstres-au-pouvoir-en-iran-nont-aucune-limite-dans-la-perversion-rohani-instaure-le-mariage-donc-le-viol-autorise-entre-un-pere-et-sa-fille-adoptive-de-13-ans/ ). Si potrebbe andare avanti a lungo, ma non continuo, perché in fondo che cosa sia l'Iran lo sanno tutti, o almeno lo sapevano fino a qualche mese fa e le cose non sono affatto cambiate. Bisogna pensare che molto probabilmente il problema iraniano starà fermo nei prossimi mesi. Obama e Khamenei hanno ottenuto quel che volevano e non è conveniente per nessuno dei due fare mosse avventate.
Il punto successivo per Israele ora è l'Autorità Palestinese. Avendo messo a posto la faccenda dell'atomica iraniana, naturalmente  a modo suo, il modo di chi sostiene di pulire la casa spazzando la sporcizia sotto il tappeto, ora Obama avrà la sua priorità mediorientale nelle “trattative di pace”; fra l'altro un'ottima via per cercare di tenere sotto ricatto Israele, frenando la sua opposizione all' ”accordo” iraniano (che fra parentesi non è un trattato, non ha alcuna forma giuridica vincolante: http://www.menapress.org/il-n-y-a-pas-eu-d-accord-avec-l-iran-info-022411-13.html ).

Anche dei palestinisti sappiamo molte cose, ma c'è una pressione molto più forte a estrarne una parte “buona”, che sarebbe rappresentata da quella figura un po' da Babbo Natale in pensione che appare (senza esserlo) Mahmoud Abbas. Il quale, ve lo ricordo, oltre a fare di mestiere il presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese (che lui, montatosi la testa per il voto dell'Onu dell'anno scorso, adesso chiama “Stato della Palestina”o  tout court “Palestina”) è anche il presidente dell'OLP (Organizzazione per la Liberazione della Palestina), che sarebbe il vero proprietario del marchio, l'entità con cui Rabin concluse gli accordi di Oslo, e soprattutto della sua fazione maggioritaria, Al Fatah, la quale ha sua volta ha un comitato centrale e un ramo militare, la Brigata dei Martiri di al-Aqsa (Katāʾib Shuhadāʾ al-Aqsā ), la quale, guarda un po', è nella lista ufficiale americana delle delle organizzazioni terroriste. Dunque abbiamo una catena: a un'estremità il buon Babbo Natale, amante della pace e solo dispiaciuto dell'ostinazione israeliana a non volerla, e dall'altra i Tanzim e i “martiri”, che praticavano e praticano ancora il terrorismo. Solo che gli anelli della catena sono spesso le stesse persone, sicché le varie sigle sono maschere e alibi.

Perché vi racconto tutte queste cose? Intanto perché è giusto saperle, spiegano concretamente come funziona la tattica palestinista del salame che si affetta poco a poco. Ma anche perché vorrei pregarvi di guardare questo video: http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=tfKM7VR_kKE. E' apparso, badate bene sul sito Facebook di Al Fatah, organizzazione presieduta dal nostra Babbo natale. Vi si spiega che l'organizzazione ha in pratica lo stesso programma di Hamas: rapire soldati israeliani, mandare missili ben dentro il territorio di Israele, distruggere “l'occupazione” col terrorismo (http://palwatch.org/main.aspx?fi=157&doc_id=10231 ). Con questi bei tipini allegri l'amministrazione Obama vorrebbe che si facesse la pace. Sempre che il fatto che Israele progetti di costruire case per le famiglie al di là della linea armistiziale del '49 non rovini le trattative. Il segretario di stato americano Kerry ha spiegato che considera le costruzioni “illegittime” (una valutazione politica; non ha osato dire “illegali”, il che sarebbe palesamente infondato sul piano giuridico); ma non ha dato valutazione sull'intenzione dei suoi interlocutori arabi di rapire soldati e ammazzare civili: dal che si deduce che forse ai suoi occhi, ma certamente a quelli dei membri di Al Fatah è molto più grave costruire una casa ebraica che ammazzare una persona ebrea. Anzi, diciamo pure che per loro ammazzare gli ebrei è un merito. Niente di nuovo sotto il sole, la pensavano così anche in Germania una settantina d'anni fa. Ma nessuno chiedeva agli ebrei allora di essere d'accordo e non chiamavano Auschwitz “pace”. Anche l'onestà linguistica certe volte è rivoluzionaria.
Ugo Volli

http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

25 novembre 2013

Li abbiamo mandati noi


Dove vanno a finire una bella fetta dei nostri denari ? Leggete e stupitevi.
AMg
da Cartoline da Eurabia

 Li abbiamo mandati noi
Cari amici,
Permettetemi di chiamarvi a giudicare una causa giuridica. Idealmente, non preoccupatevi, lo so anch'io che di questi tempi è meglio non pestare i piedi ai giudici, neanche un pochino. E comunque, tranquillizzatevi, è solo un esempio astratto, il caso concreto che vi esporrò dopo è fuori dalla giurisdizione italiana. Dunque immaginate un assassino. Chessò, quello che ha ammazzato Borsellino, o chi ha assassinato il neonato a Cogne un po' d'anni fa. Un assassinio vergognoso, senza pietà, ai danni di gente disarmata.
Ora immaginate che questo assassino sia finanziato da qualcuno, o meglio da qualche entità politica o economica: un'impresa, un partito, addirittura uno stato estero.
Tutti i santi mesi al criminale, reo confesso, arriva uno stipendio.
Un compenso scaglionato secondo categorie: quanto più lunga la condanna, dunque quanto più grave il crimine, tanto più pesante la busta paga.
Perché sì, il nostro partito politico o stato estero non finanzia solo un assassino, ma tutti: l'assassino di Borsellino e quello di Falcone e quello di Alessandrini, tutti i mafiosi nei carceri italiani.
Quando poi per qualche motivo, come un'amnistia o altro, i criminali escono, l'organizzazione (politica, non di beneficenza) gli fa tantissimi festeggiamenti e regala loro una bella buonuscita, diciamo tanto da comprarsi una buona casa. E naturalmente continua a pagare loro un fisso: diciamo che non è più lo stipendio ma la pensione.
Se muoiono dedica loro piazze, tornei di calcio, scuole.
Bella idea, no, vivere al numero 23 della via "assassino di Borsellino" e mandare i vostri figli nella scuola "bombarolo di Bologna", magari affacciata su una piazza dedicata a Priebke?
Bene, la domanda giuridica che voglio farvi è questa: come bisognerebbe qualificare i rapporti di questa impresa o partito o stato estero coi criminali cui non fa un'elemosina casuale, ma che tratta da dipendenti veri e propri?
Vi sembra un indizio sufficiente per pensare che sia il mandante delle loro imprese? E se non proprio il mandante, almeno un concorso, un'associazione a delinquere vogliamo dargliela? Pensate se si scoprisse che l'Urss ha pagato lautamente le carceri di Curcio e Gallinari o l'Argentina quelle di Tuti e Concutelli. Oppure che sono stati i partiti di estrema sinistra e destra, rispettivamente. O una multinazionale dell'auto, interessata a destabilizzare i concorrenti italiani...
Che direste, le condannereste per complicità o no?
Be' devo dirvelo, io li condannerei. Perché se gli hanno dato i soldi dopo l'arresto, è probabile che li avessero a libro paga anche prima. Perché hanno dato un esempio, hanno mostrato che la via del crimine è conveniente. Perché insomma quel sangue che hanno sparso gli assassini a loro conviene.
Avete forse capito dove vado a parare.
In Italia queste cose non sono accadute (anche se c'era un'associazione regolarmente finanziata da celebri artisti, che "soccorreva" gli assassini in carcere, purché la loro anima rigorosamente di color rosso).
Ma altrove succede, eccome. Vi dirò di più, ne abbiamo colpa anche noi, perché i soldi che l'entità politica in questione distribuisce agli assassini vengono in ultima istanza dalle nostre tasse: siamo noi che paghiamo gli assassini, grazie a generose donazioni del nostro Stato e della nostra unione europea, che anche in tempi di difficoltà non ha tagliato questo finanziamento agli assassini.

L'entità politica (o forse piuttosto criminale, decidete voi) in questione si chiama Autorità Palestinese. Essa finanzia tutti, ma proprio tutti i detenuti arabi nelle carceri israeliane, non importa se abbiano ammazzato bambini o anziani, devastato matrimoni o bar; anzi, più è grave il crimine, maggiore la busta paga. Gli stipendi, a quanto pare, vanno dai 1500 dollari ai 3000 al mese, diciamo 2000 in media, che nei territori sotto il suo controllo sono un sacco di soli. Fanno 24.000 euro all'anno: moltiplicate per i 6000 terroristi arrestati e condannati che stanno nelle carceri israeliane. Il totale è poco meno di 150 milioni di euro l'anno. E' vero che l'Autorità incassa qualche miliardo di euro l'anno di aiuti allo sviluppo, ma capite bene che questa cifra, oltre a pagare i detenuti, debba servire a finanziare i terroristi in attività, di tutte le bande (il 40%, si dice, va a Gaza, cioè a Hamas).
E naturalmente anche ad arricchire i dirigenti palestinesi. Il tesoretto di Arafat, rimasto a moglie e figlia, si misurava in decine di miliardi (di euro) e i bene informati dicono che il suo successore o i figli di lui abbiano ormai pareggiato il conto.
Ma poi ci sono i vicecapi, gli aiuti, i portaborse, la solita famelica burocrazia delle dittature. E però in tanto bisogno che pure fa dell'ANP il peggior stato mendicante del pianeta, anche se il più finanziato procapite (da noi, dall'America, poco dei fratelli paesi arabi che sanno dove finirebbero le loro generose donazioni), il sangue non è acqua. Voglio dire il sangue versato.
Avete certamente sentito parlare degli assassini che Israele ha dovuto liberare per il dubbio privilegio di far sedere Tzipi Livni allo stesso tavolo con Erekat (il negoziatore palestinese che si dimette una settimana sì e l'altra pure "per protesta": contro Israele, naturalmente, con cui pure dovrebbe fare la pace - http://www.jpost.com/Diplomacy-and-Politics/Abbas-pleads-with-Erekat-to-stay-on-as-top-peace-negotiator-331972
  In realtà il ricatto non l'ha fatto l'ANP, che conta come il due di picche, e che comunque non si sogna affatto di fare la pace, ponendo condizioni impossibili http://www.israelnationalnews.com/News/News.aspx/174161#.UopiGsRWzLQ ma Obama.

A Obama è stata regalata la libertà di 50 assassini, finora. Con che ricatti li ha ottenuti non sappiamo, ma possiamo immaginare. Il problema è perché li volesse liberi, quando nel suo paese sarebbero stati tutti arrostiti sulla sedia elettrica. Su questo possiamo solo sbizzarrirci a immaginare.
Bene, a tutti gli assassini liberati, l'Anp ha regalato tanti cioccolatini, danze e pacche sulle spalle.
Ma soprattutto un bell'assegno di 50 mila dollari ciascuno http://www.breakingisraelnews.com/palestinian-authority-rewards-released-terrorists-50000/ , quel che basta da quelle parti per comprarsi un bel pezzo di terra e una casa. E naturalmente ha promesso di continuare a versar loro lo stipendio vita natural durante  http://www.jpost.com/Diplomacy-and-Politics/Palestinians-shower-freed-prisoners-with-handsome-cash-payments-perks-332078

In conclusione, ditemi voi, sulla base del ragionamento fatto all'inizio: l'Anp è o non è responsabile di questi assassini? E' o non è complice? A voi l'ardua sentenza.
Muhammad Abbas ha già risposto, dicendo con orgoglio (l'orgoglio dei terroristi) in un filmato che ho anche pubblicato in un'altra cartolina:
"Li abbiamo mandati noi".

Ugo Volli

http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90