Tra 5 giorni finirà il terzo trimestre dell'anno e per ora sono state completate solo 2 scadenze europee del piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) sulle 6 previste per il periodo luglio-settembre. Questo è ciò che emerge dal nostro monitoraggio su OpenPNRR - aggiornato al 14 settembre scorso - da cui risultano anche 11 interventi ancora da conseguire relativi alla prima metà dell'anno. Nonostante ciò il governo ha inviato la richiesta per la quarta rata venerdì scorso.
L'esecutivo non sembra preoccupato né dei ritardi né della verifica delle istituzioni Ue. Da un lato, punta a farsi approvare la proposta di revisione complessiva del Pnrr, che dovrebbe in un certo senso facilitarne la realizzazione. Dall'altro, è consapevole del quadro sempre più politico e meno tecnico in cui si svolge la partita con Bruxelles. Tuttavia, almeno formalmente, i meccanismi di verifica sull'attuazione del piano sono ancora validi e finché le modifiche all'agenda italiana non vengono approvate, resta in vigore il Pnrr attuale.
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