Leggete con attenzione.
Personalmente condivido sia il metodo che il merito della proposta descritta qui sotto, in cui l' autore spiega dettagliatamente un modo LEGALE, ECONOMICAMENTE ACCETTABILE , e sopra tutto UMANO, per affrontare degnamente la "questione emigrazione ".
AMg
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AIUTARLI A CASA LORO.
L'errore che fate tutti, nessuno escluso, é di considerare le fughe dal proprio Paese qualcosa che può avvenire SOLO in quel modo: su un gommone!
Eppure vivete nel XXI secolo e ormai da quasi un ventennio!
Se questi afroasiatici hanno deciso in massa di venire in Europa, verranno, verranno comunque.
Si potrà rallentare il flusso, si potranno rimpatriare, ma continueranno a venire: se rendi più difficile una cosa, la rendi più appetibile.
Da anni spiego che vanno aperti uffici Alitalia/Ministero Interni in ogni città fornita di aeroporto internazionale e situata in zone vicine o facilmente raggiungibili dalle zone di partenza dei flussi.
Il migrante si reca negli uffici, compra un charter Alitalia con biglietto A/R, versa il contante che ha preventivato per gli scafisti, una cifra congrua, su un conto bancario on line italiano, esigibile SOLO in Italia.
Poi sale su un comodo volo per la città italiana prescelta.
Arriva e attiva il suo conto solo dopo essere passato ad ottenere un permesso di soggiorno temporaneo per cercare lavoro se é migrante economico.
Oppure chiede aiuto come profugo, ma come tale perde il proprio denaro e va a carico dello Stato fino a fine emergenza nel luogo da cui proviene.
Chi invece decide di dichiararsi migrante in cerca di lavoro, viene autorizzato ad usare I propri soldi per un periodo congruo, utile a trovare soluzioni di sopravvivenza autonome.
Quindi spende liberamente I suoi soldi, in affitti, in supermarket, in vestiario.
E cerca lavoro.
Al termine del periodo concesso ha già un biglietto di ritorno aereo già pagato, può rifare la trafila quante volte vuole, se raggranella il contante necessario.
Questo per me é AIUTARLI DA LORO
Claudio Maria Mori
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