- NON MI RIESCE proprio di .NON INDIGNARMI per esser costretta a con-VIVERE con persone di questo genere qui sotto, gente che dovrebbe invece aiutare chi si trova in difficoltà, e invece...
Azioni che stridono orribilmente con la Costituzione, legge fondamentale da costoro mai neanche letta.
Certo, vivo in un paese di analfabeti di ritorno...
Ecco qua una di queste situazioni, da Tusciaweb
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Viterbo - Squadra mobile - Così l'assistente scolastica, sospesa dalle pubbliche funzioni, si rivolgeva al 12enne disabile maltrattato
“Coglione, se tocchi il gioco ti gonfio”
Viterbo – “Coglione, se tocchi il gioco ti gonfio”. ”Ignorante. Stai fermo che ti meno”. E ancora: “Deficiente. Tonto”.
Con queste parole Pierina Burlini, 54enne di Piansano, si rivolgeva allo studente dodicenne e disabile che assisteva alla scuola media Fantappiè. La donna, dipendente di una cooperativa che si occupa del sostegno di persone portatrici di handicap, è stata sospesa dalle funzioni pubbliche. Per lei l’accusa è di maltrattamenti aggravati.
Due giorni fa, gli uomini della squadra mobile, guidati da Fabio Zampaglione, hanno dato esecuzione alla misura interdittiva emessa dal gip del tribunale di Viterbo Franca Marinelli dopo la richiesta del pm Fabrizio Tucci.
L’ordinanza nasce da un’accurata indagine scattata circa due mesi fa, dopo la segnalazione dei genitori del 12enne. In particolare, la madre ha raccontato che il figlio aveva confidato a lei e ai medici che lo seguono, fatti che l’avevano insospettita sul metodo educativo dell’assistente. Gli investigatori hanno quindi iniziato ad accertare gli episodi, avvenuti, a quanto pare, in orario scolastico.
Sono stati ascoltati prima i medici. Poi è toccato al 12enne.
Dopo le testimonianze e, di concerto con l’autorità giudiziaria, sono state posizionate delle telecamere all’interno della scuola. Le immagini riprenderebbero l’assistente mentre strattona il 12enne e gli schiaffeggia le mani. Poi gli da calci e lo apostrofa con parole tipo “Ignorante, deficiente, coglione e tonto”. Insulti il più delle volte accompagnati da immobilizzazioni, pizzichi e calci alle caviglie.
Umiliazioni continue fatte di fronte a compagni e insegnanti.
L’autorità giudiziaria ha applicato la misura per impedire il protrarsi dei maltrattamenti. Violenze aggravate dal fatto di essere state commesse nei riguardi di un minore.
Nell’ordinanza, il giudice parla “di una maggiore sensibilità del 12enne nel percepire certe situazioni, proprio perché portatore di handicap”. Ancora: “In qualità di assistente di un minore bisognoso di sostegno continuativo e costante poiché affetto da grave patologia, maltrattava, invece, il minore a lei affidato per ragioni di cura, educazione, vigilanza o custodia sottoponendolo a minacce reiterate e percosse, rimproveri costanti e quotidiani tali da intimorirlo e mantenerlo in uno stato di paura”.
Martedì scorso l’assistente è stata interrogata al tribunale di Viterbo e ha risposto fornendo la sua versione dei fatti. Sul da farsi l’avocato Fabrizio Ballarini, legale della donna, non si sbilancia.
Le indagini della squadra mobile vanno avanti per chiarire le dinamiche degli episodi avvenuti all’interno dell’aula durante le lezioni.
Non meno di tre settimane un episodio simile ha scosso la Tuscia in seguito ai fatti avvenuti nell’asilo di Monterosi che hanno portato all’arresto di una maestra di Ronciglione accusata di aver maltrattato e insultato bambini di appena tre anni.
4 aprile, 2014
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