Associazione Luca Coscioni Newsletter Numero 49 - 20 gennaio 2014
Associazione Luca Coscioni
per la libertà di ricerca scientifica
Numero 49 - 20 gennaio 2014
a cura di Carlo Troilo
Ainis: sul suicidio norme contraddittorie: “Provarci non è un reato, ma lo diventa se ti fai aiutare, se sei inchiodato a un letto come Welby”
Le proposte di Renzi sui diritti civili (a partire da ius soli e unioni omosessuali alla tedesca) incontrano la dura opposizione del Nuovo (si fa per dire) Centro Destra (Alfano, fine giurista: “Se fanno le nozze gay ce ne andiamo a gambe levate”). Ma almeno se ne discute. Nel corso della sedicesima Legislatura, per iniziativa partita dall’Associazione Luca Coscioni, dall’Associazione radicale Certi Diritti insieme con altre associazioni e con il mondo del volontariato, un comitato coordinato dal Dott. Bruno De Filippis esperto di diritto di famiglia, elaborò una complessiva riforma del libro primo del codice civile (persona e famiglia), sfociata nel DDL 2263, presentato al Senato e nel PDL 3607 presentato alla Camera. Il lavoro, destinato a disegnare il diritto di famiglia “per gli uomini e le donne del nostro tempo”, si sta dimostrando fonte di infiniti riferimenti. Michele Ainis, sul “Corriere della Sera”, fa un quadro impressionante della arretratezza dell’Italia su tutto il campo dei diritti civili e polemizza col centro destra: dice no alle riforme in nome della famiglia, ma dal 2008 ad oggi il fondo per la famiglia è passato da 346 a 31 milioni.
Primo successo dell'Associazione Coscioni: i comitati promotori delle proposte di legge di iniziativa popolare chiedono al Parlamento di metterle in discussione e modificare il regolamento per fissare tempi certi.
La riforma del regolamento passa in commissione, ma va rafforzata.
Notizie dolorose sulla eutanasia: un detenuto italiano ed uno belga, entrambi in condizioni disperate, chiedono ai rispettivi capi di Stato l’eutanasia. Su questo tema una importante presa di posizione in Francia del prof. Sicard (contrario alla eutanasia attiva) che apre pienamente al suicidio assistito. E Michele Ainis denuncia la contraddizione delle norme sul suicidio: “Provarci non è un reato, ma lo diventa se ti fai aiutare, se sei inchiodato a un letto come Welby. Dunque puoi ucciderti solo se stai bene”.
Il 75% degli spagnoli ha giudicato inopportuna la legge di Rajoy che limita drasticamente il diritto all’aborto. Anche questo problema è alla base della rimonta, nelle previsioni elettorali, dei socialisti, che superano i popolari.
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