Le donne cambiano la Storia, cambiamo i libri di Storia.

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LE DONNE CAMBIANO LA STORIA, CAMBIAMO I LIBRI DI STORIA

7 febbraio 2013

Umberto Croppi: A conti fatti: Franco Fiorito semplice vittima sacrificale

Una interessante analisi di Umberto Croppi sulla vicenda che ha innescato la prassi giudiziario - moralizzatrice dei gruppi politici regionali.
AMg

 da
http://www.huffingtonpost.it/umberto-croppi

Il gruppo dei radicali del disciolto consiglio regionale del Lazio ha diffuso la notizia di aver versato nelle casse della regione 360.000 euro, come avanzo del fondo assegnato loro per l'attività d'ufficio.
 
Credo di poter affermare che l'unico precedente risale al lontano 1995 quando il sottoscritto, capogruppo dei Verdi nello stesso ente, restituì circa dieci milioni di lire. Provo ad inquadrare il caso. La concatenazione di eventi che ha portato alle dimissioni della governatrice Polverini, precedute da quelle dell'intero gruppo consiliare del Pd, non nasce dall'intervento di un giudice (quello è venuto dopo), da un'inchiesta giornalistica, alla denuncia di un elettore indignato. No. E' stato Fiorito che, sua sponte, si è recato nella redazione di un noto giornale e, carte alla mano (carte ufficiali, pubbliche), ha spiegato come in regione vengano utilizzati i soldi assegnati ai gruppi per il proprio funzionamento.
 
Attenzione, il punto è proprio qui: non si tratta di soldi di finanziamento ai partiti ma di assegnazioni ai gruppi, che sono organi del consiglio, per consentire loro di svolgere la propria attività istituzionale a supporto del consiglio stesso. E infatti debbono essere rendicontati, per questo abbiamo ricevute e scontrini: cene, viaggi, regali, ma anche manifesti, comizi, spazi televisivi, però, non c'entrano nulla con l'attività istituzionale.
 
Grazie all'iniziativa di Fiorito si è cominciato a scoprire che ovunque (vedi inchieste sulla Lombardia, la Liguria, l'Emilia Romagna, la Campania e così è anche laddove i giudici non hanno ancora messo il naso) quella da lui adottata era prassi consolidata, condivisa, utilizzata da tutti, nessuno escluso (tranne i due radicali del Lazio), con addirittura una diffusa presunzione di legittimità.
 
Quali sono i torti del nostro eroe? Quello di averne parlato, la sua fisiognomica e un soprannome frutto della fantasia di un giornalista. Il caso si è prestato perfettamente ad alimentare un clamore che sembra costruito, con una certa dose di malafede, per distrarre l'attenzione dal magma che vi sottostà, dal vero fenomeno di dilagante e unanime malcostume. Il famoso Suv, su cui si è fatto tanta ironia, per esempio, mica ce l'ha solo lui; altri avranno una monovolume o una berlina; fa molta differenza?
 
La prova? Torniamo all'inizio. Qual è il gioco che Fiorito ha svelato? E' che i soldi destinati ai gruppi vengono utilizzati in maniera impropria. Ed è a seguito di questo che si è bruscamente interrotta la consiliatura: se ne deve dedurre che, come i 360.000 euro dei due radicali, altri gruppi abbiano in cassaforte molti soldi non ancora spesi - probabilmente milioni - e quindi non più spendibili per i fini istituzionali. Che fine hanno fatto questi soldi? Li stanno spendendo per le rispettive campagne elettorali? Se li sono spartiti? Qualsiasi eventuale uso se ne stia facendo è un uso indebito.
 
Se tutti gli altri gruppi, nel Lazio, in Lombardia, in Molise, non seguiranno l'esempio dei radicali, nell'indifferenza totale di giornalisti scandalisti ad intermittenza, di elettori moralisti a comando, di giudici strabici, significherà soltanto che non è successo nulla e qualcuno dovrà chiedere scusa al povero Fiorito che ha pagato per tutti, anzi che si è sacrificato per fare in modo che tutti gli altri continuassero a fare il proprio comodo.

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