Le donne cambiano la Storia, cambiamo i libri di Storia.

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27 aprile 2010

Cuba è lontana. Tutti agenti della CIA? - Da Notizie Radicali 26 aprile 2010

di Michele Minorita

Pur avendone parlato, non lo si è fatto, probabilmente per come la vicenda merita; e il fatto in generale se ne parli poco, non conforta; anzi…Mi riferisco al caso di Guillermo Farinas, un dissidente cubano che da ormai due mesi sta conducendo un faticoso sciopero della fame. Non solo si astiene dal cibo, ma, quando può, anche dai liquidi, e infatti il regime cubano, per quel poco che è dato sapere, lo ha sottoposto ad alimentazione forzata. Di sicuro si sa che Farinas ha subito un paio di collassi ed altrettanti ricoveri d'urgenza nell'ospedale di Santa Clara. Del caso Farinas si è occupato "Il Corriere della Sera", "Il Riformista", "Il Fatto", con un lungo articolo che ha provocato la reazione piccata del solito Gianni Minà, sempre pronto e disponibile a difendere il regime cubano; il programma radiofonico "Zapping" lo ha intervistato,e l'intervista, trascritta dal conduttore Aldo Forbice, è poi stata pubblicata su alcuni quotidiani regionali: "La Nazione", "Il Resto del Carlino", "Il Giorno", "Il Giornale di Sicilia"… In parte, dunque, la cortina del silenzio e dell'indifferenza è stata rotta; non basta.

Farinas fa sapere che cesserà lo sciopero solo se il presidente Raul Castro deciderà di liberare i 26 prigionieri politici gravemente ammalati, ed è disposto ad andare avanti ad oltranza.

Dal 1995 Farinas ha compiuto 19 scioperi della fame. Nel 2006 il dissidente ha condotto uno sciopero del cibo per 7 mesi contro la censura su Internet attuata dalle autorità castriste. All'indomani della morte del dissidente Orlando Zapata Tamayo, morto dopo 85 giorni di sciopero della fame, Farinas è stato arrestato, insieme ad altri 125 intellettuali, che sono stati interrogati e maltrattati da polizia e servizi segreti.

Farinas sostiene che con il passaggio dei poteri da Fidel al fratello Raul l'unico cambiamento è questo: Fidel considerava Cuba una sua impresa privata; Raul considera Cuba e i cubani una propria caserma privata. E la repressione è aumentata.

Raul Castro ha detto che la lotta di Farinas e di quanti gli sono a fianco, fanno parte di un complotto della CIA. E' una vecchia solfa. Da sempre chi non si schiera acriticamente con Castro e il suo regime, è bollato come agente della CIA. Così di volta in volta sono diventati agenti della CIA Jean-Paul Sartre e Simone De Beauvoir, per aver chiesto la liberazione del poeta Heberto Padilla; il comandante Hubert Matos, che lottò contro il dittatore Batista e fu compagno di lotta di Castro; e poi Eugene Ionesco, Mario Vargas Llosa, Pier Paolo Pasolini, Jorge Luis Borges, Susan Sontag, Jorge Semprun, Francisco Arrabal, Régis Debray, Carlos Franqui…la lista degli agenti della CIA, secondo Fidel e Raul Castro è infinita.

Il problema non sono le invettive dei fratelli Castro; il problema è la poca reazione di chi potrebbe e dovrebbe fare qualcosa per aiutare Farinas e gli altri che come lui lottano per la democrazia, la giustizia e la libertà. Cosa fa il governo italiano, il ministro degli Esteri? Nulla. Non credo che siano tante le interrogazioni presentate su questo caso, per pungolare l'esecutivo e spronarlo a fare qualcosa; manifestazioni: neppure l'ombra, e neppure lettere, petizioni. La causa di Farinas non interessa, non appassiona. Insomma, Cuba è lontana.      


CUBA: DISSENSO; GUILLERMO FARINAS, DUE MESI SCIOPERO FAME

(ANSA) - L'AVANA, 25 APR - IL DISSIDENTE CUBANO GUILLERMO FARINAS, RICOVERATO NELL'OSPEDALE DI SANTA CLARA ALL'AVANA, ENTRA OGGI NEL TERZO MESE DI SCIOPERO DELLA FAME IN SEGNO DI PROTESTA CONTRO LE CONDIZIONI INUMANE ALLE QUALI SONO SOTTOPOSTI I DISSIDENTI POLITICI A CUBA.

IL 48ENNE PSICOLOGO E GIORNALISTA, CHE IN GIOVENTU' FACEVA PARTE DEI CORPI SCELTI DELLA RIVOLUZIONE DI FIDEL CASTRO, HA INIZIATO IL SUO DIGIUNO AD OLTRANZA IL 24 FEBBRAIO SCORSO, ALL'INDOMANI DELLA MORTE DEL DISSIDENTE ORLANDO ZAPATA, DOPO 85 GIORNI DI SCIOPERO DELLA FAME PER ESIGERE CONDIZIONI MIGLIORI PER I 26 DETENUTI POLITICI CUBANI.
IL REGIME DI RAUL CASTRO CONTINUA A NEGARE PERSINO L'ESISTENZA DI DETENUTI POLITICI SULL'ISOLA, E DEFINISCE FARINAS E GLI ALTRI "MERCENARI E CONTRORIVOLUZIONARI". LO STATO ATTUALE DI SALUTE DI FARINAS E' STABILE, ANCHE SE HA PERSO FINORA 14 CHILI DI PESO. IL DISSIDENTE SI E' DETTO DETERMINATO A PROSEGUIRE LA PROTESTA PER CHIEDERE LA LIBERAZIONE DI TUTTI I DETENUTI POLITICI, ANCHE SE IL REGIME DEFINISCE LA SUA RICHIESTA  "UN RICATTO".

CUBA VOTA OGGI PER IL RINNOVO DEI GOVERNI LOCALI NELLE PRIME ELEZIONI DA QUANDO IL FRATELLO DI FIDEL HA SOSTITUITO IL "LIDER MAXIMO" COME PRESIDENTE. IL VOLANTINO DIFFUSO PER CONVOCARE LE ELEZIONI DEFINIVA LE PROTESTE INTERNAZIONALI PER LA MORTE DI ZAPATA E LO SCIOPERO DELLA FAME DI FARINAS "UNA CAMPAGNA MEDIATICA ORCHESTRATA DAGLI STATI UNITI".

XCN


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