Le donne cambiano la Storia, cambiamo i libri di Storia.

Le donne cambiano la Storia, cambiamo i libri di Storia.
LE DONNE CAMBIANO LA STORIA, CAMBIAMO I LIBRI DI STORIA

4 maggio 2009

Il crimine di odio non è previsto nel codice Italiano

Ci si prepara a celebrare la "Giornata Mondiale contro l'Omofobia" 2009 ?

OMOFOBIA SIGNIFICA ODIO, e rifiuto con VIOLENZA, per chi ha GENERE OMOSESSUALE

E ancora una volta il Codice Penale Italiano mostra tutta la sua arretratezza e la sua inadeguatezza ai princìpi costituzionali di rispetto e tutela della persona.

L'ODIO come reato NON è PREVISTO, semplicemente, al massimo c'è il reato di odio razziale.

Ma quanto è accaduto tra ieri ed oggi ( per l'ennesima volta) a Firenze è il prodotto dell'odio contro gli omosessuali e i trans ( omofobia- transfobia).

Odio che ha causato e continua a causare una lunghissima scia di sangue nel nostro paese.

Odio, i cui praticanti sono perseguiti, quando pure lo sono, solo a "querela della parte offesa" e puniti troppo mitemente da leggi che quasi legittimano tale comportamento con la pretesa "diversità " degli aggrediti, giustificando la violenza come forma di comportamento sociale tollerato, addirittura scusato, quindi consentito, da mille scappatoie legali e linguistiche, e non da ultimo dalla comune mala-educazione che di civile e civico ha solo l'appellativo, totalmente svuotato dei suoi significati e atti.

Con effetti che definire destabilizzanti per la nostra convivenza civile è assolutamente riduttivo e le cui conseguenze occupano le cronache dei media, a soddisfare il morboso appetito di sangue che riduce anche il più (apparentemente) mite paesano in un mostro privo di umanità...

Anche la stragrande maggioranza dei delitti che hanno come oggetto le donne sono mossi principalmente dall'odio: odio maschile, razzista e violento nei loro confronti. Perchè vogliono essere sé stesse, libere e autonome, al di la dei ruoli che il maschismo, coltivato dalle ortodossie monoteiste continua a propagandare e imporre, essere donne e non solo femmine, figlie, spose, madri, angeli del focolare ( o dell'ufficio), subalterne subordinate e schiave a tempo pieno dei maschi, a Roma come a Kabul o a Baghdad o a Mosca o a Teheran o a Vattelapesca disopra...

I talebani sono anche qui e senza turbanti, mascherati da bravi ragazzi e da seri professionisti, persino da gay, lesbiche e trans, purtroppo.

Intanto leggete qua sotto e ditemi se ravvisate nella legge vigente qualcosa per difenderci dall'odio. Io non sono riuscita a trovarlo.

***

Art. 416. Associazione per delinquere

Quando tre o più persone si associano allo scopo di commettere più delitti, coloro che promuovono o costituiscono od organizzano l'associazione sono puniti, per ciò solo, con la reclusione da tre a sette anni.
Per il solo fatto di partecipare all'associazione, la pena è della reclusione da uno a cinque anni.
I capi soggiacciono alla stessa pena stabilita per i promotori.
Se gli associati scorrono in armi le campagne o le pubbliche vie si applica la reclusione da cinque a quindici anni.
La pena è aumentata se il numero degli associati è di dieci o più.
Se l'associazione è diretta a commettere taluno dei delitti di cui agli articoli 600, 601 e 602, si applica la reclusione da cinque a quindici anni nei casi previsti dal primo comma e da quattro a nove anni nei casi previsti dal secondo comma.
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EFFETTO

A Firenze due ragazze transessuali sono state insultate e aggredite con spranghe di ferro da un gruppo di italiani tra i 17 e i 25 anni intorno alle 4 del mattino, tra il 2 e il 3 maggio.

L' ennesimo episodio avviene nell’assenza drammatica di una legge nazionale che tuteli le persone lgbt (lesbiche, gay, bisessuali, transgender) dalla discriminazione e dall’odio omofobico e transfobico. La cultura delle ronde, di destra o sinistra che siano, sta ovviamente assumendo un rilievo negativo in tutta Italia, alimentando sentimenti di pregiudizio e odio nei confronti di gay, lesbiche, transgender e delle diversità in genere.

Occorre che Governo e Parlamento legiferino per consentire a tutti i cittadini lgbt del nostro Paese di vivere con maggiore serenità. L’associazione radicale Certi Diritti è vicina alle due ragazze aggredite e nel continuare la sua opera di sensibilizzazione su tutto il territorio nazionale si augura che le autorità intervengano per prevenire altri atti violenti".

Roma, 4 maggio 2009

Dichiarazione di Sergio Rovasio, Segretario nazionale dell’Associazione Radicale Certi Diritti

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