Le donne cambiano la Storia, cambiamo i libri di Storia.

Le donne cambiano la Storia, cambiamo i libri di Storia.
LE DONNE CAMBIANO LA STORIA, CAMBIAMO I LIBRI DI STORIA

6 aprile 2008

Una amica

Il 24 marzo scorso è scomparsa, a Bologna, Maria Teresa Cinti, grande amica e storica compagna di tante lotte per i diritti delle donne e degli omosessuali, militante radicale.
Maria Teresa amava ricordare come si era impegnata sin dalla fine degli anni '60 nelle iniziative e campagne promosse dal Partito Radicale. E se n'è andata a pochi giorni di distanza dal suo compagno di una vita, il suo Tonino Nediani.
Ci siamo conosciute all'inizio degli anni '70, quando stavamo costruendo il Movimento di Liberazione della Donna e il FUORI!, con quelle iniziative rivoluzionarie ed assolutamente aliene dalle logiche dei partiti sulla liberazione sessuale che trovarono unico spazio disponibile fin da subito nel Partito Radicale.
Con il suo compagno Tonino Nediani, giornalista, fine e acuto intellettuale socialista e profondo conoscitore del variegato mondo dello spettacolo fu attivista radicale a 360 gradi. Vivacissima , generosa, capace di contagiare col suo entusiasmo anche i più tiepidi, a costo di essere insistente e aggressiva, lei che era dolce affettuosa e amorosa come pochi, con la sua voce penetrante e i suoi occhi azzurri sempre spalancati a tutto, capace di superare la sua innata timidezza fino a sembrare aggressiva, negli anni '80 si attivò in modo straordinario per iscrivere al partito radicale decine di personalità del mondo dello spettacolo e contribuì in tal modo ad ampliare enormemente il già grande bagaglio socio-politico radicale con grandi e preziose esperienze creative e comunicative.
Negli ultimi anni si erano trasferiti a Bologna dove avevano continuato a partecipare alle attività dei radicali ma gli anni incalzavano e acciacchi, malesseri e difficoltà rendevano loro sempre più difficile e faticoso ogni impegno politico e se ne rammaricavano assai, specie Maria Teresa, che non si riusciva a rassegnare di essere costretta a muoversi con sempre maggiore difficoltà.
Alcune settimane fa, il compagno della sua vita, Tonino Nediani, storico militante socialista, spesso presente alle iniziative radicali, è deceduto improvvisamente lasciandola sola e lei lo ha seguito...dopotutto era una unione simbiotica e bellissima, la loro, e preziosa e mi dispiace soltanto che la vita non ci ha lasciato abbastanza tempo per coltivare la gioia di stare assieme, semplicemente tra persone, anche se mi ha regalato comunque la gioia di lavorare assieme per un mondo più umano, più giusto, più consapevole.
alba

I Radicali ricorderanno sempre la sua militanza di quasi mezzo secolo, la sua passione e la sua felice ed esemplare umanità che ha caratterizzato, con il suo Tonino, la loro vita.
E l'hanno ricordata su radicali.it con un brano trovato nell'archivio radicale: un articolo de La Stampa scritto da Ezio Mauro e Paolo Mieli (!) il 9 dicembre 1986.
Era in corso una delle campagne più straordinarie del Partito Radicale "O lo scegli o lo sciogli" che aveva come obiettivo il raggiungimento dei 10.000 iscritti.
L'articolo era titolato "L'ultima capriola radicale – La parola d'ordine è: per avere più iscritti non fermarsi davanti a nulla".

"(…)Maria Teresa Cinti Nediani per due mesi non ha fatto altro che scovare numeri riservati di attori, cantanti, registi più o meno famosi per poi diventare più assidua, insistente e testarda di un ammiratore fanatico. Qualche volta, anche lei ha commesso un errore: i numeri telefonici di Vittorio Gassman e Giulio Bosetti che aveva in mano erano vecchi, ma a forza d'insistere ha convinto chi rispondeva - l'attore Andrea Occhipinti e un anziano pensionato - ad aderire almeno loro al partito. Si è beccata anche qualche no, più o meno secco: da Valentina Cortese, perchè il marito è cacciatore e lei non vuol fargli un dispetto, da Franco Califano, da Antonello Venditti (che però ha versato un contributo), da Ave Ninchi ("Io non mi occupo di politica") e da Bobby Solo, che dopo un lungo tira-e-molla ha deciso di versare un obolo, però sotto falso nome. In compenso, ha fatto miracoli con personaggi di ogni tipo: Eugene Ionesco, contattato attraverso il pittore Piero D'Orazio, Lindsay Kemp, conosciuto anni fa in una pizzeria davanti al Teatro Parioli, Michele Pantaleone, che ha addirittura aperto una sezione radicale a Villalba, Sandra Mondaini, che ha deciso anche per Raimondo Vianello, Ilona Staller, che già nel '75, quando non era ancora Cicciolina, aveva raccolto firme per l'aborto, Carlo Giuffrè, che ha anche regalato l'iscrizione a un amico. Ugo Tognazzi si è visto in fotografia sui giornali, come neo-iscritto, a fianco di Piromalli e per una settimana i radicali non sono più riusciti a trovarlo: quando è riemerso dall'arrabbiatura, ha iscritto anche la moglie e il figlio. (…)".
Paolo Mieli, Ezio Mauro - La Stampa - 9 dicembre 1986

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