Istruzioni per l'uso del diritto/dovere di voto
Elezioni 2018, com'è fatta la scheda elettorale
da QUOTIDIANO.NET
Fac-simile della scheda per la Camera
Roma, 17 febbraio 2018 - A due settimane dalle elezioni politiche 2018 (il d-day è il 4 marzo) il ministero dell'Interno pubblica i fac-simile delle schede elettorali con cui saremo chiamati a dare la nostra preferenza per la Camera e per il Senato. Utilizziamoli per capire meglio come si vota.
Andremo alle urne con il
nuovo sistema elettorale (il
Rosatellum bis), che prevede una quota (minore) di
maggioritario e una (maggiore) di
proporzionale.
Alla Camera, 232 seggi saranno ripartiti tramite collegi uninominali (un collegio=un seggio, in ogni collegio vince il candidato chi prende più voti), mentre 386 seggi saranno suddivisi proporzionalmente fra i candidati della lista (o coalizione di liste) al plurinominale, che avranno ottenuto più voti, in ordine dal primo all'ultimo. I restanti 12 seggi appartengono alla circoscrizione estera.
Al Senato, 101 seggi saranno scelti con sistema maggioritario, 193 con proporzionale. Sei i seggi della circoscrizione estero, uno per la Valle D'Aosta, sei per il Trentino.
Importante: voto al candidato uninominale e voto di lista sono collegati.
Ovvero, la preferenza data al candidato del collegio uninominale va automaticamente anche alla lista corrispondente (e entrerà nel conteggio del proporzionale), e viceversa: chi vota una lista, esprime contemporaneamente anche la preferenza per il candidato corrispondente.
E' possibile fare un segno su entrambi, oppure fare il segno solo sul candidato del collegio.
O ancora barrare una croce sul simbolo di lista. Il risultato è equivalente (nelle foto sotto gli esempi).
Non è possibile esprimere singole preferenze sui candidati di lista (pena l'annullamento del voto) così come non è possibile votare in modo disgiunto, cioè votare una determinata lista e il candidato del maggioritario associato a un'altra lista. Anche in questo caso la scheda verrebbe annullata.
Le
schede: riceveremo due schede, una
rosa per la Camera, e una
gialla per il Senato (conterranno 14, 18 o 23 liste, a seconda della circoscrizione in cui ci troviamo). I modelli delle due schede sono
identici. Le schede recano il nome del candidato nel collegio uninominale e, per il collegio plurinominale il contrassegno di ciascuna lista o coalizione di liste ad esso collegate. I contrassegni delle liste hanno riportati a fianco i nominativi dei candidati nel collegio plurinominale.
Come si vota:
(1) il voto è espresso tracciando un segno sul rettangolo contenente il contrassegno della lista e i nominativi dei candidati nel collegio plurinominale. Il voto così espresso vale ai fini dell'elezione del candidato nel collegio uninominale ed a favore della lista nel collegio plurinominale.
(2) Qualora il segno sia tracciato solo sul nome del candidato nel collegio uninominale, il voto è comunque valido anche per la lista collegata. In presenza di più liste collegate in coalizione, il voto è ripartito tra le liste della coalizione, in proporzione ai voti ottenuti da ciascuna lista in tutte le sezioni del collegio uninominale.
(3) Se l'elettore traccia un segno sul rettangolo contenente il nominativo del candidato del collegio uninominale e un segno sul sottostante rettangolo contenente il contrassegno della lista nonché i nominativi dei candidati nel collegio plurinominale, il voto è comunque valido a favore sia del candidato uninominale sia della lista.
(4) Se l'elettore traccia un segno sul contrassegno e un segno sulla lista di candidati nel collegio plurinominale della lista medesima, il voto è considerato valido a favore sia della lista sia del candidato uninominale.
Se l'elettore traccia un segno, comunque apposto, sul rettangolo contenente il nominativo del candidato uninominale e un segno su un rettangolo contenente il contrassegno di una lista cui il candidato non sia collegato, il voto è nullo.