il governo Draghi ha riconosciuto che i soldi spesi per gli investimenti legati al Pnrr sono stati meno di quanto preventivato.
Questo significa che alcuni progetti sono in ritardo e di esso si deve far carico al più presto il nuovo esecutivo di Giorgia Meloni in carica da oggi.
la stima delle risorse del Pnrr che saranno effettivamente spese dal nostro paese nel 2022. Nella Nadef si stima che dei circa 191,5 miliardi di euro che l’Ue ha assegnato al nostro paese, soltanto 20,5 circa saranno spesi entro la fine dell’anno in corso. Con riferimento specifico al 2022 invece, possiamo osservare che il Def presentato in primavera prevedeva una spesa totale di circa 29,4 miliardi di euro, 14,4 in più rispetto a quelli riportati nella Nadef. |
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i motivi principali che hanno portato a questi ritardi. Secondo la Nadef i ritardi sono dovuti in parte all’impennata dei costi delle opere pubbliche ma in parte anche alle difficoltà nel portare a compimento le complesse procedure richieste dal Pnrr. Anche per questo motivo è fondamentale un monitoraggio puntuale e costantemente aggiornato sullo stato di avanzamento di bandi e progetti. Cosa che tuttavia a oggi non è ancora a regime. |
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le assunzioni previste per supportare le amministrazioni, specie quelle del meridione, nell’attuazione del Pnrr. Tra queste, il reclutamento di 1.000 esperti a supporto degli enti locali e 2.800 assunzioni per rafforzare le pubbliche amministrazioni del sud. Anche in questo caso però si rilevano delle criticità. Per quanto riguarda i 1.000 esperti, il numero è talmente limitato (si parla di alcune decine assegnate a ogni regione) che appare difficile riuscire a soddisfare tutte le richieste. Nel secondo caso invece si sono registrate diverse mancate accettazioni della proposta di assunzione. Il motivo è probabilmente da individuare nel fatto che tali posizioni sono state giudicate non appetibili, perché a tempo determinato e mal retribuite. |
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le risorse stanziate dal governo per non bloccare i progetti del Pnrr. Per far fronte all’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia, il governo ha istituito (o aumentato la dotazione di) 6 fondi a supporto delle amministrazioni coinvolte nella realizzazione del progetti del Pnrr. Complessivamente le risorse stanziate ammontano a circa 12,4 miliardi di euro fino al 2026. L’intervento più consistente è quello legato al fondo per l’avvio delle opere indifferibili che ammonta complessivamente a 8,8 miliardi. |
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circa, i progetti caricati sulla piattaforma Regis per un valore complessivo di circa 65 miliardi. Questi dati sono inseriti all’interno della seconda relazione per il parlamento sull’attuazione del Pnrr. Tuttavia ad oggi non è possibile verificarli perché le informazioni della piattaforma non sono accessibili. Il governo afferma che la diffusione di questi dati dipenderà dalla velocità con cui i diversi soggetti attuatori invieranno le informazioni richieste. |
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