Per legge, al sud deve essere destinato almeno il 40% di tutte le risorse allocabili territorialmente, nell'ambito del piano nazionale di ripresa e resilienza e del fondo complementare. Il dipartimento per le politiche di coesione verifica periodicamente il rispetto della “quota mezzogiorno” da parte degli enti titolari delle misure. E dalla prima relazione, pubblicata lo scorso 9 marzo, emergono principalmente 2 criticità.
La prima è che 9 organizzazioni su 22 non rispettano la soglia del 40% per gli investimenti di cui sono titolari. La seconda è che spesso la quota è difficile da rispettare perché manca un numero sufficiente di progetti presentati da territori meridionali, a causa di difficoltà amministrative e progettuali. Le soluzioni trovate finora per compensare queste difficoltà, tuttavia, sono insufficienti e portano fondamentalmente a una perdita di risorse da parte del mezzogiorno.
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