I medici dell'Ospedale Molinette di Torino sostengono che saper riconoscere tempestivamente i segnali di un ICTUS CEREBRALE in una persona e avviarla subito in ospedale può salvarle la vita.
Vediamo come fare con un esempio: durante una grigliata Federica cade. Qualcuno vuole chiamare l'ambulanza ma Federica rialzandosi dice di essere inciampata con le scarpe nuove. Siccome è pallida e tremante la
aiutiamo a rialzarsi e Federica trascorre il resto della serata serena ed in allegria. Ma il marito di Federica mi telefona la sera stessa dicendomi che è ricoverata in ospedale e verso le 23.00 mi richiama per dirmi che Federica è deceduta.
Perchè Federica ha avuto un'ictus cerebrale durante la grigliata e, se gli amici avessero saputo riconoscerne i segni, Federica sarebbe ancora viva.
La maggior parte delle persone colpite da ictus non muore immediatamente e i neurologi sostengono che se si riesce ad intervenire entro tre ore dall'attacco si può porvi rimedio.
La questione è riconoscere per tempo l'ictus cioè riuscire a diagnosticarlo e portare il paziente entro tre ore in terapia. Non è facile ma di può.
Ecco in 4 punti le indicazioni per riconoscere se qualcuno ha in corso un'ictus cerebrale:
1* Chiedete alla persona di sorridere (non ce la farà);
2 * Chiedete alla persona di pronunciare una frase completa (esempio:
oggi è una bella giornata) e non ce la farà;
3 * Chiedete alla persona di alzare le braccia (non ce la farà o ci riuscirà solo parzialmente);
4 * Chiedete alla persona di mostrarvi la lingua (se la lingua è gonfia o la muove solo lateralmente è un segno di allarme).
Nel caso anche di uno solo di questi sintomi chiama SUBITO il Pronto Soccorso e descrivi la situazione chiedendo il suo intervento.
L'ictus si può combattere...e vincere.
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