Le donne cambiano la Storia, cambiamo i libri di Storia.

Le donne cambiano la Storia, cambiamo i libri di Storia.
LE DONNE CAMBIANO LA STORIA, CAMBIAMO I LIBRI DI STORIA

25 dicembre 2008

Missione di Marco Pannella in Asia, Cambogia-Vietnam-India,

Da Radical Fax

20-27 dicembre -

Dopo la riunione del Consiglio Generale del Partito Radicale Nonviolento, che si è tenuta a Bruxelles dall'11 al 13 dicembre, e soprattutto a seguito del rilancio dell'iniziativa politica transnazionale e dell'iscrizione di 27 parlamentari cambogiani, una delegazione di parlamentari Radicali composta da Marco Pannella, Marco Perduca e Matteo Mecacci, si trova in questi giorni in Asia, per una serie d'incontri di alto livello. Sam Rainsy Party Obiettivo della missione è quello di disegnare le linee di una campagna internazionale volta ad accertare e far conoscere al mondo i fatti e le responsabilità che hanno accompagnato il fallimento dei negoziati tra Cina e Tibet relativi allo status della regione autonoma.

Il 20 dicembre la delegazione Radicale ha incontrato i 27 parlamentari cambogiani iscritti, mentre a partire da martedì 23 dicembre hmer Kampuchea Kromsi sposterà in Vietnam, dove incontrerà il Patriarca della Chiesa Buddista unificata, Thich Quan Do, a Saigon (Ho Chi Minh City) e terrà ad Hanoi incontri ufficiali con il governo vietnamita per discutere in particolare la situazione dei Montagnard. Il 27 dicembre, invece, sono previsti incontri a Dharamsala, sede del governo tibetano i! n esilio, con il Primo Ministro, Prof. Samdong Rimpoche, con le massi me autorità parlamentari tibetane e i rappresentanti dei movimenti degli studenti, degli attivisti e dei giovani tibetani. E' inoltre in corso di definizione un incontro con il Dalai Lama. (S. Gasparrini)

Bandire le MGF: un obiettivo possibile

Cairo Declaration on FGM + Five Il Cairo, 15 dicembre - La Conferenza “Per l'eliminazione delle Mutilazioni Genitali Femminili - Dichiarazione del Cairo +5”, organizzata da Non c’è Pace Senza Giustizia e dal Consiglio Nazionale per l'Infanzia e la Maternità (NCCM) egiziano con il patrocinio della first lady Suzanne Mubarak e con il sostegno della Cooperazione Italiana allo Sviluppo e della Banca Mondiale, si è chiusa con l'adozione di un documento finale che impegna gli oltre 200 partecipanti provenienti da 20 Paesi afro-arabi interessati dalla ! pratica, ad organizzare nei prossimi dodici mesi un nuovo incontro al fine di valutare ulteriormente l'attuazione delle raccomandazioni formulate nel corso dei lavori (seconda giornata) e di tutti gli altri sforzi tesi ad affrontare le MGF attraverso un approccio omnicomprensivo inserito nel contesto dei diritti umani, nonché per concepire azioni coordinate al fine di compiere ulteriori progressi nei diversi Paesi. Dal dibattito, infatti, è emersa con forza la necessità di un approccio regionale e sub-regionale al fine di armonizzare le legislazioni esistenti nei diversi Paesi e contrastare così il fenomeno della "emigrazione mutilatoria". Le differenze di carattere normativo o addirittura l'assenza di una legge in materia, ha fatto sì che in molti abbiamo portato le loro figlie a far mutilare in un Paese confinante, dove magari non c'è alcuna legge che! proibisce le MGF. A margine della Conferenza Emma Bonino, Vicepresid ente del Senato e fondatrice di Non c’è Pace Senza Giustizia ha dichiarato: “Credo sia fondamentale che l’importanza dello strumento legislativo nella lotta alle MGF sia ormai acquisito e proprio in virtù degli incoraggianti passi avanti che si sono avuti da questo punto di vista negli ultimi cinque anni, occorre raddoppiare gli sforzi. Se riusciremo a tenere alta la mobilitazione e la pressione politica avremo l’effettiva possibilità di bandire una volta per tutte questa pratica”. (S. Gasparrini)

I Radicali al Parlamento europeo

Depenalizzazione omosessualità: la Commissione europea sostiene l'iniziativa francese
Su iniziativa del Gruppo dell'Alleanza dei Liberali e Democratici per l'Europa (ALDE), si é svolto lo scorso 17 dicembre al parlamento europeo a Strasburgo un dibattito sull'iniziativa ONU della Presidenza francese per la depenalizzazione dell'omosessualità in tutto il mondo. Come spiegato nel corso del dibattito da Rama Yade, Segretario di Stato francese per i diritti umani, la Francia, col sostegno della maggioranza dei paesi europei, ha presentato all'assemblea delle nazioni unite il testo di una risoluzione per la depenalizzazione dell'omosessualità nel mondo, ora in fase di discussione. Intervenendo il plenaria, Marco Cappato, deputato europeo radicale, si è augurato che il fronte ampio e trasversale che la Presidenza francese è già riuscita a raccogliere su questa proposta possa ottenere lo stesso successo raggiunto dall'iniziativa che ha portato all'approvazione di una moratoria ONU sulla pena di morte. L'iniziativa francese ha il pieno sostegno ! del gruppo dell'Alleanza dei Liberali e democratici per l'Europa e del Partito radicale nonviolento. Un segnale positivo è giunto dal sostegno espresso in aula a Strasburgo dalla Commissaria europea Ferrero Waldner. I Radicali fanno ora appello alle istituzioni europee e a tutti gli Stati membri affinché respingano in maniera ferma le manovre che il Vaticano sta realizzando in sede di Nazioni Unite per sabotare questa iniziativa.
(L. Lipparini)

Interrogazioni scritte depositate dai Parlamentari europei radicali

Iniziativa francese all'ONU sulla depenalizzazione dell'omosessualità
La Francia ha lanciato un'iniziativa in sede ONU volta alla depenalizzazione universale dell'omosessualità, raccogliendo l'adesione di oltre 50 Stati tra cui tutti gli Stati membri dell'UE. La Santa Sede ha reagito attraverso il proprio rappresentante presso le Nazioni Unite, monsignor Celestino Migliore, il quale ha affermato che "con una dichiarazione di valore politico, sottoscritta da un gruppo di paesi, si chiede agli Stati ed ai meccanismi internazionali di attuazione e controllo dei diritti umani di aggiungere nuove categorie protette dalla discriminazione, senza tener conto che, se adottate, esse creeranno nuove e implacabili discriminazioni... Per esempio gli Stati che non riconoscono l'unione tra persone dello stesso sesso come "matrimonio" verranno messi alla gogna e fatti oggetto di pressioni". I deputati europei radicali, hanno interrogato la Commissione europea, chiedendo quali iniziative ha intrapreso o intende intraprendere al fine di a! ssicurare che la dichiarazione francese ottenga il più ampio sostegno da parte degli Stati all'ONU? Con quali Stati extra-europei ha preso contatto al riguardo? Cosa intende fare la Commissione per scongiurare l'azione diplomatica del Vaticano e dei 91 Stati totalitari o integralisti che nel mondo prevedono sanzioni, torture, pene e persino l'esecuzione capitale (in 10 paesi islamici) contro le persone omosessuali? Non ritiene la Commissione che sia urgente sollevare tale questione nell'ambito delle relazioni internazionali e del cosiddetto dialogo interculturale - interreligioso che l'UE mantiene con il Vaticano e con i "rappresentanti" della religione cattolica, ed adottare le misure a tal riguardo come accadrebbe con Stati terzi? (L. Lipparini)

Sulla cessazione di garanzia per l'ossidazione dei telefoni cellulari
Secondo quanto è riportato dalla rivista Altroconsumo, all’interno di molti modelli di telefoni cellulari, è collocata una striscia in materiale idrosensibile, strutturato in maniera da cambiare colore in presenza di umidità. Il cambiamento di colore di tale componente è usato dalle ditte costruttrici di telefoni cellulari per dichiarare il “terminale” ossidato e quindi far decadere la garanzia. A quanto pare ciò accadrebbe senza nemmeno controllare se il guasto per cui si richiede la riparazione sia provocato o meno dall'ossidazione. Secondo informazioni di dominio pubblico, la striscia reagirebbe in presenza di quantità minime di umidità, anche provocata dal semplice sudore. La striscia è inoltre invisibile al proprietario del telefono cellulare, essendo situata in una posizione accessibile solo ai tecnici di laboratorio (e l’apertura del terminale da parte di personale non autorizzato, è un’altra delle clausole che fanno decadere automaticamente la ! garanzia). Il cliente deve quindi fidarsi della parola della casa costruttrice quando dichiara il terminale ossidato. I deputati Radicali hanno interrogato la Commissione, chiedendo se sia o meno a conoscenza di tale pratica, se sia o meno in possesso di dati sulle rimostranze dei consumatori a seguito della cessazione anticipata della garanzia per ossidazione del telefono e se ritiene di dover intervenire per fissare dei limiti sulla taratura delle strisce idrosensibili e le eventuali pratiche scorrette dei produttori di cellulari. (L. Lipparini)

Sulla sostituzione del sistema operativo dei computer portatili
Alcuni consumatori italiani hanno segnalato problemi nell'acquisto di computer portatili forniti obbligatoriamente con sistemi operativi pre-installati. In particolare, quando si decide di sostituire il sistema operativo fornito con l'acquisto di un computer HP, sono stati accertati casi di impossibilità tecnica di disinstallare il sistema pre-installato (Windows Vista) e sostituirlo con uno differente. I dischi di ripristino forniti con il portatile non consentono di risolvere il problema e l'unica soluzione sembra essere, con tutte le complicazioni del caso, la sostituzione dell'apparato, spesso resa impossibile dal produttore. A tal proposito, e con riferimento alla risposta già fornita dalla Commissione nel 2007, i deputati Radicali hanno chiesto se la Commissione sia o meno in possesso di dati relativi alla percentuale di portatili venduti con sistemi pre-installati e di quale tipo essi siano; se possegga o meno informazioni sull'impossibilità tec! nica a disinstallare il sistema pre-installato e, in caso negativo, se abbia intenzione di raccogliere informazioni sull'attuale situazione; se non ritenga che - indipendentemente dagli accordi commerciali tra i produttori di hardware e software - debba essere garantito il diritto dei consumatori a rinunciare al software fornito con l'acquisto e a cambiarlo a proprio piacimento e se intenda prendere iniziative contro le pratiche scorrette dei produttori che limitano questa facoltà dei consumatori. (L. Lipparini)

Responsabilità civile dei magistrati in Italia
Il 13 giugno 2006 la Corte di giustizia delle Comunità europee, in causa C-173/03, ha ritenuto che la normativa italiana sulla responsabilità civile dei magistrati (e in particolare la c.d. legge Vassalli del 1988, n. 117) fosse incompatibile con il diritto comunitario nella parte in cui non consente di affermare la responsabilità dello Stato per danni arrecati ai singoli e derivanti da una cattiva interpretazione del diritto comunitario operata da un giudice di ultima istanza; A seguito della sentenza della Corte si rende necessario un intervento normativo per adeguare l'ordinamento italiano agli obblighi derivanti dal diritto comunitario. I deputati Radicali hanno pertanto chiesto alla Commissione se non ritenga urgente sollecitare un'azione del Governo italiano; se, in mancanza di una revisione della legge in questione lo Stato italiano e il Governo non siano sanzionabili per inadempimento e violazione del diritto comunitario ex articolo 226 del Tr! attato; se una revisione dell'ordinamento italiano sia da auspicarsi non solo in situazioni assimilabili a quelle prese in considerazione dai giudici comunitari, ma anche, per non determinare una ingiustificata disparità di trattamento, in situazioni concernenti l'applicazione di altre norme interne in materia civile, penale ed amministrativa. (L. Lipparini)

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