Le donne cambiano la Storia, cambiamo i libri di Storia.

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LE DONNE CAMBIANO LA STORIA, CAMBIAMO I LIBRI DI STORIA

5 febbraio 2008

CROCIFISSO.....


Una questione che riguarda il principio supremo della laicità dello Stato e quindi la stessa garanzia della vita democratica non può essere risolta per via di maggioranze, infatti se anche il 100% degli italiani fossero cattolici, cosa che non è, lo Stato non potrebbe farsi propagatore della confessione della chiesa romana e del suo simbolo.


Come hanno abbondantemente ricordato diverse sentenze della Corte Costituzionale (in particolare, 203/1989), nonché della Corte di Cassazione (in particolare, 439/2000).


Se decidessimo a maggioranza che il simbolo da esporre fosse quello dell'ebraismo, o degli atei o dei musulmani, o quant'altro... lo Stato Repubblicano, laico, democratico, sarebbe tenuto ad ottemperare?

Certamente no.

Vale il principio garantito dall'art. 1 della Costituzione, quando afferma che "la sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione".

Solo la Costituzione , infatti è la garanzia della libertà di tutti, senza che si venga costretti ad appartenenze che di tutti non sono affatto.

Solo dalla garanzia del diritto di ognuno a veder tutelata la propria libertà di coscienza (art. 3 della Costituzione) scaturisce la pace.


L’Associazione Nazionale del Libero Pensiero “Giordano Bruno”, come ribadito in più occasioni, ritiene che i rappresentanti del popolo italiano, piuttosto che mobilitarsi per affiggere altre croci nei luoghi pubblici ed istituzionali, dovrebbero laicamente attivarsi per la rimozione di quelle esistenti.

Ciò a tutela del supremo principio della laicità dello Stato italiano, sancito dalla Costituzione repubblicana e ribadito dalle autorevoli sentenze della Cassazione (in particolare 439/2000) e della Corte Costituzionale (in particolare 203/1989).

Maria Mantello (vicepresidente della Associazione Nazionale del Libero Pensiero "Giordano Bruno")

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