Le donne cambiano la Storia, cambiamo i libri di Storia.

Le donne cambiano la Storia, cambiamo i libri di Storia.
LE DONNE CAMBIANO LA STORIA, CAMBIAMO I LIBRI DI STORIA

22 ottobre 2006

Orgoglio e pregiudizi su GAYA News - 30 settembre 2006

cara Carla,
ho scritto oggi ( 28 Sep 2006) la lettera che segue a Rossana Praitano e al Mieli.
Ancora non ho avuto alcun riscontro, nè so se l'avrò ;-)) ma forse è un po' prestino. Gradirei che la leggessi e mi dicessi se e cosa ti stuzzica...
In ogni caso penso che può essere sicuramente il mio contributo per la rubrica del 30 sett. prox, ti pare?
( a proposito, Gayacsf partecipa agli Stati Generali?)

E tu, tutto bene?
un abbraccione
alba
_____

Cara Rossana,
ringrazio di cuore te e tutto il Circolo Mario Mieli della determinazione, oltre che del grande lavoro che state facendo per la convocazione degli "Stati Generali" della gente LGBT.
E spero che sia davvero un momento grande e forte di affermazione del nostro diritto ad esistere, così come siamo e vogliamo essere, liberi di esserlo in un mondo di amore e rispetto reciproco, quello che ancora non c'è, anzi, c'è sempre meno.

Dobbiamo preparaci a lottare, duramente e con allegria, come non siamo riusciti ancora a fare, contro gli integralismi e gli autoritarismi di tutti i generi, che minacciano oltre noi la stessa esistenza dell'umanità attraverso la paura e l'ignoranza, purtroppo. Ma se ne siamo consapevoli, se ci sosterremo con amore e amicizia, se saremo uniti senza dimenticare le nostre differenze, sono certa che avremo qualche chance in più per farcela.

Probabilmente abbiamo avuto modo di comunicare solo o quasi per web, ma per quanto mi riguarda so che siamo stat** molto spesso, anzi, quasi sempre, in sintonia d'intenti in una sorta di collaborazione a distanza.
Così forse saprai che fino dal 2000 ( anche prima veramente, ma solo a livello interpersonale) ho deciso di trovare il modo per mettere in comunicazione le diverse anime disperse, troppo spesso contrapposte, della Comunità varia(come la chiama Consoli).
Mi sono data cioè come compito -ed era l'unico che potessi tentare nelle mie possibilità personali- di fare in modo che ciascun*, singol* o gruppo, sapesse il più possibile in modo diretto e senza filtri ciò che gli altr** volevano e facevano, nel "bene" e nel "male".
Ho scocciato certamente molte persone , ma forse ha aiutato la causa, anzi forse ha aiutato qualcun* a scoprire che non era proprio l'unic*, a spingerl* a tentare di collegarsi ad altr**, magari in campi apparentemente opposti e anche solo per litigare, a ritrovarsi unit** da esigenze comuni.

Proprio noi LGBT...QXYZ, consapevol** di essere "diversi" eppure con diritto a pari dignità e rispetto a tutti i livelli, abbiamo la possibilità "culturale" e quindi anche l'opportunità, di riuscire a trovare il nostro "comune moltiplicatore di energie", per volgerlo a vantaggio del rispetto della libertà e dei diritti di tutti, noi compresi.

Dobbiamo partire da lì, se vogliamo realmente ottenere ciò che ci spetta, come a tutta la gente libera buona e giusta, nella società e nella vita civile e politica, oltre che nella nostra vita affettiva, ne sono convinta da sempre.

Il web è stato il canale di cui mi sono servita per contattare chi di noi era in rete, ricevere e diffondere notizie, riflessioni personali e non, posizioni anche contrapposte e conflittuali, e cercare così di stanare chi, nascosto da troppo tempo, sfuggiva il confronto per stanchezza, per disperazione o magari solo per ignoranza.
Ho voluto fortemente promuovere e moltiplicare la comunicazione tra di noi: tra i compulsiv** del "sesso e basta" e chi non sapeva, né voleva,accontentarsene, tra chi sopravviveva nascost* nelle pieghe della quotidianità e quant**, magari più visibil**, non trovava possibilità di vero confronto, magari anche di scontro, ma nenche di discussione vera, e quindi di consapevolezza, di crescita, e soprattutto di sostegno solidale per tentare di modificare la realtà.

Paura di volare, ovvero di poterci riuscire: forse solo mancanza di opportunità di incontrarsi e comunicare veramente.

Nessun potere, specie quelli più subdoli e totalizzanti, che trovano il loro alimento nell'ignoranza e nella paura e il loro trionfo nella privazione dei diritti e della libertà individuali, è facilmente neutralizzabile: la storia intera lo dimostra con impressionante drammaticità.

I poteri ( umani) totalizzanti fanno da sempre leva sulle paure dell'essere umano, che alimentano sotto forma di odio per tutto ciò che essi non possono "governare": divide et impera.
E ciò che unisce, l'amore reciproco che si esprime in fantasia e libertà, che è secondo me la parte divina dell'animo umano, l'amicizia solidale e reciprocamente rispettosa degli spazi interpersonali di libertà tra esseri viventi, non devono e non possono essere governati altro che da ciascun**.

Il potere di scelta sulla vita di ciascuno di noi, e sulle nostre emozioni, sulla nostra sessualità e sul nostro eros, sulla nostra intelligenza e sulla nostra fantasia appartiene solo a ciascuno di noi e a nessuno possiamo o dobbiamo affidarli o cederli.
Dobbiamo riprenderceli nelle nostre mani e nelle nostre menti. e non sarà senza lotta, ma ne va della nostra vita, come individui e come umanità.

Ciascun* di noi può, e deve, ciascun* a suo modo, dare il suo contributo alla lotta contro i poteri totalizzanti con cui siamo costretti a convivere, troppo spesso è anche una questione di vita o di morte(anche "civile") per troppi di noi.
Una responsabilità che dovremo condividere con tutti gli esseri umani.

E la lotta, soprattutto per noi LGBT, non può essere che inevitabilmente condivisa e trasversale, se si vuole a riuscire ad ottenete risultati tangibili nel tessuto della nostra società così profondamente omofoba e razzista da non riuscire neanche a rendersene conto, dei nostri politici, perfino di troppi "pensatori" laici e religiosi, prodotti di poteri arroganti e totalizzanti.

E' una vita, ormai ho quasi 60 anni, che lotto per la libertà di scelta sessuale, con la sola forza della convinzione che se chi ha preso coscienza di sé, della propria identità, non trova il modo di collegarsi con tutt** gli altr**, per modificare la realtà in cui vive, non ha nessuna possibilità di vivere liber*, può al massimo sopravvivere in un ghetto, pront* per essere eliminat* da qualunque autoritarismo...

E' solo la sessualità, libera com'è di sua propria natura, svincolata dalla procreatività, trasformata dall'intelligenza in eros, ovvero fantasia, che ci può donare, solo che ne siamo consapevoli, il "moltiplicatore comune d'energia" per costrure un mondo non di potere di pochi su tutti gli altri, ma di amore e di libertà nella infinita diversità delle forme viventi, per tutti.

Perciò sono davvero felice che abbiate trovato il mix di coraggio, determinazione e organizzazione (nel senso di lavoro) indispensabile per mettere insieme tanta gente LGBTQ "di buona volontà".Non so se riuscirò a partecipare di persona, ma il mio cuore vi sarà vicinissimo e sono certa che, poco o tanto che sia, ne verrà fuori qualcosa di positivo, per tutti noi, e non solo, .

Da 36 anni la realtà LGBT è un po' cambiata, in positivo (forse sono un'inguaribile ottimista con gli occhiali rosa), anche se talvolta può sembrare il contrario a chi ha ora l'età che avevo allora; abbiamo fatto un po' di strada, ma molta ne resta ancora da fare, è sicuro.

L'importante per noi LGBTQ è esserne consapevol** e non spaventarsi del compito, organizzare la propria vita e la propria azione in modo coeso, trasversalmente, dritt** allo scopo, evitando di schierarci e di farci strumentalizzare "politicamente", neanche tra di noi, perchè siamo umani e l'impulso condizionato alla ricerca del potere è stato ben stratificato nel nostro (LGBTQ -umano) animo come in quello di chiunque, come quello alla violenza e della conseguente contrapposizione.
Questo errore, che commettemmo 30 anni fa sottovalutandolo, adesso, mi auguro, ci accingiamo a superarlo finalmente, assieme, senza dimenticarlo..

Mi scuso per la lungaggine (alle volte mi faccio prendere un po' la mano se l'argomento mi coinvolge troppo...) e ringrazio per la pazienza.
Spero comunque di riuscire a seguire il dibattito in qualche modo: sono molto curiosa e sono anche convinta che, magari litigando e azzuffandoci, ne usciremo tutt** più determinat** e fort**.
alba montori

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