Le donne cambiano la Storia, cambiamo i libri di Storia.

Le donne cambiano la Storia, cambiamo i libri di Storia.
LE DONNE CAMBIANO LA STORIA, CAMBIAMO I LIBRI DI STORIA

16 novembre 2018

[Povertà educativa] Biblioteche - Disagio - Abbandono scolastico - Famiglie con figli in difficoltà - Asili nido

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DA POVERTÀ EDUCATIVA
 
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LA DIFFUSIONE DELLE BIBLIOTECHE IN ITALIA
In Italia circa la metà dei giovani non legge, il 10% delle famiglie non ha libri in casa. Aspetti preoccupanti anche per il contrasto alla povertà educativa. Vediamo cosa sappiamo sulla presenza delle biblioteche in Italia.
Scarica i dati sulla presenza di biblioteche, regione per regione
 
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IL RISCHIO DISAGIO TRA I BAMBINI STRANIERI
Alcuni dei fattori che possono portare alla povertà educativa spesso sono più frequenti tra i minorenni di origine straniera. LEGGI
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L'ABBANDONO SCOLASTICO È UN PROBLEMA, AL SUD E NON SOLO
L’abbandono scolastico colpisce soprattutto nel mezzogiorno, ma anche alcune province del centro-nord non ne sono immuni. LEGGI
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LE FAMIGLIE CON FIGLI SONO PIÙ IN DIFFICOLTÀ
È cresciuta la povertà tra le famiglie con figli, anche in quelle con un solo bambino. Approfondiamo la condizione delle famiglie in Italia e a Roma. LEGGI
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ASILI NIDO, SOLO 4 REGIONI RAGGIUNGONO L'OBIETTIVO EUROPEO
La quota prevista è 33 posti ogni 100 bambini sotto i 3 anni. La raggiungono Valle d’Aosta, Umbria, Emilia Romagna e Toscana. LEGGI
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DENTRO ROMA 155 CITTÀ DIVERSE SUGLI ASILI NIDO
Roma ha un'offerta piuttosto alta di asili nido, ma il dato medio nasconde le specificità presenti zona per zona. LEGGI

Numeri alla mano sull'accoglienza migranti -11 novembre 2018

 
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NUMERI ALLA MANO

I dati sono un ottimo modo per analizzare fenomeni, raccontare storie e valutare pratiche politiche. Con Numeri alla mano facciamo proprio questo. Una newsletter settimanale di brevi notizie, con link per approfondire. Alcuni numeri per raccontare il fenomeno dell'accoglienza dei migranti. Leggi il report "Centri d'Italia".
ACCOGLIENZA
 
61,1%
la quota di importi messi a bando con procedure aperte nel 2017.
Le procedure di scelta del contraente sono il modo attraverso cui viene assegnare un contratto. Alcune sono più trasparenti altre invece prevedono meccanismi semplificati che riducono gli spazi di competitività e trasparenza. Negli anni è aumentata la quota di importi messi a bando con procedure trasparenti per assegnare i contratti di gestione dei centri di accoglienza. Vai a "Cosa sono le procedure di scelta del contraente"
12.715 
contratti pubblici in materia di accoglienza tra il 2012 e il 2018.
Negli ultimi anni sono stati messi a bando migliaia di contratti per la gestione del fenomeno migratorio. In gran parte si tratta di contratti di gestione dei centri di accoglienza straordinaria assegnati dalle prefetture. Dalla nostra analisi emerge come ogni prefettura abbia gestito queste pratiche in maniera autonoma, senza un coordinamento e senza prassi consolidate. Come abbiamo ricostruito i dati sui contratti pubblici
80,8% 
le presenze nei Cas nel 2017 rispetto al totale dell’accoglienza.
I centri di accoglienza straordinaria (Cas) vengono attivati solo in mancanza di posti nel sistema ordinario, e avrebbero quindi dovuto avere una funzione accessoria. Tuttavia negli anni sono diventati il circuito più importante dell'accoglienza. Vai a "Che cosa sono i Cas, lo Sprar e gli Hotspot"
 
 
 
70,6
i posti medi dei centri di accoglienza nella provincia di Trapani.
Nella provincia di Trapani non esiste un modello di accoglienza diffusa per i centri di accoglienza straordinaria. Cinque centri in particolare hanno una capienza superiore ai cento posti e di questi uno ha una capienza di addirittura 200 persone e uno di 150. Leggi l'approfondimento su Trapani
 
409
i centri di accoglienza gestiti dalla prefettura nella provincia di Torino.
Sono circa il triplo i migranti accolti nella provincia di Torino rispetto al caso di Trapani. Tuttavia i centri temporanei a disposizione sono 409 ovvero circa 20 volte di più di quelli presenti nel trapanese. Leggi l'approfondimento su Torino

6 novembre 2018

italialaica news n. 21/2018

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Il sito dei laici italiani vi segnala:

IL LINGUAGGIO POLITICO DELL’ATTUALE GOVERNO (E NON DELL’ATTUALE, SOLTANTO)


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