Le donne cambiano la Storia, cambiamo i libri di Storia.

Le donne cambiano la Storia, cambiamo i libri di Storia.
LE DONNE CAMBIANO LA STORIA, CAMBIAMO I LIBRI DI STORIA

15 gennaio 2017

Aiutate i rifugiati iraniani in Albania.

Gli amici iraniani esuli in Italia mi informano che circa tremila rifugiati politici iraniani sono arrivati in Albania e la maggior parte di essi necessita di tutto e anche di cure mediche.

Per 6 anni queste persone sono state sottoposte a pressioni disumane da parte del regime iraniano.
 Molte di loro sono state ferite durante i bombardamenti iraniani, oltre ad essere state oggetto di ogni genere di violenze fisiche e psicologiche.

Questi rifugiati si trovano in un campo in Albania , ospitate in condizioni terribili a Tirana, e la loro tragica situazione sembra essere ignorata dai media.
Occorre trovare al più presto  il modo di riuscire ad aiutarli, con medicine e aiuti economici.

Aiutatemi ad aiutarli, per favore.

Grazie
Alba Montori

Cercano Personale per Vivere su un’isola Semi-Deserta: Offrono Lavoro e Terra

Vi siete mai chiesti come sarebbe cambiare completamente vita?
 L’opportunità per farlo arriva da un piccolo paesino in Canada dove due sorelle, Heather Coulombe e Sandee MacLean,  cercano personale da assumere per lavorare la terra che sia disposto a trasferirsi per poter ripopolare il loro paese, un territorio ricco di bellezze naturali e paesaggistiche, di cultura, e forte di una solida economia.
Si tratta di Whycocomagh, un villaggio di Cape Breton, un’isola canadese, nella Nuova Scozia, molti giovani hanno lasciato la comunità a lavorare in posti come Halifax o Alberta; qui le due proprietarie del negozio The Farmer’s Daughter Country Market, dove vendono i loro prodotti coltivati in loco, cercano di aumentare il numero dei dipendenti offrendo il terreno per avviare una propria attività.

Purtroppo le due sorelle non hanno avuto gran riscontri attraverso i classici canali di reclutamento del personale e così hanno deciso di affidarsi al social network più famoso: Facebook, dove hanno lanciato un appello molto chiaro a chi volesse lasciare tutto per andare a vivere in campagna, lavorare la terra e impegnarsi a far crescere la comunità – anche in inverno.
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Le due ragazze offrono due acri di terreno da lavorare gratuitamente e per coloro che si impegnano a rimanere per almeno 5 anni al loro servizio, la terra diventerà di proprietà pagando solamente il costo legale di circa $ 2.000 per l’atto di proprietà, ovviamente c’è anche una retribuzione oraria.
Dopo aver lanciato l’appello su Facebook hanno ricevuto centinaia di telefonate, e oltre 100.000 richieste per poter lavorare con loro, che si sono trasformate per ora in tre posti di lavoro fissi. “Nessuno si senta escluso ben presto avremmo bisogno di più personale. Stiamo pensando di assumere 3 o 4 più persone in primavera.”
Per chi volesse provare a scegliere uno stile di vita diverso può trovare maggiori informazioni sulla pagina Facebook -> The Farmer’s Daughter Country Market
Questa è un’opportunità più unica che rara per cambiare vita, entrare a far parte di un mondo differente da quello cittadino, trasferirsi in un paese che perde sempre di più cittadini e cercare di ripopolarlo per riuscire a non perdere quelle tradizioni della vita di campagna che in un posto come il Canada prendono il loro più intenso significato, immersi in un paesaggio unico e incontaminato, esteso e pienamente in mezzo alla natura.
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L’opportunità che offrono queste due ragazze è da lodare, ma soprattutto fa riflettere su quanto le città rischiano di diventare sempre più affollate mentre le campagne risultano sempre più abbandonate, eppure una volta possedere un pezzo di terreno da coltivare era un segno di ricchezza, si spera che questa iniziativa porti anche altre opportunità per ripopolare le campagne anche nella nostra Italia che vede le sue bellezze naturali lasciate al degrado, abbandonate a se stesse in cambio di vite frenetiche in mezzo allo smog e al caos cittadino.

Articolo di Eticamente scritto da Valeria Bonora – valeria2174.wix.com

2 gennaio 2017

MiniDossier openpolis sulla Cooperazione italiana

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Le risorse destinate all’aiuto pubblico allo sviluppo, l’uso che ne viene fatto e gli aspetti problematici. A partire dalla quota crescente di fondi che restano in Italia invece di raggiungere i paesi poveri. Tutti i dati nel nuovo MiniDossier openpolis realizzato in collaborazione con Oxfam.
Ogni anno il nostro paese impegna risorse per incentivare la crescita economica e sociale di paesi poveri, secondo accordi internazionali e seguendo linee di programmazione ufficiali. Vediamo come si compone questo budget e per quali vie viene destinato alle aree oggetto degli interventi.
La maggior parte dei fondi in teoria destinati direttamente ai paesi poveri, a ben vedere rimane in Italia. Negli ultimi anni è infatti esplosa la quota degli aiuti usata per accogliere i rifugiati nel nostro paese. I dati dettagliati del cosiddetto canale bilaterale.
Quasi 139miliardi e mezzo di euro le risorse destinate alla cooperazione a livello globale nel 2014. Per la maggior parte, l’88,46%, hanno contribuito i paesi del Comitato per l’aiuto allo sviluppo dell’Ocse, i cosiddetti paesi Dac, di cui fa part anche l’Italia.
Gli Stati Uniti sono il maggior donatore mondiale in termini assoluti. Il nostro paese risolta al dodicesimo posto, ma ben diversa è la situazione se le cifre erogate per la cooperazione vengono messe in relazione alla ricchezza nazionale. In questo caso Usa e Italia scendono di parecchie posizioni. 
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