Settimana della Memoria, le iniziative per non dimenticare gli orrori nazisti
E’ dedicata a Vittorio Cimiotta – uno tra i fondatori e animatori della Casa della Memoria e della Storia, recentemente scomparso - l’edizione 2017 della Settimana della Memoria, con le iniziative che dal 23 gennaio al 1 febbraio la Casa organizza intorno al 27 gennaio, Giorno della Memoria.
Istituito nel 2000 dal Parlamento Europeo, ricorda lo sterminio del popolo ebraico, dei Sinti e Rom, degli omosessuali, dei Testimoni di Geova e l’eliminazione dei deportati militari e politici nei campi nazisti. Nello stesso giorno del 1945, l’abbattimento dei cancelli di Auschwitz da parte dei soldati russi ha posto fine al genocidio e fatto conoscere al mondo gli orrori perpetrati dai nazisti.
La Casa della Memoria e della Storia di Roma, come ogni anno, dedica a questa pagina della storia italiana, europea e mondiale un programma di attività - dal 23 gennaio al 1 febbraio - con proiezioni di film, documentari, testimonianze, conferenze, letture e presentazioni di libri e una mostra organizzate con l’apporto delle Associazioni residenti (ANPI, ANED, ANEI, ANPPIA, FIAP, IRSIFAR e Circolo G. BOSIO) e delle Biblioteche di Roma.
Prosegue fino al 27 gennaio la mostra Sopravvissuti Ritratti | Memorie | Voci dedicata ai sopravvissuti ai lager (vedi nostra news).
Settimana della Memoria
23 gennaio - 1 febbraio
Casa della Memoria e della Storia
via San Francesco di Sales 5
da lunedì a venerdì 9.30-20
ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili
Informazioni 06 6876543 – 060608
18 GEN 2017 – PR
23 gennaio 2017
15 gennaio 2017
Aiutate i rifugiati iraniani in Albania.
Gli amici iraniani esuli in Italia mi informano che circa tremila rifugiati politici iraniani sono arrivati in Albania e la maggior parte di essi necessita di tutto e anche di cure mediche.
Per 6 anni queste persone sono state sottoposte a pressioni disumane da parte del regime iraniano.
Molte di loro sono state ferite durante i bombardamenti iraniani, oltre ad essere state oggetto di ogni genere di violenze fisiche e psicologiche.
Questi rifugiati si trovano in un campo in Albania , ospitate in condizioni terribili a Tirana, e la loro tragica situazione sembra essere ignorata dai media.
Occorre trovare al più presto il modo di riuscire ad aiutarli, con medicine e aiuti economici.
Aiutatemi ad aiutarli, per favore.
Grazie
Alba Montori
Per 6 anni queste persone sono state sottoposte a pressioni disumane da parte del regime iraniano.
Molte di loro sono state ferite durante i bombardamenti iraniani, oltre ad essere state oggetto di ogni genere di violenze fisiche e psicologiche.
Questi rifugiati si trovano in un campo in Albania , ospitate in condizioni terribili a Tirana, e la loro tragica situazione sembra essere ignorata dai media.
Occorre trovare al più presto il modo di riuscire ad aiutarli, con medicine e aiuti economici.
Aiutatemi ad aiutarli, per favore.
Grazie
Alba Montori
Cercano Personale per Vivere su un’isola Semi-Deserta: Offrono Lavoro e Terra
Vi siete mai chiesti come sarebbe cambiare completamente vita?
L’opportunità per farlo arriva da un piccolo paesino in Canada dove due sorelle, Heather Coulombe e Sandee MacLean, cercano personale da assumere per lavorare la terra che sia disposto a trasferirsi per poter ripopolare il loro paese, un territorio ricco di bellezze naturali e paesaggistiche, di cultura, e forte di una solida economia.
Si tratta di Whycocomagh, un villaggio di Cape Breton, un’isola canadese, nella Nuova Scozia, molti giovani hanno lasciato la comunità a lavorare in posti come Halifax o Alberta; qui le due proprietarie del negozio The Farmer’s Daughter Country Market, dove vendono i loro prodotti coltivati in loco, cercano di aumentare il numero dei dipendenti offrendo il terreno per avviare una propria attività.
Purtroppo le due sorelle non hanno avuto gran riscontri attraverso i classici canali di reclutamento del personale e così hanno deciso di affidarsi al social network più famoso: Facebook, dove hanno lanciato un appello molto chiaro a chi volesse lasciare tutto per andare a vivere in campagna, lavorare la terra e impegnarsi a far crescere la comunità – anche in inverno.
Le due ragazze offrono due acri di terreno da lavorare gratuitamente e per coloro che si impegnano a rimanere per almeno 5 anni al loro servizio, la terra diventerà di proprietà pagando solamente il costo legale di circa $ 2.000 per l’atto di proprietà, ovviamente c’è anche una retribuzione oraria.
Dopo aver lanciato l’appello su Facebook hanno ricevuto centinaia di telefonate, e oltre 100.000 richieste per poter lavorare con loro, che si sono trasformate per ora in tre posti di lavoro fissi. “Nessuno si senta escluso ben presto avremmo bisogno di più personale. Stiamo pensando di assumere 3 o 4 più persone in primavera.”
Per chi volesse provare a scegliere uno stile di vita diverso può trovare maggiori informazioni sulla pagina Facebook -> The Farmer’s Daughter Country Market
Questa è un’opportunità più unica che rara per cambiare vita, entrare a far parte di un mondo differente da quello cittadino, trasferirsi in un paese che perde sempre di più cittadini e cercare di ripopolarlo per riuscire a non perdere quelle tradizioni della vita di campagna che in un posto come il Canada prendono il loro più intenso significato, immersi in un paesaggio unico e incontaminato, esteso e pienamente in mezzo alla natura.
L’opportunità che offrono queste due ragazze è da lodare, ma soprattutto fa riflettere su quanto le città rischiano di diventare sempre più affollate mentre le campagne risultano sempre più abbandonate, eppure una volta possedere un pezzo di terreno da coltivare era un segno di ricchezza, si spera che questa iniziativa porti anche altre opportunità per ripopolare le campagne anche nella nostra Italia che vede le sue bellezze naturali lasciate al degrado, abbandonate a se stesse in cambio di vite frenetiche in mezzo allo smog e al caos cittadino.
Articolo di Eticamente scritto da Valeria Bonora – valeria2174.wix.com
L’opportunità per farlo arriva da un piccolo paesino in Canada dove due sorelle, Heather Coulombe e Sandee MacLean, cercano personale da assumere per lavorare la terra che sia disposto a trasferirsi per poter ripopolare il loro paese, un territorio ricco di bellezze naturali e paesaggistiche, di cultura, e forte di una solida economia.
Si tratta di Whycocomagh, un villaggio di Cape Breton, un’isola canadese, nella Nuova Scozia, molti giovani hanno lasciato la comunità a lavorare in posti come Halifax o Alberta; qui le due proprietarie del negozio The Farmer’s Daughter Country Market, dove vendono i loro prodotti coltivati in loco, cercano di aumentare il numero dei dipendenti offrendo il terreno per avviare una propria attività.
Purtroppo le due sorelle non hanno avuto gran riscontri attraverso i classici canali di reclutamento del personale e così hanno deciso di affidarsi al social network più famoso: Facebook, dove hanno lanciato un appello molto chiaro a chi volesse lasciare tutto per andare a vivere in campagna, lavorare la terra e impegnarsi a far crescere la comunità – anche in inverno.
Le due ragazze offrono due acri di terreno da lavorare gratuitamente e per coloro che si impegnano a rimanere per almeno 5 anni al loro servizio, la terra diventerà di proprietà pagando solamente il costo legale di circa $ 2.000 per l’atto di proprietà, ovviamente c’è anche una retribuzione oraria.
Dopo aver lanciato l’appello su Facebook hanno ricevuto centinaia di telefonate, e oltre 100.000 richieste per poter lavorare con loro, che si sono trasformate per ora in tre posti di lavoro fissi. “Nessuno si senta escluso ben presto avremmo bisogno di più personale. Stiamo pensando di assumere 3 o 4 più persone in primavera.”
Per chi volesse provare a scegliere uno stile di vita diverso può trovare maggiori informazioni sulla pagina Facebook -> The Farmer’s Daughter Country Market
Questa è un’opportunità più unica che rara per cambiare vita, entrare a far parte di un mondo differente da quello cittadino, trasferirsi in un paese che perde sempre di più cittadini e cercare di ripopolarlo per riuscire a non perdere quelle tradizioni della vita di campagna che in un posto come il Canada prendono il loro più intenso significato, immersi in un paesaggio unico e incontaminato, esteso e pienamente in mezzo alla natura.
L’opportunità che offrono queste due ragazze è da lodare, ma soprattutto fa riflettere su quanto le città rischiano di diventare sempre più affollate mentre le campagne risultano sempre più abbandonate, eppure una volta possedere un pezzo di terreno da coltivare era un segno di ricchezza, si spera che questa iniziativa porti anche altre opportunità per ripopolare le campagne anche nella nostra Italia che vede le sue bellezze naturali lasciate al degrado, abbandonate a se stesse in cambio di vite frenetiche in mezzo allo smog e al caos cittadino.
Articolo di Eticamente scritto da Valeria Bonora – valeria2174.wix.com
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