Dopo più di tre mesi mancano ancora dati sul nuovo Pnrr
L'8 dicembre 2023 il consiglio europeo ha dato l'ok definitivo alla nuova versione del piano nazionale di ripresa e resilienza italiano. Tuttavia, a oggi il governo ha pubblicato informazioni insufficienti a riguardo. Questo ci impedisce di portare avanti il nostro monitoraggio indipendente sul Pnrr.
L'unico dataset aggiornato in maniera puntuale è quello relativo alle scadenze. La relazione del governo al parlamento fornisce alcune informazioni sulle misure modificate, ma mancano i dati sugli importi. Conosciamo i fondi complessivamente assegnati ai ministeri e alle altre amministrazioni titolari, ma questi hanno tempo fino a giugno per distribuirle tra gli investimenti di loro competenza. Il rischio è dunque quello di dover aspettare ancora molto per avere un quadro aggiornato. Solo sui progetti sembrerebbe in arrivo un aggiornamento nei prossimi giorni, ma difficilmente colmerà le lacune evidenziate.
Come funziona la governance del Pnrr - Per garantire il corretto andamento del Pnrr il governo ha messo in piedi una complessa struttura di governance per monitorare i progetti e risolvere eventuali criticità. Ricorrendo se necessario a poteri sostitutivi.Leggi
Come saranno finanziate le misure stralciate dal Pnrr - Il governo ha recentemente pubblicato un nuovo decreto legge che serve a dare attuazione alla revisione del piano approvata dalle istituzioni europee. Un atto che fornisce alcune indicazioni, anche se ci sono ancora alcune questioni da chiarire.Leggi
Aumenta la diffusione delle infrastrutture di ricarica per le auto elettriche
I trasporti su strada sono responsabili di un quarto delle emissioni di gas serra in Italia, contribuendo attivamente ai cambiamenti climatici. Oltre a promuovere il trasporto pubblico, una delle soluzioni più indicate nei contesti urbani è la diffusione delle auto a basse emissioni. Queste vetture infatti non inquinano (o inquinano poco) durante il loro funzionamento, anche se il loro impatto ambientale dipende anche da come vengono prodotte e smaltite la batterie e dalla fonte utilizzata per generare l'elettricità che le alimenta. negli anni la diffusione di questi veicoli è aumentata e nel 2021, stando ai dati Istat, era a basse emissioni il 13,5% di tutte le auto circolanti nei comuni capoluogo.
Per promuovere l'utilizzo delle auto elettriche è fondamentale predisporre sufficienti infrastrutture di ricarica pubbliche. Secondo i dati forniti dall'agenzia internazionale dell'energia (Iea), oggi in Italia è disponibile un punto di ricarica pubblico ogni 10 vetture. I finanziamenti in questo ambito sono ingenti: il piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) ha stanziato risorse pari a 741 milioni di euro per costruire più di 20mila punti di ricarica.
Il metano è sempre più presente nell’aria - È in graduale aumento la concentrazione di gas serra nell’atmosfera. A registrare l’incremento maggiore rispetto all’epoca pre-industriale è il metano, un gas che da solo è responsabile per il 30% dell’innalzamento delle temperature.Leggi
Cos’è l’energia idroelettrica - Si tratta della principale fonte di energia rinnovabile, in Italia come nel resto del mondo. Genera energia dal movimento dell’acqua bloccandone il flusso tramite barriere e per questo può avere impatto ambientale.Leggi
Poter disporre di una connessione internet veloce rappresenta oggi un elemento molto importante per la vita di ognuno di noi. Sono ancora numerose però le aree del paese che non hanno accesso – o ce l’hanno in misura limitata – a una connessione che consenta una velocità di navigazione funzionale. Anche per questo motivo il piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) prevede specifici interventi per colmare questa lacuna.
Con la revisione del Pnrrapprovata recentemente, questi investimenti sono stati confermati anche se le risorse messe a disposizione sono diminuite. Non è semplice riuscire a ricostruire un quadro circostanziato a causa della carenza di informazioni pubblicate dalle istituzioni. Tuttavia, dall’analisi della documentazione disponibile, tale taglio non sarebbe da attribuire a una volontà politica di reindirizzare le risorse verso altri settori quanto piuttosto a motivazioni di natura tecnica e a una più puntuale mappatura delle effettive esigenze dei diversi territori. Al momento però non è sempre chiaro come saranno reinvestiti questi fondi non spesi.
Abbiamo inviato un nuovo Foia sui progetti del Pnrr - Continuano a mancare informazioni e dati sull’avanzamento dei lavori e delle opere finanziate dal Pnrr. Una lacuna grave, che ci ha spinto a presentare al governo una nuova richiesta di accesso agli atti.Leggi
Il governo deve intervenire sulla capacità amministrativa dei comuni - L'accesso e la gestione dei fondi da parte dei comuni è un elemento critico nell'attuazione del Pnrr. È un aspetto sul quale è necessario fare di più, attraverso provvedimenti che permettano alle amministrazioni di integrare le professionalità necessarie.Leggi
le richieste di accesso agli atti che abbiamo presentato finora sul Pnrr. Anche se negli anni la disponibilità di dati è progressivamente aumentata, ci sono ancora gravi lacune. In particolare mancano due informazioni di grande rilevanza di cui a oggi si hanno notizie molto frammentarie. E cioè lo stato di avanzamento procedurale e anche quello finanziario dei progetti. Per questo abbiamo presentato un nuovo Foia.
i progetti finanziati dal Pnrr secondo i dati aggiornati al 4 dicembre 2023. Di questi interventi conosciamo il contenuto, le risorse, il territorio e il soggetto attuatore. Come abbiamo anticipato, non conosciamo il loro stato di avanzamento, ma c’è una criticità ancora più grave. Cioè che questo aggiornamento non include le modifiche approvate, anch’esse a dicembre, sul Pnrr italiano. In altre parole non sappiamo se le informazioni a oggi disponibili corrispondano alla situazione reale.
decreto legge da pubblicare per rendere il nuovo Pnrr operativo. È dalla sua approvazione a dicembre che attendiamo l’entrata in vigore del decreto Pnrr quater, che attiverebbe le modifiche effettuate sul piano originale. Tuttavia a oggi ancora manca, così come continuano a mancare informazioni e dati dettagliati su misure e importi modificati e aggiunti.
l’importo del nuovo Pnrr. È una delle poche informazioni che abbiamo riguardo la revisione dell’agenda. I finanziamenti europei sarebbero quindi aumentati di 2,9 miliardi rispetto agli iniziali 191,5. Di questi, 11 miliardi sono destinati alla nuova missione del piano dedicato al capitolo energetico RepowerEu.
le misure del Pnrr aggiuntive o a cui sono state apportate modifiche sostanziali. Non conosciamo gli interventi di revisione in modo dettagliato, ma possiamo ricostruirne il numero e i motivi. In 42 casi le misure sono state modificate perché nel frattempo sono state individuate alternative migliori per la realizzazione degli interventi previsti. In altri 28 casi poi la modifica è stata dovuta all’aumento dei prezzi causato dall’inflazione.