Tre giorni fa al CTP (Centro di Permanenza Temporanea) di Via Corelli di Milano, 5 poliziotti hanno pestato a sangue una trans sudamenicana. A colpi di cazzotti, bastonate e "sporco negro frocio, ti facciamo vedere noi".
La ragazza è stata ricoverata (con parecchie ore di ritardo) in ospedale.
La sezione femminile del CPT si è rivoltata incendiando le lenzuola, altri interventi della polizia e altri pestaggi.
Una giornata di ordinaria violenza.
Non si tratta di evento isolato: i CPT sono delle galere, dei lager, illegali, dove domina la violenza e la sopraffazione e dove i più deboli fra i marginali - le donne transessuali - ne hanno sempre la peggio.
Sempre. E in modo tanto acclarato che quando ho chiesto alle mie conoscenti brasiliane se sapevano che era accaduto la risposta corale è stata: "ne hanno pestata una, che cosa c'è di strano? E' normale!".
La violenza subita, la transfobia patita tutti i giorni, sono così pandemiche da essere "normalità".
Tutto l'associazionismo transessuale manifesterà contro questi abusi: stiamo organizzando modalità tempi di protesta.
Chiediamo appoggio, solidarietà e disponibilità a partecipare alle nostre manifestazioni.
carla
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