Non tutti partecipano nello stesso modo alle attività che generano i cambiamenti climatici. Si parla spesso dei diversi contributi dei paesi, con quelli più poveri che risultano più colpiti nonostante inquinino di meno. Tuttavia le differenze sussistono anche, e anzi soprattutto, tra classi sociali all’interno dei singoli stati, come evidenzia il world inequality lab. A livello globale, infatti, nel 2019 il 10% più ricco della popolazione era responsabile del 48% delle emissioni totali.
In Europa le differenze sono meno marcate che altrove, ma comunque il 10% più ricco della popolazione causa 5,7 volte le emissioni del 50% meno abbiente: 29,2 tonnellate di Co2 equivalente annue pro capite contro 5,1. In Lussemburgo il valore arriva a 106,4 tonnellate. Inoltre, in molti paesi le emissioni della fascia più ricca della popolazione sono in aumento. E anche l’Italia ha ancora molta strada da fare, avendo registrato un calo evidente rispetto ai primi anni duemila ma essendo ancora lontana dai valori dell'inizio degli anni '80.
Come si misura la siccità - Si tratta di uno dei principali effetti avversi dei cambiamenti climatici. È un fenomeno complesso e per misurarlo serve un indicatore composito, che racchiude più variabili.Leggi
Aumenta la diffusione delle infrastrutture di ricarica per le auto elettriche - Per favorire la diffusione delle auto a basse emissioni è importante che siano disponibili infrastrutture di ricarica pubbliche. L’Italia sta facendo passi avanti su questo e il Pnrr ha previsto un investimento di oltre 700 milioni, ma è importante anche incrementare la flotta veicolare.Leggi
Complici il miglioramento delle condizioni di vita e il calo della natalità, la popolazione europea sta progressivamente invecchiando. Nel 2023 il 21,3% degli abitanti dell'Ue aveva più di 65 anni, 5 punti percentuali in più rispetto ai primi anni 2000. Una delle conseguenze principali è l’aumento della dipendenza, dal nucleo familiare ma anche da servizi specifici per la terza età.
In proporzione, sono infatti sempre meno le persone in età lavorativa, ed essendo ridotti i nuclei familiari aumentano anche i bisogni di cura e assistenza degli anziani. La spesa, già ingente, è destinata ad aumentare per soddisfare fabbisogni sempre maggiori. Nel 2022 la spesa per anziani, comprensiva delle pensioni di vecchiaia, ammontava al 10,4% del Pil europeo. L'Italia era prima in Europa con il 13,7%. Inoltre, secondo un'indagine europea (la European health interview survey), quasi la metà di tutte le persone di oltre 65 anni in condizioni di grave difficoltà non riceveva sufficiente assistenza personale o domestica.
A che punto è la parità di genere nei paesi europei - L’indice di uguaglianza di genere monitora i divari tra uomini e donne in diversi ambiti, nei paesi membri. L’Italia da questo punto di vista è migliorata, ma è ancora sotto la media Ue e le resta molta strada da fare soprattutto nell’ambito lavorativo. Leggi
Le differenze di Pil tra le regioni degli stati europei - Analizzare il Pil a livello regionale permette di evidenziare le differenze interne ai singoli paesi. In Ue sono soprattutto le zone nord-occidentali e quelle delle capitali a registrare valori elevati, ma l’Europa orientale sta osservando una forte crescita. Leggi
Dopo più di tre mesi mancano ancora dati sul nuovo Pnrr
L'8 dicembre 2023 il consiglio europeo ha dato l'ok definitivo alla nuova versione del piano nazionale di ripresa e resilienza italiano. Tuttavia, a oggi il governo ha pubblicato informazioni insufficienti a riguardo. Questo ci impedisce di portare avanti il nostro monitoraggio indipendente sul Pnrr.
L'unico dataset aggiornato in maniera puntuale è quello relativo alle scadenze. La relazione del governo al parlamento fornisce alcune informazioni sulle misure modificate, ma mancano i dati sugli importi. Conosciamo i fondi complessivamente assegnati ai ministeri e alle altre amministrazioni titolari, ma questi hanno tempo fino a giugno per distribuirle tra gli investimenti di loro competenza. Il rischio è dunque quello di dover aspettare ancora molto per avere un quadro aggiornato. Solo sui progetti sembrerebbe in arrivo un aggiornamento nei prossimi giorni, ma difficilmente colmerà le lacune evidenziate.
Come funziona la governance del Pnrr - Per garantire il corretto andamento del Pnrr il governo ha messo in piedi una complessa struttura di governance per monitorare i progetti e risolvere eventuali criticità. Ricorrendo se necessario a poteri sostitutivi.Leggi
Come saranno finanziate le misure stralciate dal Pnrr - Il governo ha recentemente pubblicato un nuovo decreto legge che serve a dare attuazione alla revisione del piano approvata dalle istituzioni europee. Un atto che fornisce alcune indicazioni, anche se ci sono ancora alcune questioni da chiarire.Leggi
Alla fine di febbraio, un gruppo di ricerca ha stabilito che gli uccelli della terraferma dell'Antartide erano infetti dall'influenza aviaria H5 ad alta patogenicità. Il virus si è spostato sempre più a sud dopo essersi diffuso in tutto il mondo negli ultimi anni, uccidendo milioni di uccelli selvatici e allevati lungo il percorso. Ma ora, il virus è stato rilevato in Antartide per la prima volta, sia nei pinguini antartici che erano stati trovati morti al largo delle coste delle Isole Falkland, sia nei grandi uccelli marini chiamati skua che vivono sulla terraferma dell’Antartide.
Tre particelle del virus dell'influenza A (H5N1/influenza aviaria) (a forma di bastoncino; arancioni).
Nota: il layout incorpora due micrografie elettroniche a trasmissione CDC che sono state riposizionate
e colorate da NIAID. La scala è stata modificata. Credito: CDC e NIAID
Solo nel dicembre 2023 , 13,2 milioni di volatili sono andati perduti a causa del virus H5N1, e da febbraio 2022 sono andati perduti ben 79,3 milioni di capi di pollame in 47 stati, a causa delle epidemie di H5N1 e delle relative operazioni di abbattimento.
Nelle ultime settimane sono stati segnalati numerosi contagi provenienti da diverse località d’Europa. Si sono verificati focolai di virus H5N1 in aziende agricole in Norvegia, Italia, Polonia e Romania. Inoltre, la Moldavia ha segnalato focolai di H5N1 in un allevamento di pollame e il rilevamento del virus negli uccelli selvatici. L'Ucraina ha anche segnalato il rilevamento del virus in un uccello selvatico. C'è stata una recente segnalazione di un uccello selvatico affetto da H5N1 anche a Taiwan.
Numerose epidemie di H5N1 hanno colpito diverse aziende agricole anche negli Stati Uniti. Gli allevamenti di tacchini nel Michigan e nel Minnesota, un allevamento in California che ospita oltre 700.000 uccelli e un allevamento nell’Ohio che ospita 1,3 milioni di galline ovaiole hanno recentemente segnalato focolai del virus. L'H5N1 è stato rilevato negli uccelli selvatici allevati in una fattoria del South Dakota e negli stormi di uccelli da cortile in Indiana, New York, Maryland,
C’è ancora un ampio dibattito sull’uso dei vaccini per cercare di fermare la diffusione di questo virus. In Cina, vaccinare il pollame contro l’influenza aviaria ad alta patogenicità è una pratica di routine, ma altri paesi temono che l’uso del vaccino possa semplicemente mascherare la diffusione del virus e aumentare i costi di produzione. La Francia è recentemente diventata il primo paese in Europa ad iniziare a vaccinare il pollame, e in risposta gli Stati Uniti hanno vietato l’importazione di pollame francese e dei suoi partner commerciali.
Ma l’Organizzazione mondiale per la salute animale (WOAH) ha suggerito che la vaccinazione non dovrebbe ostacolare il commercio, perché la vaccinazione può funzionare quando viene condotta correttamente con politiche basate sulla scienza. L’impatto devastante dell’H5N1 sta spingendo gli esperti a riconsiderare le strategie di prevenzione.
"Misure più rigorose di biosicurezza e l'abbattimento di massa del pollame potrebbero non essere più sufficienti per controllare la malattia", ha affermato WOAH in una nota . Hanno aggiunto che "In alcuni contesti socioeconomici, la vaccinazione contro l'influenza aviaria può contribuire alla sostenibilità complessiva dell'industria del pollame e alla preservazione dei sistemi di produzione all'aperto".
Al momento gli Stati Uniti stanno utilizzando il vaccino solo sui condor in via di estinzione che vivono nel sud-ovest.
L'H5N1 è stato ora rilevato anche in altre due specie di mammiferi oltre l'uomo. In un caso, un orso polare che viveva sul versante settentrionale dell'Alaska fu trovato affetto dalla malattia, e in Arizona fu confermato che uno scoiattolo di Abert aveva il virus H5N1.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, tra il 1° gennaio 2003 e il 21 dicembre 2023 ci sono stati 248 casi confermati, di cui 139 fatali, di infezioni umane da virus H5N1.
le richieste di accesso agli atti che abbiamo presentato finora sul Pnrr. Anche se negli anni la disponibilità di dati è progressivamente aumentata, ci sono ancora gravi lacune. In particolare mancano due informazioni di grande rilevanza di cui a oggi si hanno notizie molto frammentarie. E cioè lo stato di avanzamento procedurale e anche quello finanziario dei progetti. Per questo abbiamo presentato un nuovo Foia.
i progetti finanziati dal Pnrr secondo i dati aggiornati al 4 dicembre 2023. Di questi interventi conosciamo il contenuto, le risorse, il territorio e il soggetto attuatore. Come abbiamo anticipato, non conosciamo il loro stato di avanzamento, ma c’è una criticità ancora più grave. Cioè che questo aggiornamento non include le modifiche approvate, anch’esse a dicembre, sul Pnrr italiano. In altre parole non sappiamo se le informazioni a oggi disponibili corrispondano alla situazione reale.
decreto legge da pubblicare per rendere il nuovo Pnrr operativo. È dalla sua approvazione a dicembre che attendiamo l’entrata in vigore del decreto Pnrr quater, che attiverebbe le modifiche effettuate sul piano originale. Tuttavia a oggi ancora manca, così come continuano a mancare informazioni e dati dettagliati su misure e importi modificati e aggiunti.
l’importo del nuovo Pnrr. È una delle poche informazioni che abbiamo riguardo la revisione dell’agenda. I finanziamenti europei sarebbero quindi aumentati di 2,9 miliardi rispetto agli iniziali 191,5. Di questi, 11 miliardi sono destinati alla nuova missione del piano dedicato al capitolo energetico RepowerEu.
le misure del Pnrr aggiuntive o a cui sono state apportate modifiche sostanziali. Non conosciamo gli interventi di revisione in modo dettagliato, ma possiamo ricostruirne il numero e i motivi. In 42 casi le misure sono state modificate perché nel frattempo sono state individuate alternative migliori per la realizzazione degli interventi previsti. In altri 28 casi poi la modifica è stata dovuta all’aumento dei prezzi causato dall’inflazione.