I dati sono un ottimo modo per analizzare fenomeni, raccontare storie e valutare pratiche politiche. Con Numeri alla mano facciamo proprio questo. Una rubrica settimanale di brevi notizie, con link per approfondire. Il giovedì alle 7 in onda anche su Radio Radicale.
gli interventi del Pnrr a tema digitalizzazione che abbiamo approfondito. Insieme ad Assonime (Associazione fra le società italiane per azioni) abbiamo avviato un nuovo progetto di monitoraggio del piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). In questa prima uscita ci siamo dedicati ad alcuni interventi legati alla digitalizzazione della pubblica amministrazione (Polo strategico nazionale, abilitazione al cloud per la Pa e Piattaforma digitale nazionale dati) e alle connessioni per privati e imprese (Piano Italia a 1 giga, Piano Italia 5g e Collegamento isole minori). Gli investimenti monitorati valgono complessivamente 7,12 miliardi di euro.
le pubbliche amministrazioni centrali che, al 30 settembre 2024, avevano migrato almeno un servizio sul Polo strategico nazionale (Psn). Il Psn è un'infrastruttura nazionale per la Pa basata su tecnologie cloud di ultima generazione. Su questo intervento fin dall'inizio si sono riscontrate difficoltà e ritardi. Tanto che, secondo una relazione della Corte dei conti, risultava che a multa 2023 nessuna delle amministrazioni previste era ancora migrata al Psn. Nell'ambito della revisione del piano, il target della misura è stato modificato: entro il 30 settembre 2024, almeno 100 amministrazioni pubbliche dovute dovuto migrare “almeno un” servizio (inclusi i relativi sistemi, dataset e applicativi) al Psn e non più tutti i servizi come originariamente previsti. Alla luce di questa revisione, l'obiettivo risulta raggiunto.
gli enti che hanno aderito alla piattaforma nazionale digitale dati (Pdnd). La Pdnd ha lo scopo di migliorare la gestione e la fruibilità dei dati pubblici e di favorire l'interoperabilità tra le diverse banche dati delle amministrazioni italiane, attuando così il principio del once only (la Pa chiede a cittadini e imprese un documento una sola volta). La stragrande maggioranza degli enti che hanno aderito sono di natura pubblica, tra questi: 6.716 comuni, 21 regioni e province autonome, 154 tra università e Afam e 767 altri enti.
per i piani Italia a 1 giga e Italia a 5g. Gli operatori coinvolti in questi due interventi hanno riscontrato numerosi problemi di natura tecnica, derivanti da significativi errori nelle mappature degli interventi da realizzare, e amministrativa per l'ottenimento dei permessi necessari. Inoltre alcune fragilità economico-finanziarie hanno ulteriormente rallentato i lavori. Anche in questo caso si è provveduto a rivedere gli obiettivi.
le isole minori connesse grazie al Pnrr. L'unica misura che si è già conclusa tra quelle presenti in esame. Il conseguimento del target, originariamente previsto per la fine del 2023 è stato posticipato di un anno. A pesare su questo rinvio sarebbe stata la natura “estremamente aleatoria” dei tempi necessari per le lavorazioni, influenzati dalle condizioni meteo particolarmente avverse verificatesi nel primo periodo di attività. In secondo luogo, anche in questo caso si sono incontrate difficoltà per l'ottenimento dei permessi necessari (tutte le isole interessate sono parchi naturali). In ogni caso gli interventi risultano concludendo rispettando la nuova tempistica.
I vincoli Pnrr sull’assunzione di donne e giovani sono poco efficaci
Sono ancora una minoranza i beneficiari di fondi Pnrr che rispettano i vincoli di assunzione di donne e giovani. Un risultato negativo, che si inserisce in un quadro più ampio di disparità che il piano aveva la priorità di abbattere.
La sfida della transizione verde per il Pnrr, nei paesi del sud e dell’est Ue
Abbiamo analizzato intenzioni e obiettivi sulla transizione ecologica nei Pnrr di 11 paesi del sud e dell’est Europa. Per valutarne gli effetti tuttavia sono necessarie analisi nazionali che compensino le lacune informative a livello europeo.
Il Pnrr italiano e l’ambiente, un percorso ancora lungo
Abbiamo approfondito il percorso di transizione ecologica del Pnrr italiano. Dalle informazioni e dai dati raccolti e analizzati, emerge un quadro di pochi passi avanti e tanti ritardi.
Nella sua ultima relazione la corte dei conti ha analizzato gli effetti della revisione del Pnrr sulle misure dedicate a donne e giovani. Ne risulta un quadro positivo, anche se in un certo senso incompleto.
La revisione del Pnrr e il rischio di perdere una parte dei fondi
Il governo ha annunciato l’invio della richiesta di pagamento della sesta rata del piano. Tuttavia non si può dire che le criticità legate alla realizzazione degli interventi siano risolte.
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