Le donne cambiano la Storia, cambiamo i libri di Storia.

Le donne cambiano la Storia, cambiamo i libri di Storia.
LE DONNE CAMBIANO LA STORIA, CAMBIAMO I LIBRI DI STORIA

20 novembre 2007

E ora basta speculare con la scusa dell’ambiente

per la cortesia di Accademia Kronos
- Speciale indagine

UNA NUOVA MINACCIA AL FUTURO DELL’UMANITA’ PERPETRATA DALL’AVIDITA’
DELL’UOMO
( di Ennio La Malfa )

Ne abbiamo parlato nei numeri precedenti dell’ingordigia e dell’egoismo di
taluni uomini che cavalcando “la tigre dell’ambiente” si sono trasformati in
ecologisti sfruttatori della natura e dell’ingenuità della gente. Questi
individui, tra i loro nefandi progetti per l’Italia relativi alla produzione
di energia pulita, prevedevano addirittura di trasformare le nostre montagne
in supporti per inutili e costosissime torri eoliche, e non solo, ma in nome
delle centrali elettriche a biomassa hanno prospettato anche la possibilità
estrema di utilizzare tutte le risorse forestali del nostro Paese, arrivando
ad eliminare parte dei nostri boschi.
Una massa di cialtroni ancora più pericolosa dello stesso effetto serra. Una
massa a volte sostenuta da oscure figure di spicco dei nostri governi,
centrali e regionali, che concedono autorizzazioni a destra e a manca senza
un pur minimo criterio di indagine preliminare. Mi riferisco alle “fattorie
eoliche” autorizzate a sorgere anche in zone dove il vento è un fenomeno
raro.
Ora però il pericolo è più grande, è a livello planetario, proposto e
attivato da uomini che in nome dell’attuale crisi energetica propongono
panacee e miracoli, mentre il loro unico e vero interesse è solo quello di
aumentare i profitti. Stiamo parlando del Biocarburante, una nuova iattura
per il genere umano. “Un Crimine Contro L’Umanità” l’ha definito Jean
Ziegler, inviato speciale dell’ONU negli incontri internazionali per “il
diritto al cibo”. Aveva ragione a suo tempo Fidel Castro quando all’inizio
della corsa all’ecobenzina definì questa operazione “l’ennesima truffa a
danno dei popoli più poveri”.
In questa nuova corsa nel ricavare carburanti dalla colza, dalle canne da
zucchero, dai cereali e in particolare dal granturco, si stanno sottraendo
al genere umano vasti territori agricoli destinati all’alimentazione. Si
disboscano le ultime foreste del pianeta, si rubano interi territori alle
popolazioni dei Paesi Emergenti. Il tutto in nome di un progresso che non
appartiene ai trequarti del pianeta, ma ad una minoranza che non vorrebbe,
solo perché scarseggia il carburante, rinunciare a scorrazzare con i loro
SUV sulle strade delle grandi metropoli “civilizzate”. E’ invece la povera
gente del pianeta a rimetterci, quella che non avrà mai una vecchia e
scassata utilitaria per muoversi, quella che del carburante non saprebbe che
farne, quella che chiede solo cibo per continuare a vivere con un minimo di
dignità.

**************
L’effetto negativo causato dai terreni tolti all’agricoltura per sostituire
il petrolio, che costa sempre di più, lo abbiamo assaporato anche noi
attraverso il recente e consistente aumento del prezzo della farina e del
pane. Pochi ci hanno fatto caso, in effetti uno o due euro in più da
spendere al giorno a noi ben poco dice. Ma chi ha bisogno di quei due o tre
dollari al giorno per vivere, il problema diventa insostenibile.
I motivi che hanno indotto i mercati mondiali ad aumentare il costo del
frumento e della farina, nonché dei cereali e del cibo in genere, sono
sostanzialmente 4.
Il primo è legato al fenomeno dei cambiamenti climatici, in Australia e in
alcune vaste aree del Sud Est Asiatico la siccità che si protrae da 3 anni
ha annullato la produzione di frumento e cereali. Stessa cosa nei Paesi,
compreso il nostro, che si affacciano sul bacino del Mediterraneo, anche qui
la siccità del 2007 ha dimezzato la raccolta del frumento.
Il secondo fatto è l’aumento indefinito del prezzo del petrolio, dovuto in
buona parte al boom economico della Cina che, non avendo petrolio, cerca di
accaparrarselo con ogni mezzo e prezzo in tutti i Paesi produttori. Tale
aumento inevitabilmente incide sul prezzo finale del cibo e, in particolare
del pane.
Il terzo fatto è la sottrazione di milioni di ettari di terreno fertile
all’utilizzazione per fini alimentari a vantaggio dei biocarburanti. Questo
elemento incide per oltre il 50% sull’aumento del costo del frumento e dei
cereali.
Quarto elemento è quel criminale, chiamato uomo avido, che alimenta e
specula su questa confusione al fine di aumentare ancora di più i propri
profitti.

Il Mondo è a rischio carestia. L’ONU avverte: “ presto i rincari ora
concentrati sulle farine si scaricheranno su carne, latte e uova”. Il
fenomeno dei cambiamenti climatici è uno dei motivi della crisi, siamo
appena all’inizio, ma i risultati già si avvertono, infatti, a causa delle
ultime siccità, i più importanti granai del pianeta si sono svuotati.

Più un Paese è povero più è alta la spesa destinata all’alimentazione.
Qualche esempio: Un consumatore europeo occidentale (si escludono i Paesi
del ex URSS) spende il 12% del suo budget quotidiano per alimentarsi. Un
cinese il 31% e un abitante dell’Africa Subsahariana supera il 60%. C’è da
dire comunque che in questa crisi profonda non tutte le nazioni del pianeta
hanno denunciato problemi, alcune addirittura hanno beneficiato di questi
aumenti e questo perché al momento esportano derrate alimentari. In tutto
sono 10 le “fortunate” che cavalcano la crisi del costo del cibo, in
particolare: l’Argentina, la Bolivia, il Cile e il Sud Africa. Ma sono solo
poche realtà a fronte di decine e decine di altri Paesi meno fortunati.
Oltre al grande problema dell’acqua in Africa, ora dobbiamo aggiungere il
caro grano e la generica carenza di cibo, ma questo fatto, se il clima della
Terra non si stabilizzerà, tra qualche anno potrebbe interessare anche noi.

In questo quadro sottrarre terre fertili per la produzione di frumento e
cereali a vantaggio di coltivazioni intensive di girasole, granturco ed
altri prodotti destinati alla produzione di biocarburanti è un crimine
contro la stessa umanità. Si pensi che per produrre 50 litri di etanolo, un
pieno di una media vettura, occorrono 232 chili di mais, quanto basta ad una
famiglia composta da 6 persone per mangiare un mese. Nel 2015 saremo vicini
ai 9 miliardi di individui, serviranno altre terre per sfamare le persone,
ma se queste terre, tra disboscamenti, cementificazione per l’espansione di
città e di megalopoli, per fenomeni di desertificazione e per la produzione
di biocarburanti, tenderanno ulteriormente a diminuire, il problema
diventerà esplosivo in un modo inimmaginabile. Scoppieranno guerre, si
diffonderanno epidemie nefaste, si verificheranno esodi biblici di interi
popoli, crolleranno tutte le economie delle nazioni industrializzate, sarà
una catastrofe per le generazioni future. Questo i nostri saccenti uomini
politici e detentori dei grandi poteri del pianeta lo sanno?
Sicuramente alcuni lo sanno e, anzi, contano su questa catastrofe annunciata
per riorganizzare il pianeta, altri, ad esempio molti dei nostri politici,
non sanno vedere oltre il proprio naso. Per fortuna che in Europa qualcuno
se ne è accorto, tra questi Angela Merkel. Speriamo che questa donna
illuminata riesca in tempo a distogliere politici come i nostri da faide e
diatribe interne e finalmente aiutarli a guardare il futuro con serietà e
responsabilità.
TABELLE DI APPOFONDIMENTO
(Fonte: La Repubblica)

COSTI PER PRODURRE 1 LT DI BENZINA, DI ETANOLO E BIODISEL

Benzina……………………………………….34 (in centesimi di dollaro )
Canna da zucchero (Brasile)………………. 29 “ “
Mais (USA)………………………………….. 40 “ “
Olio di palma (Malesia)……………………. 54 “ “
Olio di colza (Europa)……………………….87 “ “

NB
Dal 2000 al 2005 la produzione di etanolo nel Mondo è raddoppiata (34 miliardi di litri). Quella di Biodisel è quadruplicata (3 miliardi di litri).

- 16 miliardi di litri di etanolo prodotti in Brasile. Il Brasile è il primo produttore al mondo;
- 60% delle nuove auto in Brasile si muove grazie ad una miscela di etanolo all’85%;
- 5,75% l’obiettivo dell’UE da ottenere entro il 2010 del carburante da fonti biologiche .

LA CRESCITA DEI PREZZI ALIMENTARI

10,5% L’aumento dei prezzi alimentari nel mondo tra gennaio ed agosto trascinati da
soia, grano e oli vegetali.
50% L’aumento del prezzo del grano ad agosto 2007 rispetto ad agosto 2006.
8% L’aumento del prezzo della carne, causato dall’aumento del cibo per animali.

1 commento:

CPA ha detto...

sogno un mondo dove uno schiavo muoia di fame per coltivare il carburante per la mia macchina.