Le donne cambiano la Storia, cambiamo i libri di Storia.

Le donne cambiano la Storia, cambiamo i libri di Storia.
LE DONNE CAMBIANO LA STORIA, CAMBIAMO I LIBRI DI STORIA

30 aprile 2007

Siamo in fase di emergenza, che ognuno tiri fuori la testa dalla sabbia

La situazione emergenza climatica non è più lontana nel tempo E' ARRIVATA!

E' necessario che tutti insieme si cominci a collaborare affinchè i danni del clima impazzito possano in futuro farci meno male possibile. Intanto ci servono strutture ricettive in zone fresche, ospitalità e sindaci di comuni di montagna pronti a partecipare all'operazione di cui gli allegati.
Se poi avete altre idee in merito cercate da subito di fornircele,
grazie per l'aiuto.
AK



SVELATO IL MISTERO DELL’ACCELERAZIONE DEL RISCALDAMENTO GLOBALE
Servizio e riflessioni di Ennio La Malfa

Alcuni mesi fa scienziati di tutto il mondo, in particolare climatologi, si interrogavano su questa improvvisa impennata del riscaldamento globale del pianeta. Solo due anni fa si diceva che il precipitare degli eventi, la fase del non ritorno, si sarebbe potuta manifestare intorno al 2050, quando il permafrost avrebbe iniziato a sciogliersi. Il permafrost è ghiaccio imprigionato sotto 30 o 50 cm di terreno in particolare dell’Alaska e della Siberia. In quella sciagurata evenienza il CH4, il metano ( 22 volte più potente come gas serra del CO2) bloccato sotto terra da milioni di anni dal ghiaccio, si sarebbe liberato e avrebbe dato un pesante contributo al riscaldamento globale dell’atmosfera. Per evitare tale calamità tutti i Paesi del mondo si sarebbero dovuti mobilitare e passare ad un nuovo accordo internazionale: “Kyoto 2”. Ma questo si diceva appena due anni fa. Ora il permafrost inaspettatamente, con un anticipo di circa mezzo secolo, ha iniziato a sciogliersi. Oltre a ciò i ghiacci della Groenlandia e quelli del Polo Nord hanno preso a fondersi in maniera impressionante.
Ma cosa sta determinando questa accelerazione del global warming?
La risposta è giunta dagli astronomi:

Le R. E. S. ossia le radiazioni elettromagnetiche del Sole dal 1980 ad oggi sono aumentate in maniera preoccupante, il vento solare sta bombardando con i suoi protoni ed elettroni e con particelle di elio la nostra magnetosfera da molti anni. Questo determina una eccitazione degli atomi della nostra atmosfera i quali, per un principio fisico, più vibrano tra di loro più calore trasmettono. Ma questo fenomeno solare non interessa solo il nostro pianeta, sta di fatto che la temperatura su Giove è cresciuta in 30 anni di 4 gradi, su Saturno di 5 e su Marte di 2,5 gradi. L’attività radiante del Sole pare non voglia placarsi. Ciò sta coinvolgendo tutto il Sistema Solare.
L’altro giorno in RAI abbiamo sconsigliato di darne notizia oppure di farlo in maniera molto soft e questo per due motivi principali: - creare panico e senso di disperazione; dare un alibi a petrolieri e ad altri inquinatori dell’atmosfera per continuare ad immettere CO2, intanto, direbbero, “la colpa non è nostra”.
Ovviamente mentre dall’esterno il vento solare incalza sulla nostra geosfera, all’interno del pianeta noi contribuiamo, con le nostre emissioni di CO2, ad innalzare la temperatura. Stando di questo passo nei prossimi 10 anni ci sarà una tale accelerazione dei fenomeni che conosciamo che neppure noi possiamo immaginare.
A questo punto non si parla più del traguardo nefasto di fine secolo previsto con un aumento di due gradi di temperatura, ma si comincia a parlare di 4 o addirittura 6 gradi in più della media.
Sappiamo tutti che 6 gradi di temperatura in più nella nostra biosfera vorrebbe dire la scomparsa del 60% della biodiversità e l’inizio della fine della stessa umanità.
Cosa fare allora? Strapparsi i capelli, pregare, non fare più nulla e attendere….ma no, calma…fermiamoci un attimo a riflettere.

La magnetosfera terrestre e altri filtri naturali stratosferici sembrano fino ad oggi saperci proteggere dalle radiazioni elettromagnetiche in eccesso del Sole, se così non fosse sulla Terra avremmo avuto un aumento della temperatura media già di 3 gradi e forse più.
Forse i meccanismi di difesa di Gaia sono più efficaci di altri pianeti del sistema solare, che invece hanno già subito gli effetti del vento solare.
Anche Venere sembra resistere al vento solare, ma questo fino a quando?
Purtroppo le difese della nostra sfera magnetica sembrano cedere, da qui l’accelerazione dei fenomeni meteoclimatici di questi ultimi due anni, da qui la constatazione dell’ultimo inverno più caldo sulla Terra a memoria d’uomo. Sulla base di ciò è necessario agire subito, non credo che l’uomo sia così pazzo da decidere di suicidarsi con le proprie mani….oppure si….comunque l’intelletto e la capacità di reazione di noi tutti alla fine dovrebbero prevalere e scongiurare la catastrofe annunciata.

Nel frattempo è necessario comprendere, capire nel nostro intimo che siamo alle soglie di un grande cambiamento e, quindi, iniziare ad operare in questo senso.
Cominciamo a pensare diversamente da ieri, e a rivedere il nostro futuro fuori degli schemi del consumismo sfrenato, ma più vicino agli equilibri tra uomo e natura e tra uomo e uomo. Mentre cominciamo a prepararci al grande inevitabile cambiamento dobbiamo attivarci perché i nostri scienziati e i nostri politici inizino a cercare subito, da domani, senza più rinvii, soluzioni concrete.

Intanto per l’estate alle porte gli esperti dicono, per una serie di situazioni meteoclimatiche già in atto, che avremo in sostituzione del tradizionale Anticiclone delle Azzorre l’anticiclone del Sahara. Ciò vorrà dire malori e decessi più dell’estate 2003. Oltre a ciò rischio incendi boschivi alle stelle, fiumi in secca, centrali idroelettriche ferme o al minimo.…
In tutto questo per l’Estate che arriva ed anche per le prossime è necessario costituire un COMITATO EMERGENZA CLIMA.

Intanto Accademia Kronos si è data già da fare.
Abbiamo concordato sia con la Finlandia che con la Svezia, in accordo con la compagnia aerea SAS, un piano rapido di trasferimenti persone a rischio climatico in aree più fresche.
Nello stesso modo in Italia abbiamo individuato vallate e monti dove poter rifugiare, dal 15 di giugno al 15 di settembre, le persone più a rischio salute e vita.
Oltre a ciò, memori delle passate esperienze di PRESIDIO dei boschi a rischio incendi, sull’Argentario, sull’Isola d’Elba e sull’Aspromonte, abbiamo discusso il problema con alcuni alti dirigenti del CFS e ne è scaturito un programma di coinvolgimento di giovani e volontari molto interessante che presenteremo la prossima settimana, dopo il Consiglio Nazionale di Accademia Kronos che quest’anno si tiene a Paestum.


Per i non soci è possibile partecipare ai lavori di Paestum, basta telefonare giovedì e venerdi alla segreteria del convegno: 0761.223480 ( la mattina da giovedì a venerdi).

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