Le donne cambiano la Storia, cambiamo i libri di Storia.

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LE DONNE CAMBIANO LA STORIA, CAMBIAMO I LIBRI DI STORIA

30 novembre 2006

Primo Dicembre 2006 - Giornata Mondiale della Lotta Contro l'AIDS

CHI HA PAURA DELL'AIDS/HIV?
La domanda può sembrare il titolo di un vecchio film e in effetti potrebbe essere cosi, se di una cosa non si ha più paura spesso significa che la si sottovaluta e non che si è imparato a gestirla

Milioni di persone ogni anno nel mondo, soprattutto nei paesi dove le multinazionali e la religione cattolica sostituiscono i preservativi alle informazioni, muoiono diAIDS.
Le migliaia di persone che ogni anno sono colpite dal virus dell'HIV tornano utili alle case farmaceutiche.

Benedetto XVI dà mandato ai suoi ministri di studiare come le coppie possono usare il preservativo senza peccare per preservare la vita.
Da una parte la madre chiesa da e dall'altra reclama il suo prezzo di fedeltà, da una parte si erge a difensora della vita criminalizzando l'aborto ma dall'altra predica che non si devono usare precauzioni per difendersi da un virus che non guarda in faccia nessuno, soprattutto i più poveri, le persone che hanno meno strumenti per difendersi dall'AIDS.

Dove la Chiesa cattolica è presente c'è la maggior incidenza di morti per AIDS, quando, oltre a portare bibbie, porteranno informazione e prevenzione sarà sempre troppo tardi.

Gay, lesbiche e transessuali hanno abbassato la guardia? tanto ci sono le nuove cure che allungano la vita .
Troppa leggerezza in troppi posti, dalle scuole alle famiglie, troppo sottovalutato il problema AIDS che ci pare ormai come un fatto che riguarda altre/i e da cui ci si può difendere facilmente, invece non è cosi, la gente continua a morire di AIDS sia nei paese poveriche in quelli ricchi, sia che siano omosessuali che eterosessuali che transessuali, questa è la realtà che noi viviamo che sottovalutiamo.

Non basta il primo dicembre per ricordarsi di chi è sieropositivo e di chi ancora non lo è !

Al Circolo Pink due serate di prevenzione e informazione:

Venerdi 1 dicembre 2006, ore 21.00
100 manifesti per combattere l'HIV
mostra antologica di manifesti sulla prevenzione HIV, provenienti da tutto il mondo, proiezioni video e film e naturalmente distribuzione di preservativi.
Verranno proiettati video da:
Blowing Bubbles del 1992 (video sulla prevenzione HIV - Cassero Bologna
"Che mi dici di Willy?" regia di Norman René - USA 1990 Blowing Bubbles è un progetto comunicativo dedicato a Hiv e Aids ideato e realizzato dal Cassero, gay lesbian centre di Bologna.

Lunedi 4 dicembre 2006, ore 21.00
"Chi ha paura dell'AIDS?" incontro-dibattito-confronto di gruppo
Meccanismi di rimozione del problema AIDS dalle nostre vite e dai nostri comportamenti
La serata sarà condotta dai formatori del Gruppo del Telefono Amico del Circolo Pink di Verona

http://www.circolopink.it

1 commento:

Anonimo ha detto...

PADOVA. LA CRI: CONTRO L¹AIDS ASTINENZA E FEDELTà
Arcigay contro Sinigaglia sponsor della Croce rossa
mercoledì 29 novembre 2006 , di Il Mattino di Padova


Astinenza, fedeltà e preservativo: è la formula proposta dalla Croce Rossa di Padova per combattere la diffusione dell¹Aids. Una formula
duramente contestata dall¹Arcigay, che chiede una comunicazione più
diretta ai giovani e puntata sull¹uso del profilattico. Una polemica che esplode alla presentazione delle iniziative della giornata mondiale per la
lotta contro l¹Aids, che ricorre il primo dicembre.
In mezzo alla querelle il
vicesindaco Sinigaglia, «sponsor» istituzionale della Cri.
«E¹ una campagna che va letta nella sua completezza e le tre parole hanno tutte la medesima importanza. Anche perché purtroppo il preservativo non è sicuro nel 100% dei casi».
Diversa l¹opinione del presidente provinciale Arci-gay Claudio Malfitano: «Il preservativo, se usato correttamente, è sicuro.
Piuttosto dobbiamo insegnare ai ragazzi come si usa e perché bisogna usarlo sempre».
La campagna della Croce Rossa si chiama «Impara l¹ABC», dove A sta per «Abstinence», cioè astinenza, B per «Be faithful» cioè fedeltà, e C per «Condom» il nome inglese dei preservativi.
«Le tre lettere sono per noi equivalenti», hanno spiegato i
rappresentanti della Cri. «Anche se tutto dipende dagli stili di vita: il preservativo può essere eliminato da chi segue le regole ecclesiali».
«Un Comune non può permettersi di dare giudizi morali sui comportamenti sessuali delle persone. - ha replicato Malfitano - Il messaggio chiaro che deve passare è quello dell'uso del preservativo. Così la comunità omosessuale è riuscita ad
arginare la diffusione dell'Hiv, che si trasmette soprattutto per
rapporti non protetti eterosessuali».
Una questione riconducibile a un'errata scelta grafica per Gaetano Sirone, capogruppo Sdi: «Una campagna se vuole raggiungere dei risultati deve essere d'impatto - ha spiegato -. Capisco che Abc funziona meglio di Cba.
Ma il perno di ogni campagna anti-aids dovrebbe essere l¹utilizzo del
preservativo».
Per il 1º dicembre la distribuzione di profilattici in città non mancherà:
sono previsti quattro banchetti informativi delle associazioni del
Coordinamento territoriale per la lotta all¹Aids (via Roma, via
Filiberto, piazza Duomo e monoblocco dell¹ospedale) e due presidi della Croce Rossa (sul liston e in piazza Garibaldi).

Il Veneto è la sesta regione in Italia per casi conclamati: sono stati 301 nel 2004.
«Della malattia non si parla più perché c'è un allungamento
dell¹aspettativa
di vita dei sieropositivi», spiega il consigliere comunale ds
Alessandro Zan.