Il rispetto della quota del Pnrr per il sud rivela molte criticità

 

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Per legge, al sud deve essere destinato almeno il 40% di tutte le risorse allocabili territorialmente, nell'ambito del piano nazionale di ripresa e resilienza e del fondo complementare. Il dipartimento per le politiche di coesione verifica periodicamente il rispetto della “quota mezzogiorno” da parte degli enti titolari delle misure. E dalla prima relazione, pubblicata lo scorso 9 marzo, emergono principalmente 2 criticità.   La prima è che 9 organizzazioni su 22 non rispettano la soglia del 40% per gli investimenti di cui sono titolari. La seconda è che spesso la quota è difficile da rispettare perché manca un numero sufficiente di progetti presentati da territori meridionali, a causa di difficoltà amministrative e progettuali. Le soluzioni trovate finora per compensare queste difficoltà, tuttavia, sono insufficienti e portano fondamentalmente a una perdita di risorse da parte del mezzogiorno.

Approfondisci Le scadenze del Pnrr e il ruolo delle organizzazioni titolari - Alla fine di maggio Draghi ha invitato i partiti a non rallentare l’iter del Pnrr. Ma sono gli enti titolari a dover portare a compimento le misure nei tempi previsti, in primis i ministeri e la presidenza del consiglio. Leggi Le risorse del Pnrr nei territori, tra aggiornamenti e carenze di dati - Il governo ha condiviso i dati sulla territorializzazione dei fondi del Pnrr. Un aggiornamento che però si riduce al livello regionale e che restituisce un quadro limitato dell’impatto locale del piano nazionale di ripresa e resilienza. Leggi Leggi tutti i contenuti OpenPNRR è un progetto di monitoraggio civico e informazione sul piano nazionale di ripresa e resilienza. Per comprendere e valutare l’impatto sul nostro paese di una così ingente quantità di investimenti e riforme infatti occorrono dati e il loro studio. Su questo ci impegniamo con relazioni con i decisori pubblici, analisi e pubblicazioni. I risultati sono liberamente accessibili e riutilizzabili: i nostri opendata, una rubrica settimanale di approfondimento, una newsletter dedicata e contenuti di datajournalism sui social.

da OPENPOLIS Pnrr - Approvazione e attuazione delle riforme, allocazione e avanzamento degli investimenti

 

Le risorse del Pnrr nei territori, tra aggiornamenti e carenze di dati

Lo scorso febbraio il ministro dell'economia e delle finanze Daniele Franco ha condiviso i dati sulle risorse territorializzate del Pnrr. Si tratta di informazioni aggiornate su quanti fondi sono destinati a determinati territori e quali organizzazioni ne sono responsabili.

€ 56,6 mld il totale delle risorse territorializzate del Pnrr al 23 febbraio 2022.

Di questi, il 45% è destinato al sud, il 33% al nord, il 17% al centro. Inoltre il 5% risulta distribuito nella stessa misura tra tutte le regioni. Approfondendo i dati, la Sicilia è prima con 5,9 miliardi di euro, seguita da Lombardia (€5,5 mld) e Campania (€5,2 mld). Mentre gli importi minori si registrano nelle regioni settentrionali del Friuli Venezia Giulia (€0,8 mld) e Trentino Alto Adige e Valle d'Aosta, entrambe con 0,3 miliardi di euro. È importante in ogni caso sottolineare che si tratta di risorse che devono ancora essere erogate.

Quasi 6 miliardi di euro territorializzati in Sicilia Il riparto territoriale delle risorse del Pnrr, a febbraio 2022

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I nostri open data Scarica i dati in formato Csv o interroga le API: Missioni, componenti, misure, scadenze, organizzazioni responsabili, metadati.   L'esploratore della API, la documentazione automatica (swagger, redoc).

Di cosa ci siamo occupati nelle ultime settimane: La costruzione di nuove scuole attraverso i fondi del Pnrr - Sono 216 le nuove scuole che saranno costruite attraverso il piano previsto dal Pnrr. Un investimento innalzato dagli 800 milioni iniziali a oltre 1 miliardo di euro. Risorse che, insieme agli altri progetti sull’edilizia scolastica, dovranno fare fronte a necessità e carenze di lungo periodo. Leggi OpenPNRR, il tuo accesso personalizzato al Piano nazionale di ripresa e resilienza -  È online OpenPNRR, la piattaforma di monitoraggio del piano nazionale di ripresa e resilienza. Un progetto di Fondazione Openpolis in collaborazione con il Gran Sasso Science Institute. Leggi Leggi tutti i contenuti

Ecologia: Come funzionano la produzione e il consumo di energia

Da OPENPOLIS 

La produzione energetica passa attraverso due fasi: quella di estrazione della risorsa e quella di trasformazione in un prodotto utilizzabile. All’interno di questa prima fase, detta produzione di energia primaria, si ottengono tutti quei prodotti energetici estratti o ricavati direttamente dalle risorse naturali. La trasformazione di queste fonti di energia primaria porta a prodotti di energia secondaria. Laddove l’a prima non sia sufficiente per il consumo, si ricorre all’importazione.

58% fabbisogno energetico dell'Ue coperto da importazioni (2020).

La principale fonte energetica nel 2020 per l'Unione europea è il petrolio, con il 35% sul totale. Seguono il gas naturale (24%), le rinnovabili (17%), il nucleare (13%) e altri prodotti fossili (11%). Negli ultimi vent'anni, la produzione e il consumo di energia in Unione europea sono rimasti stabili. Per entrambe le variabili, sono state registrate due fluttuazioni: una tra 2008 e 2010, durante il periodo della grande recessione e della crisi del debito sovrano, e un'altra tra 2019 e 2020, in corrispondenza della pandemia di Covid-19.

In Unione europea il consumo di energia è sempre maggiore della produzione interna Produzione e consumo energetico nell'Unione Europea (2000-2020)

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Ecologia e innovazione

Gli ultimi articoli: Gli eco-compattatori finanziati dal Pnrr - Tra i fondi destinati dal Pnrr alla transizione ecologica, 27 milioni di euro saranno stanziati per l’acquisto di eco-compattatori, ovvero macchinari per il riciclo di bottiglie di plastica. Gli imballaggi di plastica hanno infatti un peso significativo nell’inquinamento urbano.  Leggi Che cosa sono le tasse e le imposte ambientali - Sono degli strumenti finanziari che permettono di includere i costi dell’impatto ambientale delle attività inquinanti nei prezzi finali dei prodotti.  Leggi Leggi tutti i contenuti