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17 novembre 2021

da "Labroots Trending Newsletter" Psilocibina e cannabis per trattare l'ansia e la dipendenza

 16 NOV 2021 8:36 PST

Psilocibina e cannabis per trattare l'ansia e la dipendenza

SCRITTO DA: Kerry Charron

Il Center for Psychedelic and Consciousness Research della Johns Hopkins University ha appena ricevuto una sovvenzione di 4,9 milioni di dollari per studiare come il trattamento psichedelico influenzi il comportamento, l'umore, la cognizione, la funzione cerebrale e i marcatori biologici della salute. Questa sovvenzione storica consentirà ai ricercatori della JHU di condurre uno studio multi-sito e pluriannuale sulla base della loro precedente ricerca che punta all'efficacia dei trattamenti psichedelici per la dipendenza e i disturbi d'ansia.

Diversi studi di ricerca precedenti hanno evidenziato l'efficacia della psilocibina nella gestione della dipendenza e dell'ansia. Lo studio pilota di JHU del 2014 ha esaminato il ruolo svolto dalla psilocibina nella cessazione del fumo. I partecipanti si sono impegnati in 15 settimane di terapia intensiva e hanno scritto un diario sui fattori scatenanti della dipendenza dal fumo prima di ricevere la psilocibina. In condizioni supportate con un adeguato screening, preparazione, monitoraggio e cure di follow-up, i partecipanti hanno sperimentato una riduzione del desiderio di nicotina dopo aver assunto dosi moderate di psilocibina. I ricercatori della JHU ritengono che la psilocibina sia efficace perché è un modo che non crea dipendenza per trattare la causa principale della dipendenza e non solo i sintomi associati all'astinenza da nicotina. Alcuni partecipanti allo studio affermano di non aver più fumato una sigaretta daltrattamento con psilocibina per smettere di fumare .

Uno studio del 2016 ha scoperto che la psilocibina allevia l'ansia e la depressione vissute dai malati di cancro. I ricercatori hanno notato che i pazienti hanno sostenuto miglioramenti dell'umore da moderati a elevati per 6 mesi. I ricercatori della JHU ritengono che questa efficacia sia il risultato della psilocibina che consente il "crosstalk" tra diverse parti del cervello che aiuta a ridurre al minimo i pensieri ansiosi.

Gli effetti degli psichedelici e della cannabis sono entrambi poco studiati, ma stanno guadagnando ampia attenzione per il loro potenziale medicinale. Un recente studio di ricerca sull'uso di cannabis per i disturbi dell'umore suggerisce che la cannabis riduce efficacemente i sintomi di ansia e depressione. La Drug Enforcement Agency (DEA) ha propostoaumento della produzione di cannabis e droghe psichedeliche a fini di ricerca. L'obiettivo è sviluppare trattamenti approvati dalla FDA per diversi materiali vegetali psicoattivi attualmente classificati come sostanze controllate dalla Tabella I. La ricerca sulla miscelazione di elementi psicoattivi è fondamentale per comprendere come la medicina delle piante può essere ottimizzata per trattare i disturbi mentali e le aggiunte. Questi studi chiave, un maggiore accesso ai finanziamenti federali e la proposta della DEA rappresentano un punto di svolta nel sostegno alla ricerca sulla cannabis e sui trattamenti psichedelici per i disturbi dell'umore.

 

Fonti:  Johns Hopkins University Medicine ,  Marijuana Moment ,  studio di ricerca JHU sulla psilocibina che riduce l'ansia

 

 

Circa l'autore
  • Kerry Charron scrive degli sviluppi della ricerca sulla cannabis medica. È una tecnica di coltivazione per Sanctuary Medicinals Florida e ha partecipato a iniziative di advocacy per la cannabis medica.

29 settembre 2021

Quanti sono gli europei che rifiutano di vaccinarsi contro il Sars-Covid 2 ?

 


da OPENPOLIS: 
Europa Istituzioni, territori, politiche di coesione, piani e strategie comunitarie.
Quanti europei rifiutano il vaccino anti-covid
Quanti europei rifiutano il vaccino anti-Covid

A fine settembre 2021, più del 70% della popolazione europea è vaccinata contro il Covid-19. Secondo un recente sondaggio Eurobarometer, tra i cittadini comunitari il grado di accettazione del vaccino è mediamente molto alto. Il 76% ritiene che i benefici siano superiori rispetto ai rischi e solo il 9% dichiara di non volersi vaccinare. Il 46%, inoltre, è favorevole all'introduzione dell'obbligo vaccinale. Correlati ad un maggiore grado di accettazione sono fattori come l'età, la professione e la percezione dei vaccini in generale. Ma ci sono anche differenze tra i vari paesi europei.

81%

la quota di cittadini europei che considerano i vaccini anti-Covid sicuri.

La campagna vaccinale è stata gestita in maniera eterogenea nei vari paesi d'Europa. Mentre a Malta, per esempio, è stato vaccinato il 90% della popolazione, in Bulgaria appena il 22,3% dei cittadini ha completato il ciclo vaccinale. Seguono Romania (33,1%) e Lettonia (49,1%), altri due paesi in cui la percezione del vaccino è mediamente più negativa. In Bulgaria, ad esempio, meno di 1 cittadino su 4 è favorevole all'obbligo vaccinale.

Il 60% degli italiani è favorevole all'obbligo vaccinale

La percentuale dei cittadini dei 27 paesi Ue che si dichiarano favorevoli all'obbligatorietà del vaccino anti-Covid, a maggio 2021

Quanti europei rifiutano il vaccino anti-covid
Europa

Gli ultimi articoli:

Crescono le cure farmacologiche contro ansia e depressione - In Europa aumentano le prescrizioni di antidepressivi e ansiolitici. Alla radice di questo fenomeno c’è la tendenza a favorire cure farmacologiche, ma anche gli scarsi investimenti nell’assistenza psicologica pubblica. Leggi

Il tasso di occupazione nelle regioni europee e italiane - Il tasso di occupazione si riferisce alla percentuale di cittadini in età lavorativa che svolgono, al momento della rilevazione, un lavoro. Nel panorama europeo, l’Italia è il penultimo paese per occupazione ed è caratterizzata da forti squilibri a livello regionaleLeggi

25 marzo 2019

Tutti pazzi per la cannabis! legalizziamo.it

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Le droghe alle Nazioni Unite
Tra il centinaio di ministri e capi di Stato riuniti a Vienna per il Segmento ministeriale di alto livello che anticipa la 62esima sessione della Commission on Narcotic Drugs (Cnd) dell’Onu, manca l’Italia.

Qui l'unico articolo uscito, su il Manifesto, relativo al summit ministeriale della settimana scorsa.

Del Segmento Ministeriale ha parlato Marco Perduca a il Maratoneta, la trasmissione dell'Associazione Luca Coscioni su Radio Radicale. Nei prossimi giorni un ulteriore approfondimento sulla CND.
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Avete visto i corsi di formazione sulla Cannabis Medica e Sistema Endocannabinoide di Cannabiscienza? 
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Non Solo Skunk
È finalmente disponibile il nuovo documentario sulla canapa e la legalizzazione "CANAPA NOSTRA".
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Cannabis Legale: la più grande macchina per la creazione di posti di lavoro.
La cannabis legale è attualmente la più grande macchina per la creazione di posti di lavoro in America.

La forza lavoro è aumentata del 21% nel 2017, del 44% nel 2018 e si prevede almeno un’altra crescita del 20% in termini di posti di lavoro nel 2019. Ciò rappresenterebbe una crescita del 110% dei lavori nel settore della cannabis in soli tre anni.

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Cannabis sativa L: alle Sezioni Unite il contrasto sulla commerciabilità
La IV sezione penale della Suprema Corte di Cassazione, rilevando “evidenti” contrasti giurisprudenziali, ha pubblicato ordinanza di remissione alle Sezioni Unite per la risoluzione del quesito di diritto se le condotte diverse dalla coltivazione di canapa delle varietà di cui al catalogo indicato nell'art. 1, comma 2, legge 2 dicembre 2016 n. 242 - e, in particolare, la commercializzazione di cannabis sativa L - rientrino o meno nell'ambito di applicabilità della predetta legge e siano pertanto penalmente irrilevanti (Ordinanza 8 febbraio - 27 febbraio 2019, n. 8654).

Qui un approfondimento. A febbraio la Cassazione si era espressa contro un sequestro preventivo dello scorso ottobre, chiarendo alcuni aspetti della legge che erano stati male interpretati. Qui il dettaglio.
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In Croazia vogliono legalizzare la cannabis per far crescere turismo e Pil
I socialdemocratici hanno annunciato che se vinceranno le elezioni del 2020 legalizzeranno la marijuana: «Aumenteranno posti di lavoro e la produzione agricola».
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A San Marino si va verso la depenalizzazione di coltivazione e uso di cannabis
La Repubblica di San Marino va verso una nuova regolamentazione dell’uso della cannabis, la cui detenzione è attualmente considerata reato al pari dello spaccio.

Ad anticipare le intenzioni di maggioranza e governo è Civico 10 che dà conto degli sviluppi del gruppo di lavoro - già operativo dal 2006, ma i cui compiti sono stati recentemente estesi - incaricato di studiare una nuova regolamentazione sulla coltivazione, trasformazione e sull'uso della cannabis in diversi settori.
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