di Matteo Mecacci
"Il Partito Democratico, piuttosto che nascondersi dietro una politica
di promozione dei diritti umani che purtroppo non ha praticato in
questa legislatura – tanto meno sulla situazione cubana - converrebbe
forse iniziare a spiegare tutti i sì che ha dato finora alla politica
estera del Governo Berlusconi. Come si fa, infatti, a gridare ogni
giorno contro l'avvento della dittatura e del regime di Berlusconi,
mentre all'estero lo stesso Berlusconi si comporterebbe come un grande
statista che va sostenuto? Come si spiegano i Parlamentari del Partito
Democratico lo scandaloso sì al Trattato con la Libia di Gheddafi -
che mette decine di migliaia di disperati migranti nelle mani di un
regime dispotico come denuncia l'UNHCR – o il sostegno alla politica
putiniana sul Gas di Berlusconi, o il silenzio su quanto accade nel
Caucaso, in Bielorussia o in Venezuela?
Questa è la questione politica che abbiamo posto sul tappeto oggi
durante la discussione delle mozioni su Cuba. E francamente mi ha
fatto sorridere vedere i colleghi del Partito Democratico precipitarsi
in aula a chiedere al PDL di mutare il loro voto da astensione a
contrario sulla mia mozione (dopo che il Partito Democratico aveva
annunciato a sua volta un voto di astensione).
Mi è sembrato un riflesso da "aspirazione maggioritaria" o forse un
rigurgito di egemonia leninista, contro il pericolo che una mozione
radicale e liberale fosse approvata; una mozione che chiedeva quello
che l'Unione Europea ha già approvato in passato e che viene chiesto
ancora oggi dall'opposizione anticomunista cubana, impegnata in una
drammatica lotta nonviolenta.
Comunque, non mi resta che fare i complimenti ai colleghi del Partito
Democratico, per questa encomiabile vittoria parlamentare."
Nessun commento:
Posta un commento