La settimana appena trascorsa è stata una di quelle che si possono definire di transizione o, se si vuole, si riflessione. Questo a causa dell’impossibilità di interagire correttamente con le Istituzioni italiane, non ancora perfettamente a punto dopo le elezioni.
La nostra organizzazione è stata comunque molto attiva nel settore Medio-Orientale dove ci desta particolare apprensione l’accerchiamento ormai quasi ultimato dell’Iran a Israele.
Da molti mesi lanciamo continui appelli, appelli che fino a poco tempo fa erano completamente inascoltati con la logica eccezione della parte israeliana. Ora che gli ultimi avvenimenti in Libano ci hanno dato ragione e che il timone della politica estera ha cambiato mano, notiamo alcuni primi timidi passi avanti verso una migliore gestione della complicata vicenda.
Purtroppo le voci che ci giungono da quel settore e dalla resistenza iraniana ci fanno temere che sia ormai troppo tardi. Speriamo, almeno in questo caso, di sbagliarci.
Prosegue nel frattempo tra mille difficoltà e ostruzionismo, la compilazione del rapporto sulla condizione della donna musulmana in Italia, mentre per quanto riguarda il rapporto sui Centri di Permanenza Temporanea stiamo aspettando le decisioni del Governo in merito alle prevedibili nuove norme contro l’immigrazione clandestina che potrebbero cambiare lo status dei CPT.
Sempre questa settimana è partita a tutti gli effetti la collaborazione con la ONG venezuelana “ICARO” per un progetto già avviato per un centro di assistenza, recupero e reinserimento sociale per bambini, ragazzi e adulti in situazione di grave necessità. Il progetto viene implementato a Caracas e prevede anche un aiuto concreto ai detenuti italiani in Venezuela, sia per quanto concerne l’assistenza legale che per quanto concerne altri tipi di supporto. Ne parliamo in questo articolo e ne parleremo approfonditamente nella newsletter progetti in corso di preparazione.
Gli articoli della settimana:
Darfur: finita l'offensiva del Jem arriva la resa dei conti di Khartoum
Darul Uloom Haqqania Madrassa: l'Università della Jihad
Buon compleanno Israele, ma ricorda, mai come ora l'alternativa è Treblinka
Medio Oriente: condannare Hamas senza compromessi
Iran: un problema da affrontare prima che sia troppo tardi
Sud Sudan: battaglia ad Abyei. Tensione ai massimi livelli
Libano: quando la violenza paga. Raggiunto uno pseudo accordo
Pakistan: dentro l'Università della Jihad. Intervista con Rashid ul-Haq
Questione Rumena: necessario evitare la repressione razziale
Immigrazione: e se la Spagna guardasse quello che accade in casa sua?
Bin Laden: come ti sfrutto (di nuovo) i palestinesi
Cluster bomb: oggi a Dublino si cerca un accordo oggi
Italiani detenuti all'estero, ma non solo: un progetto per il Venezuela oggi
Libano: brutti segnali per Israele (e per Unifil). Forze Qods iraniane nel sud del Paese oggi
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