PRESEPI SCANDALOSI E.... TACCHI A SPILLO ??!?!?!
Non c'e dubbio alcuno che fare un video col telefonino e poi postarlo in internet sia l'ultima moda. Ma e' anche altrettanto fuor di dubbio che essere un popolo di ignoranti e zotici con una mente sigillata nel piu' becero provincialismo cattosessuofobo anni 50 sia un classico che non rischia mai di passar di moda.
E non solo, ma si tende a indossarlo sempre piu' spesso, specie se si e' di "centro sinistra".
Ma andiamo con ordine.
Il 5 maggio o giu' di li, un professore di una scuola alberghiera, i cui studenti non meritano minimamente la sufficenza in quanto a "savoir faire", si presenta a scuola come tutte le mattine, suscitando pero' un'incredibile ilarita' tra i suddetti studentiŠ..
Motivo? Indossa un paio di jeans bianchi "attillati", un "top nero" sotto la giacca, un cerchietto tra i capelli, e, e su questo ci ritorneremo dopo, dei cosiddetti "tacchi a spillo".
Risate e commenti idioti si sprecano, quasi che il professore fosse vestito che so, da Wanda Osiris, da Paris Hilton o da Orso Yoghi.
Il video finisce in rete, e da allora ad oggi 21 dicembre, giorno del solstizio d'inverno, viene visto gia' da quasi 30.000 utenti.
Va che ti va, la notizia finisce sui giornali, che ci vanno a nozze (saranno poi gay o etero? Bah) infiorettando il tutto e calcando inverosimilmente sul concetto di "tacchi a spillo" e "vestito da donna".
E scoppia lo scandalo, condito di prevedibili accuse al preside che "sapeva e non e' intervenuto".
Ora, prima di lanciarci in una, comunque assolutamente necessaria, tirata sulla liberta' di espressione, e quindi anche di abbigliamento, partiamo comunque con una disamina tecnica.
Tacchi a spillo. Prima palese falsificazione.. dal video si vede molto chiaramente. Si tratta di normalissimi stivaletti a punta DA UOMO col tacco largo, di quelli che andavano di modissima negli anni 70, ma di fatto non sono mai tramontati completamente. Passiamo ai jeans bianchi attillati. Jeans sono, e quindi "attillati" lo sono per forza rispetto ai pantaloni tradizionali, quelli con la piega, tipicamente da uomo, ma anche parte integrante del tradizionale tailleur da signora. Lo scandalo sta nel fatto che siano bianchi?
Passiamo al top. Un top sotto la giacca o semplicemente una t-shirt nera, questa si attillata? E anche se fosse?
E per quanto riguarda il cerchietto in testa, piuttosto scandalizza che scandalizzi, dato che come hanno fatto notare in molti, va di gran moda tra i calciatori, che come si sa, sono Maestri di Ruolo di (presunta, ma questo e' un altro discorso) italica virilita' da ogni maschio medio invidiata.
Allora cosa giustifica tutto questo scalpore, questi gridolini isterici, queste risatine da vera checca mascherata da psedo macho normalista, questo si, incredibilmente "da finocchi"??
Gia' sarebbe da spiegare cosa renda, a parte per ovvi motivi il reggiseno, un qualunque altro capo di indumento "da uomo o da donna", e possa/debba dare pubblico scandalo l'indossarlo.
Ma qui non siamo nemmeno un un palese caso di cross dressing. Qui siamo nel superare appena appena una manichea, ma non scritta e quindi non vin colante, regola di "normalita' e diversificazione", che come ben sappiamo anche se non lo si vuole mai ammettere, sta alla base del sessismo in primo luogo, del disprezzo e della violenza sulle donne, e da li' all'omofobia.
Se il professore fosse stato in baffi e minigonna, o in calze a rete e gambe pelose, beh, un sorriso un po' ridanciano o un commento salace non si sarebbero potuti evitare (anche se in una societa' davvero libera!), ma qui siamo in un ambito ben piu' tranquillo e tranquillizzante, perfino parsimonioso.
Il problema e' la replica nella "skuola" dei mostri di intolleranza generati nella societa' "at large", dalla propaganda politica travestita da crociata moralizzante di salvazione dei valori tradizionali messi in pericolo dalla "frocizzazione", che volente o nolente, non si riesce a fermare!
Purtroppo e' davvero facile accusare la scuola, nuova jungla urbana incontrollata e incontrollabile in cui, da Columbine in avanti, si pratica ogni sorta di efferatezze, non solo ai danni dei ragazzini down, ma anche di quelli neri, islamici, troppo grassi, troppo magri, troppo alti, troppo bassi, terroni, froci o juventini.
E poi se ne pubblica il video in internet.
No, qui le cose stanno diversamente. Questo e' il trionfo di quel modello di "veri maschi, veri uomini" che il centrodestra in accordo col mondo cattolico e con la complicita' del centrosinistra va nuovamente predicando ogni giorno. Questa e' l'intolleranza contro l'individualismo che il modello tribale di "un solo telefonino, un solo piano tariffario, un solo pensiero, una sola religione" va distruggendo grazie all'ipocrisia colpevole di chi accusa che "cedendo" sui diritti ai gay e alle coppie di fatto si ottenga la disfatta della "famiglia tradizionale". E allora vai con la criminalizzazione di ogni piccolo gesto di non conformita'.
Lanciare volantini da una finestra mentre passa Ratzinger diventa un'attentato internazionale di Lesa Maesta', un atto terroristico bello e buono, fortunatamente per una volta senza tirare in ballo Al Quaeda. Mettere due biondissime Barbie e due prestanti Ken nel presepio di Montecitorio un Sacrilegio assolutamente insanabile.
Il problema e' che la colpa del gogliardismo idiota, e molto scheccheggiante, dei futuri "operatori alberghieri", e' frutto di questo stesso processo di ridicola esagerazione e di crimininalizzazione fondamentalista di tutte le forme di individualita' e libero pensiero, nelle minime cose, nelle piccolezze, perfino nei gesti semplici del quotidiano.
Il professore NON era in tacchi a spillo. Il professore NON era vestito da donna. Certo, non era nemmeno vestito da osservante maschio cattolico timorato di un Dio vendicativo verso che infrange le convenzioni non scritte della Norma. Era vestito da persona GIOVANE, libera, che esprime se stessa, semplicemente, senza necessariamente come infatti ha dichiarato, essere ne gay ne transgender.
Pero' in questo trionfo pedofilo di idee gerontocratiche e veterocattocomuniste, tutto fila.
Si criminalizza l'essere "giovani e liberi" a favore del vecchiume e del bacchettonismo conservatore, e Francesca Mambro, nostra rivendicata "compagna che ha sbagliato", l'aveva capito, e dichiarato, gia' circa trent'anni fa, all'epoca del suo arresto.
E proprio tale citazione dimostra come questa questione non abbia piu' a che fare con concetti vetusti di destra e di sinistra, ma sia invece dannatamente leggibile in una prospettiva VA, come lo e' appunto il fatto che portatori di tale intolleranza passatista al "nuovo che avanza" siano proprio i pischelli, i piu' esposti alle influenze dei veri cattivi maestri, volgari traditori come Don Infausto Bertinotti, mai compagni e che mai hanno cominciato a sbagliare, perche' hanno sempre perseguito fin dall'inizio una sola strada: il potere ad ogni costo.
Appunto, lo scandalo professore Non in tacchi a spillo e lo scandalo presepe gay ha la stessa identica matrice, lo stesso identico movente, la stessa mano ispiratrice. La logica ipocrita che porta a "vendere anche propria madre" se fa comodo per raggiungere il potere, ma contemporaneamente a scandalizzarsi a morte, col coltello in mano se qualcuno si permette di insultarla, la sacralita' e moralita' di tale mamma.
Che e' quello che ha fatto appunto Don Infausto Bertinotti, l'omeliota, che non e' un insulto ma un termine che qualifica chi scrive omelie, come ha appunto fatto il nostro, anzi il loro, per l'Osservatore Romano.
Il nostro, che fonda un partito con un nome trotzkista e poi butta i veri trotzkisti dal partito, il nostro che parte come comunista marxista che "la religione e' l'oppio dei popoli" poi finisce a sposarsi in chiesa e dichiararsi cattolico.
E a votare con gioia e "comprensione" la conferma dell'esenzione dall'ICI per la Chiesa Cattolica, in epoca di finanziaria e di tagli alla spesa pubblica, mentre il suo degno compare Luxuria Guadagno lo annuncia felice, dichiarando che cosi' non verra' piu' considerato un "mangiapreti" (salvo poi successivamente dichiarare di essersi sbagliato. Sbagliato di che? Forse frainteso(certo, ha precedenti illustri!!!), in un momento in cui mai come ora la Chiesa Cattolica stessa tramite lo Stato Vaticano entra nella vita privata dei semplici cittadini italiani, e cerca di dettare leggi e regole, e una resistenza si rende necessaria.
Lui, che non vuole passare da mangiapreti, e che quindi, da gay perfetto paladino delle cause GLBT, il popolo che maggiormente risente degli strali papali e vaticani, come primo atto pubblico da parlamentare chiede che un monastero carolingio di San Vincenzo al Volturno, provincia di Isernia, venga riaperto al pubblico perche' ne possa ammirare la "suggestiva cripta". Anche i gay, ovviamente. Non sposati, non pacsati, senza il diritto di adottare figli ma con quello fondamentale di godere dei beni di interesse artistico e culturale come suddetto, sicuramente meraviglioso pure in termini Stendahl-iani, monastero.
Quindi l'equazione presepio gay/ professore NON in tacchi a spillo viene confermata ma esaltata, gonfiata e impastoiata mediaticamente dagli atteggiamenti Bertinottiani del dichiarere in sequenza di :
a) gradire il presepe
b) invitare il Cardinale Camillo Ruini, funzionario di un paese straniero, a dire messa in Parlamento
c) esprime disappunto per chi "provoca inutili e dannose discussioni"
quando il suo partito e il suo stesso operato sono le cause principali di quel disappunto, di quella necessaria provocazione.
Gesto, sia detto, che risponde anche al voltafaccia clamoroso di questo politicante sedicente "di sinistra" (e ancora per poco sedicente "comunista", perche' non fa piu' audience) che prima "seduce gli innocenti" della scena GLBT con promesse di una "pugna" per i loro (nostri) sacrosanti diritti, e poi li (ci) lascia con un pugno, di mosche e pure in faccia, col contentino (dove e a chi se non a lui, proprio non si sa) di Luxuria-Guadagno deputato.
Tutto questo per poi trasformarsi nel "piu' amato dalla destra italiana" con piu' destrezza e sex appeal della Cuccarini ma con lo stesso identico spessore politico e ideologico, perfetto pure a far la corte al Vaticano ad ogni "manina" sospintaŠ!!!!!
Finche' i personaggi pubblici, divi o politici che siano, saranno modelli esemplari di ipocrisia e falsita', piuttosto che di apertura mentale e di reale liberta' di essere ed agire, fuor dalla riscrittura made in CDL di questa parola, non potremo lamentarci se i pischelli crescono intolleranti, mediocri, conformisti e meschini come le stars dell'Isola dei Famosi o i parlamentari, soprattutto se "di sinistra" & sedotti dalla longa manus del revisionismo cattolico.
E solidarieta',
tanta solidarieta', energia e baci,
vanno al nostro professore vero "maestro di stile", ma NON in tacchi a spillo.
Magari la prossima volta.
HELENA VELENA
21-12-2006
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