Le donne cambiano la Storia, cambiamo i libri di Storia.

Le donne cambiano la Storia, cambiamo i libri di Storia.
LE DONNE CAMBIANO LA STORIA, CAMBIAMO I LIBRI DI STORIA

1 aprile 2006

prove tecniche di nuovo blog


nuovo spazio di comunicazioneeeeeeeeeeeee!



4 commenti:

alba ha detto...

ancora non so come fare a inserire nuovi post....

alba ha detto...

ancora non so come fare a inserire nuovi post....

alba ha detto...

alcune LETTURE interessanti per riflettere sulla situazione sociopolitica del dopoelezioni


JOHN STUART MILL "SAGGIO SULLA LIBERTA'" Il Saggiatore, Milano 1997

CONTRO OGNI DISPOTISMO

"Vi è un limite alla legittima interferenza dell'opinione collettiva
sull'indipendenza individuale: e trovarlo, e difenderlo contro ogni
abuso, è altrettanto indispensabile alla buona conduzione delle cose umane
quanto la protezione dal dispotismo politico". Lo scriveva Stuart Mill
nel suo famosissimo saggio "On liberty" del 1859. Ci siamo trovati oggi,
nel XXI secolo, nel bicentenario della nascita di questo grande
liberale, di fronte ad una legge che proclamando il "dovere civico" del voto
induce l'opinione collettiva ad interferire sull'indipendenza
individuale considerando spregevoli coloro che, rivendicando il diritto di voto;
invitano a disobbedire al dovere preteso dal potere politico. Il
dovere, ossia l'obbligatorietà del voto è stato sempre richiesto da quei
regimi politici che ritenevano formale la volontà popolare e che serviva
solo a ratificare le scelte che i gerarchi avevano già compiuto per conto
dei sudditi. Per questo l'invito a disobbedire alla pretesa del regime
è stato un atto da liberali.

Il "Saggio sulla Libertà" contiene la denuncia del pericolo della
"uniformità" della società civile e della "tirannia della maggioranza". Il
rimedio è la libertà di parola che è l'unica salvaguardia delle
differenze delle opinioni. "Nella nostra epoca - scrive Mill - il semplice
esempio di anticonformismo, il mero rifiuto di piegarsi alla consuetudine,
è di per se stesso un servigio all'umanità. Proprio perché la tirannia
dell'opinione è tale da rendere riprovevole l'eccentricità per
infrangere l'oppressione è auspicabile che gli uomini siano eccentrici".
Quanto è simile ad una famosa esortazione di Pasolini questa frase. Pasolini
esortava i radicali ad essere sempre "irriconoscibili".

Per questo le istituzioni dovrebbero garantire la vita delle opinioni
eccentriche. Per questo non sono liberali quelle istituzioni che,
soffocando l'anticonformismo, lo rendono deplorevole.

"...il valore di uno stato è il valore degli individui che lo
compongono...uno stato che rimpicciolisce i suoi uomini perché possano essere
strumenti più docili nelle sue mani, anche se a fini benefici, scoprirà
che con dei piccoli uomini non si possono compiere cose veramente
grandi".

De Ruggiero, nella sua storia del liberalismo europeo, giudicò il
saggio di Mill "suggestivo, eppure manchevole, che si appiattisce a poco a
poco, e lascia infine un'impressione di scontento e di vuoto. Sarà stato
il suo hegelismo ed il suo storicismo a fargli avere questa
impressione, invece, al sottoscritto, l'impressione di "vuoto e di scontento" lo
danno le istituzioni e la società presente: l'eccentricità viene sempre
deplorata. (bl)

(Aggiornamento di "Siate irriconoscibili" pubblicato da "Idea Liberale"
n. 11, giugno-luglio 1998)

SOMMARIO: I. Introduzione - II. Della libertà di pensiero e discussione
- III. Dell'individualità come elemento del bene comune - IV Dei limiti
all'autorità della società sull'individuo - V. Applicazioni

GIOVANNI SARTORI "MALA COSTITUZIONE" Editori Laterza, Roma - Bari 2006

.E ALTRI MALANNI

Questo libro del prof. Giovanni Sartori raccoglie gli articoli scritti
per il "Corriere della Sera" in questi ultimi tempi. Soprattutto si
parla della nuova "Costituzione", elaborata dal governo Berlusconi, che
potrebbe essere abrogata da un referendum. E la nuova battaglia, per
Sartori la più importante di tutte, è proprio sulla "mala Costituzione". I
tempi cattivi, oggetto della precedente raccolta di articoli ("Mala
tempora") perdurano e promettono di continuare.

L'essere caduti dalla padella del "mattarellum" nella brace del
"proporzionellum", con il rischio di un ritorno al finto maggioritario appena
sostituito con il finto proporzionale, promettono tempi grami per la
governabilità. Sartori afferma, e sul punto concordo, il sistema
elettorale è sempre all'inizio. Infatti è il sistema elettorale che struttura
il sistema partitico, perciò una buona governabilità può essere
assicurata da governi anche di coalizione, purché vi sia un partito che abbia
la forza di detenere la leadership e di resistere ai ricatti degli
alleati. La debolezza dei governi di coalizione, come è conosciuta dalla
tradizione nazionale, dipende dal fatto che le maggioranze sono più
algebriche piuttosto che aritmetiche. E queste maggioranze sono il frutto di
cattive leggi elettorali. Perciò è indispensabile una legge elettorale
seria quale premessa per strutturare un sistema partitico coerente con
il buon governo. Naturalmente Sartori ha le sue preferenze.

Sartori affronta, nei suoi articoli, altri "malanni" quali l'attacco
delle gerarchie ecclesiastiche alla laicità, la sfida della Cina nei
confronti dell'Occidente ad alto costo di lavoro, il degrado
economico-politico, nonché la denuncia degli errori commessi da coloro che si
ritengono antagonisti del governo Berlusconi.

Si tratta di una buona raccolta di articoli che fa riflettere
sull'azione politica che dovrà essere realizzata nei prossimi mesi, dopo le
elezioni politiche, visto anche l'importante appuntamento referendario che
avrà per oggetto la riforma costituzionale varata dal governo
Berlusconi. (bl)

alba ha detto...

oh, a proposito, BUONA PASQUA !