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pensieri ed emozioni news e socio-politica on line
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Nel frattempo, negli Stati Uniti, importanti “influencer” ci dicono che l’Iran, che sta lavorando allo sviluppo di armi nucleari, non è una minaccia per gli Stati Uniti e che solo “gli ebrei” insistono diversamente per promuovere la causa di un “Grande Israele” in Medio Oriente. Le uniche persone che potrebbero crederci sono coloro che ignorano con determinazione ciò che i leader iraniani stanno effettivamente dicendo.
“L’ayatollah iraniano Ahmad Khatami nel sermone di venerdì di Teheran: l’Iran cancellerà le potenze statunitensi ed europee dalla faccia della storia; la Turchia non ha vergogna a mettere in guardia l’Iran dall’interferire in Siria mentre la sua stessa interferenza è chiara al mondo”, MEMRI , 7 marzo 2025:
Nel suo sermone del venerdì del 7 marzo 2025 a Teheran, l'ayatollah Ahmad Khatami, membro del Consiglio dei guardiani e dell'Assemblea degli esperti, si è rivolto al ministro degli esteri turco Hakan Fidan, accusandolo di aver insultato l'Iran chiedendogli di interrompere la sua politica regionale. Ha osservato che il mondo intero ora vede come la Turchia interferisce in Siria e ha chiesto se la Turchia non si vergogni a dire all'Iran di non interferire in Siria mentre interferisce. Khatami ha anche avvertito gli Stati Uniti, l'Inghilterra, la Germania e la Francia che se non avessero smesso di minacciare l'Iran e il suo programma nucleare, l'Iran li avrebbe cancellati dalla faccia della storia. I fedeli hanno risposto con canti di "Morte all'America! Morte all'Inghilterra!" Il sermone è stato trasmesso su IRINN TV (Iran).
Ahmad Khatami: “L'America e la troika europea di Germania, Francia e Inghilterra hanno minacciato l'Iran e hanno detto che il Consiglio dei governatori [dell'AIEA] avrebbe dovuto agire. Perché ripetete queste dichiarazioni trite e ritrite? Avete avuto l'audacia di fare cose del genere negli ultimi 45 anni, che non vi hanno portato nulla e non vi saranno di beneficio da ora in poi. Ve lo stiamo dicendo molto chiaramente, il popolo [iraniano] vi sta dicendo che se non smettete con le vostre minacce, il grande popolo iraniano - attraverso la sua resistenza - vi cancellerà dalla faccia della storia e della politica.”
Folla: “Allah Akbar! Allah Akbar! Allah Akbar! Khamenei è il Leader! Morte a coloro che si oppongono al governo del Giurisprudente! Morte all'America! Morte all'Inghilterra! Morte agli ipocriti e agli infedeli! Morte a Israele!”
Khatami: “Il mio prossimo punto riguarda le osservazioni inappropriate del ministro degli esteri turco, che ha insultato l’Iran e ha affermato che l’Iran dovrebbe interrompere la sua politica regionale.
[…]"Questa vostra affermazione è l'opposto del buon vicinato. Gli statisti turchi devono sapere con certezza che tali affermazioni saranno a loro assoluto detrimento.
[…]“Tutto il mondo ora vede come interferite in Siria. State inviando forze a combattere lì. Non avete vergogna a dire all’Iran di non interferire, quando voi stessi interferite? Questa misura è sbagliata al 100%”.
Non il 1348 con la Peste Nera, o il 1918 con l'influenza spagnola che uccise tra i 50 e 100 milioni di persone. E neppure gli anni della guerra e dell'Olocausto tra il 1941 e il 1945. L'anno peggiore della storia è stato il 536 dopo Cristo, che segnò l'inizio di uno dei periodi più difficili della storia umana. Il Sole fu oscurato e il clima sconvolto da una nebbia di ceneri che fece abbassare drasticamente le temperature, rovinando i raccolti, causando carestie e una crisi economica lunga oltre un secolo. Lo spiega il medievalista dell'università di Harvard, Michael McCormick sul sito della rivista Science.
In quell'anno, il decimo dell'impero di Giustiniano, una misteriosa nebbia di polveri oscurò i cieli di Europa, Medio Oriente e parte dell'Asia per 18 mesi, sconvolgendo il clima. "Il Sole sorgeva ma la sua luce non illuminava, come la Luna, per tutto l'anno. Sembrava come un'eclissi di Sole", racconta lo storico bizantino Procopio. Le temperature estive scesero di 1,5-2,5°, dando il via alla decade più fredda degli ultimi 2300 anni e in Cina addirittura arrivò a nevicare. Si persero i raccolti e le gente patì la fame. A peggiorare la situazione fu l'epidemia di peste bubbonica nel 541, la cosiddetta peste di Giustiniano, che uccise circa da un terzo alla metà della popolazione dell'Impero romano d'Oriente, accelerandone la crisi.
Finora però non si sapeva bene cosa avesse provocato questa misteriosa nube. Enigma risolto dal gruppo di McCormick, che in uno studio pubblicato sulla rivista Antiquity, spiega di esserci riuscito attraverso l'analisi dettagliata delle nevi del ghiacciaio Colle Gnifetti, che si trova tra Italia e Svizzera. In questo modo sono state trovate le tracce di una potentissima eruzione vulcanica in Islanda, le cui ceneri si sparsero per tutto l'emisfero settentrionale all'inizio del 536.
Da quel momento, una sfortunata sequenza di eventi fece andare le cose di male in peggio. Come dimostrano le carote di ghiaccio prelevate in Groenlandia e nell'Antartide, ci furono altre due potenti eruzioni, una nel 540 e l'altra nel 547, con in mezzo la peste, che fecero piombare l'Europa in un periodo di stagnazione economica. Una crisi che durò fino al 640 dopo Cristo. Risalgono infatti a quell'anno le tracce da inquinamento da piombo, trovate sempre nel ghiaccio, che mostrano come si fosse iniziato ad estrarre e separare l'argento dal piombo, per coniare monete. Ciò dimostra che l'economia era in ripresa, mettendosi alle spalle quel periodo così difficile.
#ANSA